di Gianluca Ginella
(Foto di Fabio Falcioni)
Nascosti in una scacchiera infilata in un cassetto del bagno un 33enne teneva 130 grammi di cocaina, è lì che i carabinieri del Reparto operativo di Macerata hanno trovato lo stupefacente che hanno sequestrato e che ha portato all’arresto del giovane. In totale sono 132 i grammi di cocaina trovati al 33enne.
L’operazione è stata svolta nel pomeriggio di ieri a Monte San Giusto. I carabinieri del Reparto operativo, diretti dal colonnello Walter Fava, da alcuni giorni tenevano d’occhio le mosse dl giovane, originario di Morrovalle. Ieri lo hanno fermato mentre era in auto e lo hanno controllato. Con sé aveva 2 grammi di cocaina che ha cercato di far sparire, senza riuscirci. Trovata la droga, i militari hanno deciso di perquisire anche l’abitazione del 33enne, M. C., già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona. Nel bagno, dentro il cassetto di un mobiletto hanno trovato una scacchiera. All’interno c’era della cocaina divisa in quattro involucri. Uno da 71 grammi, un secondo da 32, un terzo da 15 e l’ultimo da 12 grammi. Trovato anche un bilancino elettronico e materiale usato per il confezionamento della droga. Secondo la ricostruzione dei carabinieri il 33enne vendeva la cocaina sia Monte San Giusto, che a Civitanova, Tolentino e Montegranaro, al costo di 80 euro al grammo. La sua, secondo i militari, era una attività fiorente. Il giovane è assistito dall’avvocato Luciano Maria Bora. Domani la convalida dell’arresto.
«Da inizio anno sono 271 le operazioni svolte contro lo spaccio di droga da parte dei carabinieri. In pratica ogni giorno o c’è una denuncia o c’è un arresto – spiega il colonnello Michele Roberti, comandante provinciale dei carabinieri –. Sono 78 gli arresti e quasi 200 le denunce. Il lavoro sta portando ottimi risultati e continueremo sulla duplice direttrice della prevenzione e del contrasto». Nella mappa dello spaccio in provincia i carabinieri hanno trovato attività di spaccio svolte sia da italiani che da stranieri di diverse nazionalità: dagli albanesi e pakistani che operano sulla costa, a magrebini che vendono droga tra Monte San Giusto e il Fermano, a nigeriani che operano a Macerata e Tolentino. Il colonnello Roberti ha sottolineato l’importanza del tavolo tecnico contro la droga: «E’ una realtà importante del territorio con enti che fanno iniziative encomiabili. In altre province simili iniziative non ne vedo. Il fenomeno dello spaccio è preoccupante, anche alla luce dei dati nazionali. Ci sono sia minorenni, di 14-15 anni, che acquistano, che minori che spacciano».
(Servizio aggiornato alle 13,45)
Al centro: il comandante provinciale dei carabinieri Michele Roberti e il tenente colonnello Walter Fava
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Un saluto a tutti. Dato che sovente vengo fermato da persone che mi chiedono conto di miei presunti commenti qui su C.M. faccio presente che si tratta di un omonimo che, cogliendo l’occasione, saluto cordialmente.
Avv. Marco Romagnoli – Tolentino
Un giorno Agostino in riva al mare meditava sul mistero della Trinità. S’avvide allora di un bambino che con una conchiglia versava l’acqua del mare in una buca. Incuriosito dall’operazione ripetuta più volte, Agostino interrogò il bambino, gli chiese «Che fai?» La risposta del fanciullo lo sorprese: «Voglio travasare il mare in questa mia buca». Sorridendo Agostino spiegò l’impossibilità dell’intento. La droga sembra essere come l’acqua del mare. Ma non bisogna mai mollare.