Lite in strada, fermano un ciclista scendono e lo picchiano. E’ successo intorno alle 22 di questa sera all’imbocco del lungomare nord, all’altezza del terminal degli autobus vicino alla chiesa del Cristo Re, a Civitanova. Secondo le prime informazioni, un ciclista avrebbe avuto un diverbio con un automobilista che si trovava al volante di una Volkswagen Golf grigia che poi gli avrebbe tagliato la strada, fermandolo. A quel punto l’automobilista, un giovane, è sceso e avrebbe iniziato a picchiare il ciclista, un uomo sulla cinquantina. Una seconda persona che era a bordo dell’auto, pure lui un ragazzo, sarebbe scesa e avrebbe anch’essa iniziato a picchiare il ciclista. Nel frattempo alcuni passanti, visto ciò che stava accadendo, si sono avvicinati e qualcuno ha cercato di dividerli. A quel punto i due giovani sono risaliti in auto e fuggiti a tutta velocità verso il lungomare nord. Sul posto sono intervenuti una pattuglia di vigili urbani e una volante della polizia. Con loro anche l’ambulanza che ha soccorso il ciclista che è stato portato in ospedale. In corso gli accertamenti delle forze dell’ordine, sono stati sentiti diversi testimoni.
Spesso chi va in bicicletta si sente il padrone della strada fregandosene del rispetto del codice della strada, sicuramente i ragazzi hanno reagito ad una provocazione.
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Bisogna calmare i toni.
Conosco la persona lesa, e vi assicuro che è una persona che non farebbe male neanche a una mosca e soprattutto non un attaccabrighe, sempre molto cordiale e educato, e quando ci incontriamo mi fa sempre piacere scambiare quattro chiacchiere.
Fortuna che sarebbe una persona educata, come anche l’amico che ra in macchina, altrimenti invece che all’ospedale lo avrebbero mandato al camposanto.
Ho scritto la persona lesa non gli aggressori.
Scusa Andrea non sai quello che è successo e già ne hai fatto una storia. Bò
Vero Valentino, ma vale sempre ciò che ho detto, se anche chi andava in bicicicletta fosse stato un energumeno, magari ora tutti all’ospedale. E vale il contrario di chi dice che chi va in bici è prepotente, chi va in bici va rispettato e anche molto e soprattutto da chi in auto o in moto. MA VOGLIAMO VIVERE IN UN MONDO CHE GIRA AL CONTRARIO ??
Premesso che quello che è successo é un fatto vergognoso a prescindere da chi o cosa ha innescato la scintilla. Mi preme comunque sottolineare che in Italia la cultura della bicicletta è all’anno zero rispetto a tanti paesi europei (tranne l`isola felice chiamata Trentino). Spessissimo il ciclista è considerato da chi guida una quattro ruote un vero e proprio impiccio sulla strada e purtroppo questo capita sia per l’arroganza e l’impazienza di molti, sia perchè in Italia sono quasi inesistenti le strutture dedicate a questo fantastico mezzo,ovvero le piste ciclabili urbane ed extra urbane. Ancora non abbiamo una politica coraggiosa (esclusa qualche rara eccezione)che almeno inizi quel processo che in molti paesi europei é una consolidata realtà cioè una mobilità su due ruote in totale sicurezza e da incentivare sia per decongestionare le città dal traffico sia per diffondere una pratica sportiva salutare. Solo così potremo un domani leggere sempre meno notizie di incidenti stradali spesso fatali e tragici che coinvolgono ciclisti o addirittura di risse per futili motivi o per impazienza. Viva la bicicletta .
Gentilissimo Andrea Vecchi qualunque sia stata la provocazione NON si è mai autorizzati ad usare le mani e picchiare altrimenti viene sempre giustificata è accettata la violenza sulla strada. Mi auguro che vengano presi questi ragazzi picchiatori e paghino salato
la violenza va sempre e comunque condannata, non conosco i protagonisti della vicenda, ma ribadisco che i ciclisti devono essere consapevoli che, per forza di cose, possono facilmente rappresentare un intralcio per gli altri veicoli e , senza riferimento al caso in questione, molto spesso non si comportano di conseguenza.