«Macerata rispetti le regole sull’accoglienza», interrogazione al ministro dell’Interno da due parlamentari della Lega (il responsabile Marche, senatore Paolo Arrigoni e l’onorevole maceratese Tullio Patassini). «È desolante constatare come la giunta maceratese affronti per la prima volta la “percezione della sicurezza” in una delibera del 28 marzo scorso – commentano i due parlamentari leghisti –. Per anni ha chiuso gli occhi difronte a spaccio, furti ed episodi di criminalità culminati con l’efferato assassinio di Pamela Mastropietro. Dopo aver reiteratamente avallato e condiviso una scellerata politica di accoglienza, ora chiede il rispetto della clausola di salvaguardia». La clausola, prevista dalla legge fin dal 2016, si riferisce al rispetto del numero contingentato di richiedenti asilo assegnati dal Viminale e gestiti dalle prefetture con i progetti Sprar. «Dal 2016 Macerata ha accolto 382 persone, un numero che è il triplo di quanto previsto dal Viminale (139). Solo 110 di questi richiedenti asilo rientra nel progetto Sprar – scrivono i due parlamentari –, gli altri fanno capo a soggetti come il Gus, indagato per un’evasione fiscale di milioni di euro». I parlamentari proseguono dicendo che «la giunta comunale di Macerata avrebbe chiesto al ministero di passare dai 110 presenti ai 139 richiedenti asilo previsti dal progetto Sprar. In questo modo potrebbe avvalersi della clausola di salvaguardia per ridurre a zero l’accoglienza straordinaria nei Cas». I parlamentari proseguono dicendo che «il triplicarsi di presunti profughi rimanda a certi interessi delle cooperative che nessuno ha voluto mettere in discussione fino a disattendere le indicazioni del ministero dell’Interno». Nello Sprar provinciale, «erano stati previsti 1.098 richiedenti. Ne sono stati assegnati invece solo 808 rinnovando, con un bando datato aprile 2017, la possibilità di accoglienza attraverso progetti Cas come quello gestito dal Gus» dicono ancora i parlamentari che chiedono sia fatta chiarezza. «Al ministro Minniti abbiamo chiesto come intende procedere per sopperire alle gravi mancanze delle istituzioni locali – concludono i due parlamentari della Lega Marche – Macerata deve tornare a rispettare le regole e le regole previste dalla legge per l’accoglienza sono un buon punto di partenza».
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Molto bene! Cominciamo a fare chiarezza su progetti molto torbidi su cui è troppo tempo che le Istituzioni fanno orecchie da mercante.
Ma a Macerata è diventata regola tutto ciò che è torbido e proibito. Io, ad esempio, ci vengo soprattutto per rifornirmi. Nessun disturbo, mercato sempre aperto e approvvigionamento assicurato. Devo però dire che non sempre trovo qualità però il prezzo compensa.
Si potrebbe adottare la regola seguente: è sospesa l’accoglienza finché non viene arrestato l’ultimo spacciatore.