Sisma, il commissario De Micheli:
«A breve procedure semplificate
Chiederemo proroga sul Cas»

PIEVE TORINA - Il commissario alla ricostruzione ha fatto il punto della situazione. Sulle opere pubbliche l'obiettivo è far partire i cantieri a fine estate. Sulla richiesta di dividere il cratere in categorie: «Comprendo l'esigenza ma servono 3 o 4 indicatori che consentiranno una diversificazione. Ho chiesto ai sindaci di fare un lavoro sui numeri. Su questo si farà una valutazione». Ha annunciato che la prossima settimana saranno varate nuove ordinanze

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Il commissario De Micheli durante la visita di questa mattina a Pieve Torina

 

di Monia Orazi

Il commissario alla ricostruzione Paola De Micheli, apre a norme che permettano di superare gli abusi edilizi per accelerare la ricostruzione delle case danneggiate, ma senza troppi stravolgimenti del tessuto normativo esistente, via all’esame di dati approfonditi, per giustificare la differenziazione del cratere in base al livello dei danni, come chiesto di nuovo dai sindaci dell’entroterra maceratese, pochi giorni fa in una lettera inviata al commissario alla ricostruzione Paola De Micheli, presente oggi pomeriggio a Pieve Torina, alla posa della prima pietra del nuovo asilo. «Stamattina ero a Camerino, per fare il punto della situazione con il sindaco ed il rettore, questa è un’area molto colpita, ma ha dimostrato una capacità di reazione veloce, rapida ed intelligente – ha esordito il commissario – la cerimonia di oggi mi ha dato l’occasione di tornare nella parte marchigiana del cratere, la più colpita. Non è un caso che i donatori scelgano per la loro solidarietà, zone come questa. Noi cerchiamo di semplificare la realizzazione di queste opere, faremo entro breve procedure semplificate per le opere pubbliche, per far partire i cantieri a fine estate, ha accelerato un po’ anche la ricostruzione privata».

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Una casa devastata dal sisma

Riguardo la prossima scadenza del 30 aprile per la presentazione dei progetti di ricostruzione per i danni lievi, De Micheli ha esortato chi può a presentare domanda: «Oltre la scadenza non troveranno né in me, né nel parlamento, né nel legislatore alcuna ostilità. Riguardo ai danni B è facoltà del commissario, prorogare i termini con propria ordinanza, la settimana prima con dati alla mano valuteremo e prenderemo la decisione più opportuna, sono una che vuole fare le cose non limitarle». Il commissario ha detto di voler attendere il nuovo governo per fare nuove norme: «C’è il tema degli abusi, su cui interverremo chirurgicamente, per i piccoli abusi, non vogliamo deturpare questi territori bellissimi. Professionisti, comuni ed uffici ricostruzione mi stanno inviando alcune fattispecie. Vorrei inserire norme per rafforzare la dotazione di personale, sia per i comuni che per gli uffici ricostruzione, perchè in vista del momento caldo della ricostruzione, sarà necessario più personale». De Micheli ha annunciato a breve un incontro con gli assessori regionali all’agricoltura ed allo sviluppo economico, per varare nuove misure di sostegno alle attività economiche, che vadano a rafforzare quelle esistenti, con modifiche alla zona franca urbana, che altrimenti nel 2019 cesserà i suoi effetti.

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Mauro Falcucci, uno dei sindaci che chiede una divisione del cratere in categorie

Riguardo alla recente lettera inviata dai sindaci (leggi l’articolo), ha detto di comprendere l’esigenza di diversificare il cratere in base ai danni subiti: «Comprendo l’esigenza di differenziare il cratere, che deve essere argomentata di fronte al nuovo parlamento, sulla base di tre o quattro indicatori che consentiranno una diversificazione, ad esempio il livello di inagibilità, di danneggiamento delle opere pubbliche, i problemi alla viabilità. Sono disponibile all’ascolto, ho chiesto ai sindaci di fare un lavoro sui numeri, il più possibile puntuale ed oggettivo. Su questo si farà una valutazione, non può essere un sentimento, perchè si tratta di una legge valida per tutti ed altrove ci sono situazioni differenti». L’ipotesi è quella di fare tre fasce, in base al livello di danno, ma De Micheli ha puntualizzato che la legge speciale esiste già ed è il decreto 189, riconoscendo la possibilità di correggere il tiro, perchè ha spiegato «è proprio quando si inizia a lavorare che si sente la necessità di correggere le norme». Riguardo alle scuole inserite nella prima ordinanza 14 del commissario Errani, ha aggiunto che sono partiti alcuni cantieri, per altri ci sono ricorsi, ma che lo stato di avanzamento dei lavori sarà inserito nella relazione che presenterà entro aprile al nuovo parlamento. Riguardo al Cas ha escluso modifiche fino al prossimo 31 agosto, data della scadenza dello stato di ermergenza. «Chiederemo che sia prorogato, io sono per la proroga, sento che troverò su questo ampio consenso – ha spiegato –. Vi starò addosso ancora un po’, sono stata nominata con decreto del presidente della Repubblica sino al prossimo 12 settembre, poi si vedrà. Sono nel pieno dei miei poteri di commissario, ho incontrato tutti i gruppi parlamentari, mi hanno chiesto di continuare a lavorare. La prossima settimana varerò nuove ordinanze di cui non posso anticipare il contenuto. Riguardo al sostegno economico ho in mente due strumenti operativi, per evitare di disperdere le risorse in mille rivoli. Il primo è di natura fiscale, come sostegno alla gestione quotidiana delle attività, l’altro riguarda gli investimenti e l’avvio di nuove attività. Conto nel prossimo passaggio legislativo di riuscire a presentarli».

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