Mozione salva sportelli bancari
nelle aree del cratere

SISMA - L'hanno presentata l'assessore Sciapichetti e il consigliere Micucci ed è stata votata all'unanimità. Impegna la Regione ad attivarsi con i vertici di Ubi banca ma si chiede anche a Governo e Parlamento di aprire un tavolo con Abi e Poste italiane per preservare le filiali nei comuni montani colpiti dal terremoto. Nel frattempo l'istituto ha deciso di chiudere uno dei due sportelli di Recanati

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Lo sportello Ubi di Fiuminata

 

Mozione in Regione sulla chiusura degli sportelli di Ubi banca nei comuni montani colpiti dal sisma. E’ stata votata all’unanimità la mozione che impegna la Giunta regionale ad attivarsi con i vertici di Ubi banca per valutare tutte le possibilità per impedire la totale chiusura degli sportelli presenti nei piccoli comuni marchigiani, specie montani e terremotati. Ubi aveva deciso di chiudere la filiale a Fiuminata a inizio di settembre. E pochi giorni dopo anche quella di Serrapetrona. La mozione è stata presentata dal consigliere regionale Francesco Micucci e dall’assessore regionale Angelo Sciapichetti. La mozione intende anche sollecitare il Governo ed il Parlamento ad aprire un tavolo di trattative con Abi, Poste Italiane e tutti gli altri soggetti interessati al fine di garantire la copertura di sportelli bancari in tutti i comuni, in particolare quelli piccoli colpiti dagli eventi sismici e delle aree interne. Il fine è anche quello di sollecitare il Governo ed il Parlamento ad aggiornare la normativa al fine di garantire la presenza di sportelli bancari in tutti i comuni colpiti dal sisma. Nel frattempo, però, Ubi ha deciso di chiudere anche una delle due filiali di Recanati. In particolare si tratta di quella di via Cesare Battisti, così resterà operativa solo quella di via Brodolini. «La Regione lavora da tempo su questo versante. La presenza sul territorio di una capillare rete di sportelli bancari – commenta Sciapichetti – rappresenta una garanzia per la parte di popolazione che è già rientrata nei loro comuni di residenza e rappresenterebbe un ulteriore stimolo per quella parte di popolazione che ancora deve fare rientro in questi comuni». Il consigliere Micucci, sottolinea che «i servizi pubblici, compresi quelli bancari, risultano svolgere un ruolo economico e sociale fondamentale, in particolare nelle zone colpite dal terremoto, che non possono permettersi di perdere presidi fondamentali per il ritorno alla normale quotidianità».

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