«Dovere morale di combattere i nuovi rigurgiti di una politica che doveva essere sepolta». Così Liberi e Uguali da Civitanova con Marsilio Marsili pone la questione della deriva xenofoba e fascista dopo i fatti di Macerata. «Le sottovalutazioni del sindaco e della giunta di Civitanova, le stesse espressioni nostalgiche sul ventennio attribuite a componenti della giunta stessa e del centrodestra, il modo di celebrare il giorno della memoria, teso ad equivocare il vero significato dell’esperienza fascista – aggiunge Marsili – sono stati contributi di sostegno al riaffiorare di una cultura che doveva essere cancellata per sempre, perché basata sull’interesse di pochissimi contro tutti gli altri, sulla corruzione morale e materiale e sulla violenza sovvenzionata da potenti e borghesia interessata. Unico conforto rispetto a quel tipo di celebrazione, sono stati gli sforzi di insegnanti e studenti di rappresentare il vero contesto culturale dal quale sono nate le leggi razziali e le guerre senza senso, in cui è stato condotto il popolo italiano tra l’altro quasi disarmato difronte alle potenze europee e mondiali». Quindi l’appello ai cittadini onesti. «La cittadinanza che lavora e che vive onestamente – conclude Marsili – ha il dovere morale di partecipare per impedire le derive fasciste ed evitare di ripercorrere strade che per l’egoismo e l’ambizione di pochi, hanno portato a comprimere i diritti dei lavoratori, ad ingiustizie sociali, a guerre disastrose, a lutti infiniti quanto inutili ed a danni anche d’immagine per il Paese che ancora paghiamo».
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Era ora che, dalla tremebonda “sinistra” maceratese, venissero parole chiare sul da farsi di fronte a quanto avvenuto sabato scorso!
Ma di che sta parlando questo qui?