Riflettori di Striscia la Notizia puntati su Visso, questa sera protagonista di un servizio dell’inviato Riccardo Trombetta. Contattato dai cittadini vissani, il giovane inviato del tg satirico, si è soffermato insieme a Giuseppe Capocci dell’associazione Risorgi Visso, sull’immobilismo e le difficoltà del post terremoto che raccontiamo ogni giorno. Un giro in centro storico, tutto zona rossa, con le riprese fatte dal drone ha mostrato a tutta Italia le ferite dell’antico borgo, che sembra reduce da un bombardamento bellico.
Capocci ha mostrato la sua edicola, il palazzo comunale semi sventrato dal sisma, i vicoli pieni di macerie, per poi spostarsi nella zona del laghetto, dove vi sono le attività commerciali, nelle piccole casette in legno, definite da alcuni occupanti fredde d’inverno e calde in estate. Sono stati mostrati la zona dell’ex Park hotel dove dovrebbe sorgere il centro commerciale da otto milioni di euro, con Capocci che ha raccontato come al momento la situazione sia bloccata. La richiesta dei cittadini intervistati è stata quella di fare presto, per poter riportare persone, perché il timore di tutti è che vi sia il definitivo spopolamento di queste zone. Mostrate anche le Sae, con 90 casette che mancano all’appello. La speranza di tutti è quella che il servizio di Striscia riesca ad accendere l’attenzione e a smuovere le acque per trovare una soluzione ai problemi di Visso.
(Mo. Or.)
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Sì, e un gigantesco Tapirone in ferro arrugginito glielo avete detto a quelli di Striscia di portarli a Ceriscioli e a Sciabichetti? Gli altri, sono così lontani, assenti che nemmeno vale più la pena di nominarli. Che abbiano pietà delle loro misere personalità così diverse dall’intelligenza e l’autorevolezza che credono di avere. Frutto solo di parassitismo politico diretto dal peggior rappresentante sulla piazza, e i suoi concubini dovevano essere a sua immagine e somiglianza. Ora comunque dovrebbero dissolversi dopo la sua caduta resa morbida dai ventri che ancora si sacrificano per attenuargli le batoste.
Ben venga questo servizio, anche se è comunque molto strano che venga mandato in onda dopo le elezioni, e non prima; come del resto è successo per gli sbarchi dei migranti. Per di più da quelle reti Mediaset, il cui titolare avrebbe avuto tutto da guadagnare, in termine di consensi, dopo quanto è stato detto del suo governo e del dottor Bertolaso, circa la gestione del terremoto ad Aquila. Secondo me, anche, se non soprattutto, queste cose hanno spostato i voti dei cittadini da Forza Italia alla Lega, perché gli elettori, nel caso di centrodestra, non sono più disposti a farsi prendere in giro.