Latte, farina, pasta, scatolame e altri generi alimentari sono scaduti o in scadenza, fermi sugli scaffali di una struttura destinata ai bisognosi a San Ginesio. L’emporio della solidarietà “La sorgente” è stato inaugurato il 6 ottobre 2017 a San Ginesio nella nuova sede comunale di Villa Giuffrè. Un servizio dell’ambito sociale XVI dell’unione montana Monti Azzurri. Non un supermercato ma un luogo dove aiutare ed educare “all’alimentazione e lotta allo spreco”. Sta scritto nell’incipit del manifesto affisso nel corridoio di accesso ai locali che sono forniti di una cassa e alcuni scaffali con generi di prima necessità. Oggi a distanza di più di tre mesi le provviste destinate ai poveri del territorio (accesso previa domanda ai servizi sociali dei comuni di residenza) sono rimaste sugli stessi scaffali impolverati. Un’esperienza presente anche in altre realtà che ha l’obiettivo di fare un vero e proprio salto di qualità dalla consueta distribuzione dei pacchi alimentari alle persone e famiglie in difficoltà ad una distribuzione degli alimenti accentrata in un unico luogo, ma con il dichiarato intento prioritario di farsi carico di queste persone e famiglie per accoglierle, ascoltarle, accompagnarle, orientarle e provare a dare loro delle risposte volte a cercare di risolvere la causa del loro stato di bisogno.
Sembrerebbe però che la struttura non sia ancora entrata pienamente in funzione perché nel frattempo molti degli alimenti sono arrivati a scadenza. Latte a lunga conservazione ma da consumarsi preferibilmente entro il 18 dicembre 2017 e pancarré con la stessa data per decine di chili di prodotti. Altri come la farina e le merendine sono in prossimità di scadenza a fine mese o nelle settimane successive, insomma uno spreco già avvenuto e un ulteriore evidente rischio. Più a lungo termine la scadenza per lo scatolame e la pasta. Nonostante le festività, con Babbo Natale e la Befana, sono rimasti sugli scaffali anche delle grandi palle di cioccolato che avrebbero fatto la gioia dei bambini. Per fortuna queste non ancora da mandare nella spazzatura.
Il servizio ha (avrebbe?) caratteristiche innovative e anche l’ausilio del taxi sociale per raggiungere il luogo. Accanto all’emporio il Centro famiglia: non solo market ma orientamento e informazione su lavoro, salute, genitorialità, volontariato accesso al credito, bilancio familiare, risparmio utenze. Orario di apertura il lunedì dalle 10,30 alle 12,30 e il giovedì dalle 15,30 alle 17,30. Coinvolte molte associazioni onlus locali per fornire i vari servizi. Al taglio del nastro il presidente dell’unione montana Giampiero Feliciotti aveva annunciato anche un successivo passo con un analogo servizio a Tolentino.
(redazione CM)
Vergogna distribuiteli a chi e senza lavoro è chi a la minima e paga laffitto
Il solito schifo all'italiana...ma non si vergognano neanche un po' ???
Mica solo S Ginesio chiedere che fine hanno fatto le scorte a S Angelo in Pontano tutti sanno ma come sempre i conigli tacciono!
Forse non ci sono bisognosi? Boh
Che ci sta da stupirsi ..
Che vergogna far rovinare le scorte mi domando se qualcuno ha buon senso
probabilmente e' solo questione di informare costantemente e di invitare la gente,molti se ne fanno di farsi avanti.
I prodotti scaduti sono ancora commestibili
Ma un po' de vergogna ?
un sussidio universale per i disoccupati e un reddito minimo costituiscono l'unica misura di contrasto alla povertà. Il mercato alimentare dedicato rischia di diventare un altro fattore di emarginazione sociale.
Verissimo!!! Confermo
Gestione troppo burocratica. .coloro che devono distribuire nn sono preparati competenti.....protezione civile nn basta indossare la divisa ..devono essere istruiti sui loro compiti ne abbiamo esperienza....
Sono gli stessi prodotti che tempo fa son stati ritrovati lasciati sotto ai cassonetti in zona ex fornaci a Tolentino.
La verità è che neanche li danno a chi ne ha veramente bisogno e parlo perché so . La Caritas ora addirittura da un pacco che è da fame solo a chi ha un isee più basso di 3000 . Ci sono famiglie che hanno poco più e vengono messe in condizioni di vergogna e non di aiuto . Parlano di voler aiutare ma non è così che si aiuta le persone
Faccio un paio di ipotesi: 1) i poveri nostrani hanno troppo pudore per recarsi in un luogo che li stigmatizza nel momento stesso in cui varcano la soglia, e preferiscono stare a stecchetto; 2) la solidarietà familiare funziona ancora; 3) questo centro serve un bacino troppo ristretto; 4) poveri di recente arrivo non accettano di apparire nella condizione di poveri (in altri centri si segnala la selezione di prodotti di marca, con i prodotti "generici" cestinati).
non vi è incontro tra domanda ed offerta.....li metti in vendita a prezzo basso.....se tieni casa non te li danno, se non la tieni devi avere il reddito basso.....uno che tiene casa e tiene reddito basso, che fà si mangia la casa.....li regali o li vendi a prezzo basso....tanto và tutto o quasi in spreco.....ti danno i punti per fare la spesa e non puoi superare un limite.....si trovano solamente prodotti a lunga conservazione e non tutto, una persona che fà la carne, il pesce, il prosciutto non lo mangia....l'insalata non la mangia? Perchè non tengono tutto....
..le buone intenzioni non servono più. c'è sempre chi ci fa il B...nes!
L'importante è che le associazioni prendono i soldi per i progetti..
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reputo che un commento sarebbe superfluo e magari anche poco elegante!
Pasquarè,chiedo scusa:ho premuto la manina sbagliata!
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Solo vorrei capire bene chi ha pagato questi alimentari.Pantalone?
“ Bisognoso “, gran bella brutta parola. Generalmente usata per offendere perché dimentichi che siamo tutti bisognosi di qualcosa. Qui si parla di bisognosi alimentari, in pratica di chi non scialando nell’oro ha bisogno di tutto e non mi sembra la persona più adatta per dargli lezioni su come non sprecare. Ogni tanto accompagno mia zia all’Emporio della Solidarietà di Macerata il quale funziona benissimo. Anzi se fosse possibile prendere più roba non andrebbe sicuramente sprecata. Qualunque sia il motivo per cui questo centro non sia ancora decollato, mi sembra stupido e irriverente lasciare marcire gli alimenti che andrebbero spostati in altri centri.
X Corridoni. In genere sono prodotti offerti dall’Unione europea, non sono solo alimentari ma anche detersivi, dentrifici, schampi donati da grandi supermercati.
Micucci,grazie.
Meno male….però resta il disappunto.