Fai, boom di visitatori
nelle residenze di via Crescimbeni (Foto)

MACERATA - Gruppi pieni a tutti gli orari per la prima giornata di primavera del Fondo ambiente italiano. I palazzi Iacoboni e Narducci Boccaccio tra le mete in cui è stato possibile entrare per ammirare affreschi, arredi e per un tuffo nella storia cittadina. Aperto il salone dove visse Ivo Pannaggi. Presenti anche figuranti in costume. Domani si replica, ma meglio prenotare

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Uno degli affreschi nei palazzi aperti dal Fai

 

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Le responsabili in via Crescimbeni

 

di Marco Ribechi

Il Fai apre i palazzi di via Crescimbeni per le giornate di primavera, Macerata risponde in massa. Dalla mattina alle 10 fino alla sera alle 18 ogni singolo gruppo ha raggiunto il numero massimo di visitatori per un totale di 400 nell’arco della giornata. L’occasione di entrare nelle residenze private del centro per ammirare le perle rare della città era ghiotta e gli appassionati non hanno resistito. Quattro i luoghi visitabili in un duplice percorso con partenza da via Crescimbeni, proprio di fronte all’uscita del parcheggio Centro Storico. Il percorso via Mandiroli, dal nome dell’antico tratto di strada che va dagli ascensori fino a via Tommaso Lauri, apre due proprietà private: Palazzo Iacoboni e Palazzo Narducci Boccaccio. Il primo racchiude un raffinato salone ottocentesco dove visse anche l’artista futurista Ivo Pannaggi.

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L’architetto Fabrizio Celli del centro studi Pannaggi

Grazie ai racconti dell’architetto Fabrizio Celli si può ripercorrere la storia del genio maceratese che si divise tra pittura, grafica, progettazione e fotografia, ancora oggi poco conosciuto fuori dagli ambienti cittadini. L’edificio Narducci Boccaccio invece racchiude una impressionante quantità di affreschi sia sui soffitti che sulle pareti. L’altro percorso, chiamato strada Piana, si riferisce alla porzione di centro tra gli ascensori e piazza Vittorio Veneto. Dopo un’introduzione sull’importanza storica e urbanistica della chiesa di San Giovanni e dell’adiacente collegio dei gesuiti si può ammirare palazzo Floriani Carradori e palazzo Romani-Adami, oggi sede del rettorato. In entrambi dei figuranti in vestiti d’epoca racconteranno storie di illustri maceratesi. Nei vicoli del Ponte e Viscardi, allestiti e riqualificati dal collettivo “Spiazzati!”, la possibilità di assistere a brevi rappresentazioni teatrali e letture a tema. Domani l’evento si ripeterà con lo stesso orario, dalle 10 alle 18: «A causa degli spazi stretti i gruppi devono essere poco numerosi – spiegano gli incaricati Fai – si può entrare pochi alla volta. Per questo è necessario arrivare in tempo, magari prenotare. Se si arriva all’ultimo minuto si corre il rischio di trovare i gruppi già completi». Preziosa la collaborazione degli studenti delle scuole superiori che hanno fatto da guide e recitato in costume.

 

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