di Gianluca Ginella
Condannato a oltre duemila chilometri a nord di Macerata, un 46enne è stato arrestato nel centro storico del nostro capoluogo dove si nascondeva per fuggire ad una sentenza a 8 anni e 6 mesi per violenza sessuale sulla moglie e la figlia di 8 anni. La condanna era stata emessa in Norvegia. L’uomo, un macedone, è stato catturato nel pomeriggio di ieri dagli agenti della Squadra mobile di Macerata.
Per prenderlo, i poliziotti in servizio alla Mobile di Macerata, diretta dal commissario capo Maria Raffaella Abbate, hanno svolto accertamenti per una settimana. Lo hanno fatto da quando è arrivata la notizia che un 46enne, condannato in Norvegia per violenza sessuale, si nascondeva nella nostra provincia. Per non farsi catturare l’uomo, su cui pendeva un mandato di cattura internazionale, utilizzava anche degli alias. Non facile arrivare a lui. Gli agenti della Mobile però si sono messi al lavoro per riuscire a scoprire dove il 46enne si nascondesse e per 7 giorni hanno svolto accertamenti ad ampio raggio che si sono allargati anche alla Calabria, regione dove il 46enne aveva avuto dei contatti con qualcuno. Per prenderlo i poliziotti hanno fatto ore di appostamenti, a volte si sono nascosti all’interno di negozi del centro storico di Macerata. L’obiettivo era individuare il luogo dove il ricercato si stava nascondendo. Ieri pomeriggio l’impegno dei poliziotti è stato premiato: gli agenti sono riusciti a individuare e a catturare il latitante nel centro di Macerata. Ora il macedone dovrà scontare 8 anni e sei mesi, sentenza definitiva, in Norvegia.
(Servizio aggiornato alle 15,10)
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Encomiabile la dedizione e professionalità delle forze dell’ordine. Ma per aver violentato una donna e una bimba di 8 anni la pena mi sembra un regalo. Boh, la Norvegia è un paese che sta avanti…