L’ospedale di Cingoli
Immediato ripristino del Punto di primo intervento dell’ospedale, con conseguente adeguamento dell’organico medico, che dovrà prevedere anche la copertura del posto vacante, per pensionamento, del medico radiologo, ed adeguamento delle strutture e delle attrezzature alle nuove esigenze del presidio sanitario. È quanto contenuto nella risoluzione sull’ospedale di Cingoli approvata oggi dal consiglio regionale. Il documento riporta integralmente il testo della mozione presentata dal vice capogruppo Pd, Francesco Micucci, il primo a depositare un documento sul tema, condiviso anche dalle opposizioni che hanno ritirato le loro mozioni. «Questa mozione nasce da un lavoro congiunto svolto da giunta e Pd di Cingoli che insieme hanno individuato alcune carenze dell’ospedale, iniziando un percorso comune per risolvere le difficoltà – ha affermato Micucci –. Avendo constatato come anche i consiglieri di opposizione, dopo la mozione presentata da me a nome di tutto il gruppo Pd, si siano attivati sul tema, presentato documenti nella sostanza simili al nostro e ritenendo poco proficuo dividersi per schermaglie politiche su un tema come questo, penso si sia fatto un buon servizio alla comunità trasformando la mia mozione in risoluzione, senza modificarla, e votandola all’unanimità». In prima linea da sempre anche il sindaco Filippo Saltamartini, che ha denunciato più volte le condizioni dell’ospedale, chiedendo a Regione e Asur di ritornare sui propri passi. La risoluzione impegna la giunta regionale all’immediato ripristino del Punto di primo intervento (Pip); a provvedere all’adeguamento dell’organico medico del reparto di lungodegenza ospedaliera che andrà a coprire anche l’attività del Pip, comprendendo anche la copertura del posto vacante, per pensionamento del medico radiologo e ad adeguare alle nuove esigenze le necessarie attrezzature, dopo obiettiva ricognizione degli uffici preposti. «Un primo passo importante per la sopravvivenza è stato compiuto – commenta il capogruppo di Forza Italia Jessica Marcozzi – . Ora, però, vigilerò sull’operato dell’amministrazione regionale affinché si restituisca il prima possibile ai cittadini un servizio essenziale. L’ospedale, a 630 metri sul livello del mare, è montano e dovrebbe godere delle provvidenze e garanzie previste dalla Costituzione. La mancata riattivazione del Ppi ha però costretto un’intera comunità a recarsi a Jesi o Macerata per il pronto soccorso. Non solo disservizi ma anche lesione dei principali canoni istituzionali alla base della pubblica amministrazione. Ma oggi abbiamo in mano l’approvazione della mozione, un atto a cui nessuno da oggi stesso potrà sottrarsi».
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Nei punti di primo intervento non
e’ prevista l’osservazione breve del paziente.
Misurazione della pressione, eventuale cerottino e a casa. Per un vero pronto soccorso bisogna avere un vero ospedale e non un ospizio come avranno ridotto l’ospedale di Cingoli. Quindi in caso di grave intervento si va a Jesi o a Macerata cercando di volare.
E’ MAI POSSIBILE, che a decidere cosa debba fare un ospedale deve essere il consiglio regionale che con i cittadini del posto centra come i cavoli a merenda, e non il sindaco che conosce tutti i problemi del luogo, che se fa bene il merito è suo e se fa male è suo anche il demerito? Questo è il governo dello scarica barili dove si pretende lo stipendio senza sapere per quale motivo e senza il minimo di responsabilità.