«E’ assolutamente vero che quando si sbaglia bisogna ammetterlo, come ha chiosato Renzi alla fine del dibattito. Ma a sbagliare non è stata la Regione Marche, è stato Burioni, dal quale mi aspetto che, alla luce di come stanno realmente le cose, corregga le sue affermazioni». Sono le parole del governatore Luca Ceriscioli, che replica alle accuse arrivate dal palco della Leopolda dal prof Roberto Burioni. Invitato da Matteo Renzi per parlare di vaccini, dopo circa 14 minuti d’intervista il virologo di origini marchigiane ha bacchettato Ceriscioli per il passaggio della delega alla sanità dal medico dimissionario Fabrizio Volpini al geometra Talè. Una scelta da cui anche Renzi ha voluto prendere le distanze.«Del professor Burioni – replica Ceriscioli- ho sempre ammirato il rigore scientifico e la qualità delle argomentazioni a difesa della scienza contro la superficialità e la disinformazione. Per questo sono certo che accetterà, da ottimo scienziato qual è, le correzioni che doverosamente vanno fatte alle sue esternazioni di ieri alla Leopolda: la prima è che al consigliere Volpini non è stata tolta nessuna delega perché è stato lui a dimettersi volontariamente e, ribadisco, senza che nessuno glielo chiedesse. La seconda è che il consigliere Talè, che ha preso il suo posto, non è affatto un sostenitore dei no vax, tutt’altro. Del resto per quale motivo la Regione Marche, che è stata la prima con l’Emilia Romagna a dotarsi di una legge regionale sull’obbligo vaccinale, ancora prima del decreto Lorenzin, cosa a suo tempo lodata proprio dallo stesso Burioni, avrebbe dovuto scegliere improvvisamente un uomo con orientamenti no vax? È un controsenso senza alcuna logica. E infatti che Talè sia antivaccinista è una notizia non vera e, soprattutto, non verificata. Proprio come quelle che il professor Burioni è solito condannare nella sua lodevole missione pro scienza, ma nella quale stavolta è clamorosamente incappato anche lui».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Risposta abile. Ma sebbene il dimissionario si sia effettivamente dimesso, sarebbe interessante conoscere le sue motivazioni.
La polemica alla Leopolda è a quelle scelte politiche che vanno in senso dell’ottenere voti piuttosto che migliorare il servizio sanitario ai cittadini. Un po’ come non avere atteggiamento univoco quando si tratta di chiudere centri nascita secondo normative dello stato che si dovrebbero applicare da anni o come quando non si prende una posizione chiara “non sono no vax però…” circa una problematica di cui una governante in regione con delega alla sanità non può sottrarsi. La critica è al non aver trovato, alla luce dello strafalcione (enorme) sulla questione del patrocinio all’evento del festival estivo, un personaggio che potesse essere più competente o meritevole in campo sanitario.
Governatore Ceriscioli, la figuraccia è doppia con questa risposta: se il dr. Volpini – persona competente per quel ruolo, oltreché stimata da tutti – si è dimesso dall’incarico un motivo politico ci sarà, o no?
Cosa sta facendo la Regione in ambito sanitario, oltre ai tagli su ospedali, punti nascita e servizi? Ad esempio, sulla prevenzione quante risorse sono state investite negli ultimi 3-5 anni?
I più recenti dati statistici sui giovani mettono paura (…obesità infantile, fumo, alcol, droga…), i SERT non riescono a dare il resto e non si investe sul personale dei Dipartimenti di Prevenzione delle varie Aree Vaste: quanto e dove abbiamo investito in programmi educativi e formativi sul tema della prevenzione (e dello stile di vita) per studenti, insegnanti, cittadini “comuni” e personale sanitario?
Sostituire poi un medico con un geometra (per quanto bravo possa essere ‘sto geometra), è stato proprio un autogol da manuale!
Complimenti vivissimi e ad majora!