di Michele Carbonari
Sei minuti di recupero. Un giocatore di casa realizza in mischia il gol decisivo e poi festeggia con i compagni. L’arbitro fa cenno che recupererà ancora. Altri due calciatori vengono espulsi in due azioni diverse, prima uno ospite per doppio giallo e poi uno locale per fallo di reazione. La partita prosegue e quando ci sono tutte le condizioni affinché il largo extratime sia terminato, il direttore di gara pone fine alle ostilità con il triplice fischio. La giacchetta nera, però, mezzora dopo decide che il recupero non è stato giocato interamente. Morale della favola: decide di richiamare i giocatori, tutti già sotto la doccia, nuovamente sul rettangolo di gioco per altri cinque minuti. È quello che è avvenuto ieri nella sfida tra Aurora Treia e Montalto, gara valida per la seconda giornata di ritorno del campionato di Promozione, nel girone B. Il fischietto è il signor Santucci della sezione di Jesi. Un episodio che raramente è capitato nei campi di calcio e che ha lasciato di stucco giocatori, dirigenti e tifosi delle rispettive squadre. Il gol, che poi deciderà il match terminato 1-0, è stato siglato dal difensore centrale treiese Ballini, che ha ribadito in rete una punizione laterale di Romagnoli. Poi le due espulsioni e il triplice fischio. I giocatori della formazione ascolana hanno accerchiato l’arbitro, perchè a loro avviso il tempo da recuperare non era stato giocato per intero. In seguito il direttore di gara, consultandosi con i suoi assistenti, è ritornato sui suoi passi e ha richiamato i giocatori per effettuare l’appello e giocare altri cinque minuti. L’Aurora Treia, in vantaggio di una rete, non ha protestato più di tanto e quindi accettato la decisione dell’arbitro, che ovviamente ha trovato approvazione anche da parte del Montalto. Entrambi gli allenatori hanno effettuato una sostituzione, spedendo sul terreno di gioco i calciatori, seppur in questi secondi finali non sia successo nulla di rilevante. Come detto, molto lo stupore, specialmente per il tanto tempo di attesa (circa mezzora) tra il “primo” finale di partita e la successiva decisione di ritornare in campo. Probabile il ricorso da parte della formazione ospite, che dovrà comunicare l’eventuale reclamo sia alla federazione che alla società locale entro le 24 ore successive al match (in casa Aurora per il momento non sono arrivate segnalazioni). Un episodio che ha fatto sorridere tutti e che verrà ricordato come un unicum tra i campi del calcio locale marchigiano.
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Che casino.
Il triplice fischio pone fine in ogni modo e in ogni circostanza alla gara.
Trattasi quindi di errore tecnico e il conseguente risultato non verrà omologato. La partita dovrà essere ripetuta, da regolamento FIGC.
A mio parere la partita deve essere ripetuta e l’arbitro messo in castigo… dietro la lavagna a ripassare il regolamento.