Macerie nel centro di Caldarola
di Federica Nardi
Semplificare le procedure, certezza della legge, più potere ai sindaci e chiusura della fase di emergenza. Queste alcune delle priorità sul tema del terremoto concordate da Movimento 5 stelle e Lega nel contratto stipulato tra i leader Luigi Di Maio e Matteo Salvini e che non sono certo nuove al dibattito locale. Da tempo i sindaci, in primis da Visso Giuliano Pazzaglini poi eletto senatore nelle fila della Lega, chiedevano una svolta in questo senso. Le linee programmatiche sono contenute sotto la voce “Ambiente, green economy e rifiuti zero”, uno tra i ventinove punti per quella che le due forze politiche titolano “Una nuova storia per l’Italia”. Un documento che mette in fila in 58 pagine la sintesi di una contrattazione giocata negli ultimi due mesi sui fili del consenso e degli equilibri politici (IL TESTO COMPLETO DEL CONTRATTO).
Da sinistra Giuliano Pazzaglini e Matteo Salvini
Tra gli argomenti anche il sisma, i dissesti idrogeologici e l’emergenza nelle aree del cratere. Ma non solo. Il contratto tra Lega e 5stelle prevede anche tutta una serie di cambiamenti su temi che a livello locale accendono da tempo il dibattito. Uno su tutti l’immigrazione, con lo slogan «Rimpatri e stop al business» (dove i 5stelle hanno fatto un evidente passo indietro rispetto alle istanze leghiste) e la proposta di creare centri di rimpatrio in ogni regione. Non manca un riferimento anche ai campi nomadi, fenomeno che in provincia ha riguardato più che altro la costa ma che si sta estendendo anche a Comuni vicini. Poi il gioco d’azzardo (recentemente il giro di vite sia regionale che e del comune di Macerata ha causato non poche proteste tra le attività commerciali), la scuola (con particolare riferimento al problema dei docenti mandati fuori dalle loro città di residenza), del riassetto geografico dei tribunali e della sistemazione delle carceri, della riforma degli istituti che assegnano i contributi all’agricoltura (come Agea, i cui ritardi hanno causato non pochi problemi agli allevatori nostrani) e anche una rivistazione del fermo pesca. Il testo del contratto è disponibile sulla piattaforma Rousseau del Movimento 5 stelle per essere approvato telematicamente degli iscritti, mentre la Lega lo porterà direttamente in piazza con i gazebo organizzati nel weekend (leggi l’articolo). Di seguito alcuni stralci del documento.
SISMA – «Per quanto concerne le aree terremotate – dicono M5s e Lega nel documento – ci impegniamo a chiudere la fase dell’emergenza e passare alla fase della ricostruzione con l’obiettivo di creare anche le condizioni per un rilancio economico delle zone colpite. Tra le necessità prepotentemente emerse negli ultimi mesi prioritaria è la semplificazione delle procedure, sia per le opere pubbliche che per la ricostruzione privata. Occorre poi la certezza nella disciplina generale contenuta nei decreti e nelle ordinanze. Per questo si coinvolgeranno i soggetti interessati nelle modifiche da apportare che dovranno essere definitive. Sarà garantito un maggiore coinvolgimento dei comuni, mediante il conferimento di maggiori poteri ai sindaci».
DISSESTI IDROGEOLOGICI – «Per contrastare il rischio idrogeologico – prosegue il documento -, sono necessarie azioni di prevenzione che comportino interventi diffusi di manutenzione ordinaria e straordinaria del suolo su aree ad alto rischio, oltre ad una necessaria attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. In tema di contrasto al cambiamento climatico sono necessari interventi per accelerare la transizione alla produzione energetica rinnovabile e spingere sul risparmio e l’efficienza energetica in tutti i settori. È quindi fondamentale potenziare le azioni attualmente considerate a livello nazionale per il contrasto al cambiamento climatico e per la transizione verso modelli sostenibili di economia e gestione delle risorse rinnovabili. È necessario avviare azioni mirate per aumentare l’efficienza energetica in tutti i settori e tornare ad incrementare la produzione da fonti rinnovabili, prevedendo una pianificazione nazionale che rafforzi le misure per il risparmio e l’efficienza energetica e che riduca i consumi attuali. A tal riguardo, azioni prioritarie contro cambiamenti climatici ed inquinamento andranno avviate con piani specifici per le aree più colpite del nostro Paese».
SVILUPPO SOSTENIBILE NELLE AREE MONTANE – «Particolare attenzione anche in sede UE verrà prestata ad innescare e favorire processi di sviluppo economico sostenibili, basati soprattutto su innovazione, start up e impresa giovanile, anche nelle aree montane, che pur rappresentando una quota territoriale significativa del Paese ed essendo ricche di risorse naturali e culturali, sono gravate da ritardo di sviluppo, spopolamento e invecchiamento della popolazione con conseguente degrado ambientale e fenomeni di dissesto».
Luigi Di Maio
IMMIGRAZIONE – «La questione migratoria attuale risulta insostenibile per l’Italia, visti i costi da sopportare e il business connesso, alimentato da fondi pubblici nazionali spesso gestiti con poca trasparenza e permeabili alle infiltrazioni della criminalità organizzata. Il fallimento dell’attuale sistema di gestione dei flussi migratori rischia di mettere in discussione lo stesso sistema di Schengen. L’Italia deve ricoprire un ruolo determinante ai tavoli dei negoziati europei in merito alle politiche di asilo e di immigrazione. Si deve puntare alla riduzione della pressione dei flussi sulle frontiere esterne e del conseguente traffico di esseri umani e contestualmente, nella medesima ottica, ad una verifica sulle attuali missioni europee nel Mediterraneo, penalizzanti per il nostro Paese, in particolare per le clausole che prevedono l’approdo delle navi utilizzate per le operazioni nei nostri porti nazionali senza alcuna responsabilità condivisa dagli altri stati europei. È necessario il superamento del Regolamento di Dublino. Il rispetto del principio di equa ripartizione delle responsabilità sancito dal Trattato sul funzionamento dell’UE deve essere garantito attraverso il ricollocamento obbligatorio e automatico dei richiedenti asilo tra gli Stati membri dell’UE, in base a parametri oggettivi e quantificabili e con il reindirizzo delle domande di asilo verso altri Paesi. In osservanza dei diritti costituzionalmente garantiti proponiamo che le procedure per la verifica del diritto allo status di rifugiato o la sua revoca siano rese certe e veloci, anche mediante l’adozione di procedure accelerate e/o di frontiera, l’individuazione dei Paesi sicuri di origine e provenienza, la protezione all’interno del Paese di origine (IPA) e l’allineamento delle attuali forme di protezione agli standard internazionali».
Richiedenti asilo al lavoro a villa Spada di Treia con il patto per il volontariato
GESTIONE DELL’ACCOGLIENZA – «Contestualmente, al fine di garantire un corretto bilanciamento con gli interessi di sicurezza e ordine pubblico, occorre poi prevedere specifiche fattispecie di reato che comportino, qualora commessi da richiedenti asilo, il loro immediato allontanamento dal territorio nazionale. Dato che i meccanismi attuali e i consistenti fondi stanziati per l’accoglienza costituiscono un elemento di attrazione per la criminalità, occorre un più attento controllo dei costi. Per questo è necessario dare trasparenza alla gestione dei fondi pubblici destinati al sistema di accoglienza, così da eliminare l’infiltrazione della criminalità organizzata. Occorre introdurre l’obbligo di pubblicità dei bilanci dei soggetti gestori per assicurare verifiche puntuali sulla rendicontazione dei servizi e dei beni erogati, sulle spese sostenute e sui risultati conseguiti. Si deve superare l’attuale sistema di affidamento a privati dei centri e puntare ad un maggiore coinvolgimento delle istituzioni pubbliche, a cominciare da quelle territoriali, affidando la gestione dei centri stessi alle Regioni e prevedendo misure che dispongano l’acquisizione del preventivo assenso degli enti locali coinvolti, quale condizione necessaria per la loro istituzione. È imprescindibile scardinare il business degli scafisti che ha causato sbarchi e morti nel mar Mediterraneo e smantellare le organizzazioni criminali internazionali per la tratta degli esseri umani, con ulteriore cooperazione e coinvolgimento della polizia giudiziaria di altri Paesi europei».
SEDI DI PERMANENZA TEMPORANEA – «La valutazione dell’ammissibilità delle domande di protezione internazionale deve avvenire nei Paesi di origine o di transito, col supporto delle Agenzie europee, in strutture che garantiscano la piena tutela dei diritti umani. Inoltre riteniamo che si debbano implementare gli accordi bilaterali, sia da parte dell’Italia sia da parte dell’Unione europea, con i Paesi terzi, sia di transito che di origine, in modo da rendere chiare e rapide le procedure di rimpatrio. Occorre prevedere, contestualmente, l’individuazione di sedi di permanenza temporanea finalizzate al rimpatrio, con almeno una sede per ogni regione, previo accordo con la Regione medesima, e con una capienza sufficiente per tutti gli immigrati irregolari, presenti e rintracciati sul territorio nazionale, garantendo la tutela dei diritti umani. Ad oggi sarebbero circa 500 mila i migranti irregolari presenti sul nostro territorio e, pertanto, una seria ed efficace politica dei rimpatri risulta indifferibile e prioritaria. Ai fini dell’espletamento delle procedure e dell’effettivo rimpatrio, il trattenimento deve essere disposto per tutto il periodo necessario ad assicurare che l’allontanamento sia eseguito in un tempo massimo complessivo di diciotto mesi, in armonia con le disposizioni comunitarie».
FONDO RIMPATRI – «Nell’ottica di una gestione delle risorse pubbliche efficiente e congruente con le azioni politiche da attuare occorre, quindi, procedere ad una revisione dell’attuale destinazione delle stesse in materia di asilo e immigrazione, in particolare prevedendo l’utilizzo di parte delle risorse stanziate per l’accoglienza per destinarle al Fondo rimpatri. Infine, occorre una necessaria revisione della vigente normativa in materia di ricongiungimenti familiari e di sussidi sociali, al fine di evitare casi fittizi, l’indebito utilizzo dei sussidi erogati e garantire la loro effettiva sostenibilità rispetto alla condizione economica del nostro Paese. In un contesto globale è necessario adoperarsi affinché siano resi trasparenti i flussi degli investimenti internazionali e il finanziamento dei fondi alla cooperazione. Occorre bloccare la vendita di armi ai Paesi in conflitto, prevenire e contrastare il terrorismo internazionale anche di matrice islamista».
LEGGE QUADRO SULLE MOSCHEE – «Ai fini della trasparenza nei rapporti con le altre confessioni religiose, in particolare di quelle che non hanno sottoscritto le intese con lo Stato italiano, e di prevenzione di eventuali infiltrazioni terroristiche, più volte denunciati a livello nazionale e internazionale, è necessario adottare una normativa ad hoc che preveda l’istituzione di un registro dei ministri di culto e la tracciabilità dei finanziamenti per la costruzione delle moschee e, in generale, dei luoghi di culto, anche se diversamente denominati. Inoltre, occorre disporre di strumenti adeguati per consentire il controllo e la chiusura immediata di tutte le associazioni islamiche radicali nonché di moschee e di luoghi di culto, comunque denominati, che risultino irregolari. A tale riguardo, onde garantire un’azione efficace e uniforme su tutto il territorio nazionale è necessario adottare una specifica legge quadro sulle moschee e luoghi di culto, che preveda anche il coinvolgimento delle comunità locali».
CAMPI NOMADI – «Sono necessarie le seguenti azioni: chiusura di tutti i campi nomadi irregolari in attuazione delle direttive comunitarie; contrasto ai roghi tossici; obbligo di frequenza scolastica dei minori pena l’allontanamento dalla famiglia o perdita della responsabilità potestà genitoriale. In ogni caso, proponiamo di intervenire per il pieno superamento dei campi Rom in coerenza con l’ordinamento dell’Unione Europea».
GIOCO D’AZZARDO – «Con riguardo alla problematica del gioco d’azzardo sono necessarie una serie di misure per contrastare il fenomeno della dipendenza che crea forti danni sia socio sanitari che all’economia sana, reale e produttiva, tra le quali: divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni; trasparenza finanziaria per le società dell’azzardo; strategia d’uscita dal machines gambling (Slot machines, videolottery) e forti limitazioni alle forme di azzardo con puntate ripetute; obbligo all’utilizzo di una tessera personale per prevenire l’azzardo minorile; imposizione di limiti di spesa; tracciabilità dei flussi di denaro per contrastare l’evasione fiscale e le infiltrazioni mafiose. È necessaria una migliore regolamentazione del fenomeno, prevedendo il rilascio dell’autorizzazione all’installazione delle slot machine – VLT solo in luoghi ben definiti (no bar, distributori ecc), la limitazione negli orari di gioco e l’aumento della distanza minima dai luoghi sensibili (come scuole e centri di aggregazione giovanile)».
SANITA’ – «È prioritario preservare l’attuale modello di gestione del servizio sanitario a finanziamento prevalentemente pubblico», «Va preservata e tutelata l’autonomia regionale nell’organizzazione dei servizi sanitari mantenendo al governo nazionale il compito di indicare livelli essenziali di assistenza, gli obiettivi che il sistema sanitario deve perseguire e garantire ai cittadini la corretta e adeguata erogazione dei servizi sanitari erogati dai sistemi regionali. In tale ottica si ritiene che siano e saranno utili diverse azioni di tipo strutturale, partendo da un intervento incisivo sulla dirigenza sanitaria, ovvero sui gestori della sanità, che dovranno essere adeguatamente e preventivamente formati per garantire la sostenibilità e la qualità del sistema salute e scelti secondo la competenza e il merito, non sulla base di logiche politiche o partitiche. Bisogna rescindere il rapporto dannoso e arcaico fra politica e sanità prevedendo nuovi e diversi criteri di nomina sia dei medesimi direttori generali, sia dei direttori sanitari e amministrativi, così anche dei dirigenti di strutture complesse. È necessario garantire anche la trasparenza e la valutazione dell’operato dei direttori generali in termini di raggiungimento degli obiettivi di salute e di bilancio nella gestione delle aziende. Va anche garantito che a quelle risorse aggiuntive corrispondano più servizi di qualità per
i cittadini. La sanità dovrà essere finanziata prevalentemente dal sistema fiscale e, dunque, dovrà essere ridotta al minimo la compartecipazione dei singoli cittadini».
Il tribunale di Macerata
SCUOLA – «Saranno introdotti nuovi strumenti che tengano conto del legame dei docenti con il loro territorio, affrontando all’origine il problema dei trasferimenti (ormai a livelli record), che non consentono un’adeguata continuità didattica». Il documento fa anche riferimento all’edilizia scolastica, senza ulteriori specifiche.
CARCERI E TRIBUNALI – «Per far fronte al ricorrente fenomeno del sovraffollamento degli istituti penitenziari e garantire condizioni di dignità per le persone detenute, è indispensabile dare attuazione ad un piano per l’edilizia penitenziaria che preveda la realizzazione di nuove strutture e l’ampliamento ed ammodernamento delle attuali». «Occorre una rivisitazione della geografia giudiziaria – modificando la riforma del 2012 che ha accentrato sedi e funzioni – con l’obiettivo di riportare tribunali, procure ed uffici del giudice di pace vicino ai cittadini e alle imprese».
AGRICOLTURA – «È necessaria una nuova presenza del Governo italiano a Bruxelles per riformare la politica agricola comune (PAC). In questo contesto è imprescindibile integrare le misure di sostegno all’agricoltura, in specie quelle di sviluppo rurale, con interventi espressamente finalizzati a realizzare obiettivi di interesse generale, quali la tutela del paesaggio, la difesa degli assetti idrogeologici, la sicurezza alimentare. Il nostro impegno per il futuro è quello di difendere la sovranità alimentare dell’Italia e tutelare le eccellenze del Made in Italy. A tal fine è fondamentale incidere nel contesto normativo dell’Unione Europea e condizionare le scelte all’interno della prossima riforma della PAC, nonché individuare strumenti per garantire tempi certi nell’attribuzione ed erogazione, da parte delle Regioni, dei fondi della PAC. Il settore agricolo avrà altresì bisogno di un nuovo approccio europeo agli accordi di libero scambio con i paesi terzi. Sarà quindi prioritario fare in modo che questi trattati siano necessariamente qualificati come misti dall’Unione Europea e pertanto, ratificati dagli Stati Membri ed esaminati dai Parlamenti nazionali in base alle rispettive procedure di ratifica. Altro pilastro dell’azione di governo in tema di agricoltura deve essere la riforma dell’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura (Agea) e del Sistema informativo unificato di servizi del comparto agricolo (Sian). Una particolare attenzione sarà riservata all’agricoltura in territori, come quelli montani e in pendenza, nei quali essa rappresenta un’attività indispensabile per l’economia locale, per la gestione e tutela del territorio, del paesaggio nonché per la tutela e valorizzazione di produzioni uniche, di elevato valore qualitativo e tradizionale, che connotano il Paese».
PESCA – «Con riferimento alla pesca occorre intervenire per dare un concreto aiuto e un sostegno alla piccola pesca; riconsiderare in sede europea i vincoli e le direttive impartite al settore (come quelle che impongono i “fermi pesca” non basati su criteri oggettivi, ma su valutazione di carattere burocratico) per meglio salvaguardare la pesca italiana».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Stupendo programma, manca solo di togliere la proprietà privata che porta come conseguenza l’avidità.
Ai vertici del gus questo programma non è piaciuto per niente.
Al di là delle cose che si riusciranno a fare, salta all’occhio che questo programma tocca tutti i problemi che ci sono e che non sono stati risolti minimamente dagli ultimissimi governi. Non c’è una cosa che va bene. Renzi che è l’ultimo e quindi quello che si ricorda meglio, per tutto il tempo che è stato al governo insieme ai suoi sostenitori, che cos’ha fatto per cinque anni? Certo è una domanda retorica, sappiamo tutti chi è e che cosa ha combinato e per me è semplicemente vergognoso che certa gente ancora dia fiato ai tromboni e che televisioni e giornali parlino di loro.
La chiusura dei campi nomadi presuppone la soluzione all’ovvio problema del come ricollocarli.
10 anni fa dissi ad un amico che il Governo Belusconi era un fallimento. L’amico mi rispose: c’è di peggio. Dopo arrivò il Governo Monti e dissi al mio amico è arrivato il peggio. Mi rispose: c’è di peggio. Venne il Governo Letta e gli dissi l’accordo PD-PDL è il peggio del peggio. Il mio amico mi rispose: c’è di peggio. Arrivò il Governo Renzi con i responsabili di Verdini e gli ho detto: oramai siamo finiti male definitivamente. Mi rispose l’amico: c’è di peggio. Oggi ho parlato con il mio amico e gli ho detto che ne pensava di un eventuale Governo M5S-Lega, mi ha risposto: il peggio è passato.
Le critiche se costruttive sono sempre ben accette…la demagogia non serve a niente!!!
Le critiche devono essere sempre distruttive, senno che bisogno c’era di criticare. Non ci si può permettere di sbagliare quando l’errore ricade su centinaia di migliaia di persone. Per quanto la critica ha finito di costruire è già andato tutto a p****
Finalmente i VECCHI all’opposizione.
La Grecia è molto più vicina.
Per Poloni. In che senso?
Le critiche non hanno senso, se non sono seguìte da concrete proposte di riforma. Errava Bartali quando diceva: “L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”.
“Voglio trovare un senso a questo Governo,anche se questo Governo un senso non ce l’ha”.Pensavo che per opinionisti tuttologi fosse facile associare la Grecia al Default.Comunque se guadagnavate già 100 mila euro e stavate bene,ora potete arricchirvi di più;ma se non eravate in quella condizione correte a ritirare i vostri risparmi prima che dai Bancomat non vi diano più di 20 euro al giorno come succedeva in Grecia.Di certo non mi riferivo all’illustre passato politico e culturale greco riferendomi al Governo che si va profilando!
L’accordo va stracciato. I 5 stalle sono delle merde. Va fatto un governo fino a fine anno che faccia una legge elettorale maggioritaria poi subito elezioni con cdx unito. La Lega deve ritornare alle politiche economiche di Gianfranco Miglio e cacciare a calci in culo due pagliacci come borghi e bagnai. Bene politiche sull’immigrazione.
eh beh certo qualcuno ha osato mettere in discussione i rapporti con banche e europa … non hanno preso neanche piu del 30%…..qui altro che la grecia… forse massoneria e b. ci potevano un po piu di sicurezza
dare
sig. Poloni Lei ha dimenticato la dinamica dei fatti per cui la Grecia è così caduta in basso. Il governo greco quando ha alzato la testa, è stato schiacciato dall’entourage Europeo con la Germania, Francia ed Inghilterra che hanno scatenato una vera e propria guerra contro gli ellenici. Oggi come oggi la Germania è indebolita, 6 mesi per accordarsi a governare, la Gran Bretagna si è defilata e la Francia è nel caos politico con continui scioperi e proteste interne. Non solo la paura del resto dell’europa sta nel fatto, che se quello stato cuscinetto di nome Italia, non li protegge più dagli sbarchi, vuole l’equiparazione ragionevole sul discorso banche, la rivalutazione dei nostri prodotti interni, (ricordiamoci che noi siamo artigiani e non industriali) che con la loro eccellenza sono insuperabili, e reagisce ai soprusi riprendendo quella autonomia, visto che noi abbiamo delle peculiarità in assoluto uniche e superiori a tutti gli altri paesi, come loro stessi dichiarano….allora per questi venduti alle Holding commerciali ed alle banche cominciano ad avere dei veri problemi.
Ha mai pensato come mai tutte le scalate che sono state fatte all’interno del nostro territorio e permesse dagli ultimi governi, per quale motivo sono state poste in essere?
Perchè l’Italia ha un valore, commerciale, Storico, Turistico e qualitativo superiore che ci rende forti e pericolosi per le altre bilance commerciali…
PIU’ RESTIAMO PASSIVI E PIU’ CI SCHIACCERANNO
Germania indebolita, l’Ingkilterra non è più europea e ha problemi maggiori da risolvere,il matrimonio di Harry ha sconvolto vecchi standard secolari e gli inglesi ” che dio salvi la regina ” fra poco, passata la sbornia dopo le nozze, dovranno vedersELA con la loro sanità” in scadenza ” come la nostra ed ALTRe quisquilie tipo terrorismo, delinquenza ecc.QUINDI FICCARSI IN UN CONFLITTO SENZA NEMMENO SAPERE CON CHI STARE E SOPRATTUTTO CON CHI CONVIENE STARE li farebbe girare dall’altra parte. La Francia è in piena crisi. Quale momento migliore, questo, di allearsi con la Croazia, la Romania e la Bulgaria anche quest’ultima con tante aziende italiane ma pagati allo stesso livello dei nostri migranti, quelli che lavorano e si spaccano la schiena nel raccogliere pomodori, un lavoro che l’italiano non vuole più fare e ci credo se tutti i lavori che gli italiani che non vogliono più fare sono come questi ma soprattutto e chiariamola una volta per tutte,che non vogliono ricominciare a fare dopo essere stati sfruttati per secoli da conti,marchesi e poi padroni dalle belle braghe bianche. Un attacco improvviso, ad U, stringiamo in una morsa Francia e Germania, le buttiamo fuori dall’Europa, creiamo il nuovo stato all’insegna di una nuova moneta, inglobiamo tutti gli stati emergenti per tagliargli subito i cappelli e riportarli nel loro status di stato in altro status ( Cesare nel discorso di Cannes ai galli, dopo la premiazione di un film giapponese con la Palma d’oro ) e ricominciamo una nuova esistenza senza tedeschi che stanno a dirci che dobbiamo fare, che ci guardano come sorvegliati speciali, loro, che come ti giri ti invadano il Monte Grappa, e vanno ad abbeverarsi lungo l’Isonzo passeggiando su romantiche barchette cullati dal dolce mormorio delle acque del Piave. Ciao, rivado a dormire.