«Indicativo dell’operato di Pasqui
che siano state consegnate solo 12 sae»

CAMERINO - Angelo Sciapichetti risponde la primo cittadino. «In 25 comuni sono completate le consegne, in due sono in dirittura di arrivo. Le norme erano uguali per tutti, non basta più attribuire le colpe alle difficoltà idrogeologiche o all'ampiezza del territorio». Il sindaco Pasqui, dopo le dichiarazioni dell'assessore, ha deciso di convocare un consiglio comunale aperto con Regione e Protezione civile

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«Basta lo diciamo noi, basta alle strumentalizzazioni e basta utilizzare il terremoto per fare campagna elettorale permanente sulla pelle dei camerti. Se a Camerino sono state consegnate 12 sae su 310 questo è indicativo dell’operato di Pasqui». Così l’assessore regionale Angelo Sciapichetti replica al sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, sulla questione dei ritardi dopo che ieri gli aveva risposto sostenendo, tra l’altro, che «chi siede su confortevoli uffici anconetani gioca e si diverte a riversare colpe fuori dalla finestra». Sciapichetti oggi è tornato sulla questione sottolineando, in una nota, che per quanto riguarda le casette «in 25 comuni su 28 abbiamo terminato le consegne e in quelli che restano, ovvero Valfornace e Visso, siamo alla fase finale. Eppure le norme erano uguali per tutti i comuni, non basta più attribuire le colpe alle difficoltà idrogeologiche o all’ampiezza del territorio di Camerino».

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Arcofiato, inizio delle trivellazioni

Sulla collaborazione con gli enti dice che «per noi era ed è essenziale risolvere i problemi delle persone, tanto è vero che, tra tante attestazioni di disponibilità nei confronti di Camerino, abbiamo perfino inviato i nostri funzionari a supporto della struttura comunale per le attività relative al terremoto. E’ il sindaco Pasqui che deve chiedere scusa al territorio e ai suoi colleghi sindaci: come delegato dall’Anci per il terremoto non solo non ha partecipato quasi mai al Comitato dei sindaci ma non ha neanche sentito il dovere di convocarli e riunirli come invece ha fatto la Regione, più volte, per confrontarsi e dare una soluzione alle tante criticità del territorio». Sciapichetti prosegue dicendo che «Non accettiamo l’accusa di latitanza o assenza su Camerino perchè o io o il presidente Ceriscioli abbiamo sempre partecipato agli appuntamenti ogni volta che è stato richiesto». Su Pasqui dice: «continua ad avere un comportamento ambiguo: nelle occasioni di confronto istituzionali riconosce alla Regione tutti i meriti mentre nelle altre sedi addebita a questa amministrazione tutti i ritardi accumulati a Camerino e classifica i rappresentanti regionali “certa gente”. Questo è inaccettabile e offensivo».

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L’area di Vallicelle

Ma non è finita qui. Sciapichetti prosegue dicendo che «Rispetto alla riunione dell’8 maggio Pasqui dice il falso perchè non c’è stata nessuna convocazione arbitraria della Regione ed uno scambio di mail del 4 maggio lo attesta. Inoltre lunedì 7 il segretario comunale ha comunicato che anche il vicesindaco Lucarelli non avrebbe partecipato ed ha chiesto se fosse utile confermare la riunione. Insieme è stato condiviso che per importanza e urgenza dell’oggetto l’incontro andava confermato». Questione Arcofiato, dove i lavori sono fermi: «non per negligenza – dice Sciapichetti –, ma perché si stava svolgendo una verifica tecnica ed economica, che si è conclusa in pochi giorni (come già anticipato in riunione). E come comunicato, sempre in data 8 maggio, dal Rup Stefano Stefoni oggi sono iniziate le trivellazioni e le prime armature dei pali. Come capirebbe chiunque queste attività erano propedeutiche all’avvio dei cantieri. Infine riguardo all’area di Cortine ovest, le 20 sae erano già pronte martedì scorso dopo il sopralluogo effettuato con la Protezione civile nazionale e regionale. Il Comune, il 15 maggio, ha sollevato alcune osservazioni e come sempre, nella reciproca disponibilità, si è concordato di verificare tutte le sae per consegnarle a regola d’arte. Oggi pomeriggio alle 15, dopo una ulteriore verifica, le chiavi sono state date al Comune: criticità così rilevanti, insomma, che sono state risolte in meno di 48 ore» conclude Sciapichetti.

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Gianluca Pasqui

Il sindaco di Camerino, in seguito alle parole di Sciapichetti, ha chiesto di fare un consiglio comunale aperto. E su quanto detto dall’assessore regionale: «è l’apoteosi delle prese in giro. A questo punto è opportuno che tutte le parti in questione rispondano direttamente ai cittadini. Per questo ritengo di dover convocare un consiglio comunale aperto che abbia come unico punto all’ordine del giorno “soluzioni abitative di emergenza e immobili invenduti oggetto di acquisto da parte della Regione Marche in alternativa alle Sae”. Chiedo alla Regione e alla Protezione civile nazionale di comunicarci quanto prima una data a loro utile, così da avere certezza di una partecipazione al consiglio comunale aperto, come occasione di confronto concreta, reale e senza filtri con tutta la cittadinanza camerte».

 

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