Da sinistra Luca Ceriscioli e Angelo Sciapichetti il giorno della consegna delle casette a Sarnano
di Federica Nardi
«Era solo il primo di tre spot». La Regione risponde così dopo le polemiche per la pubblicità finanziata con fondi europei e confezionata per la tv che proponeva le Marche solo «dalle dolci colline al blu dell’Adriatico». Niente montagne insomma. Né in video, né in didascalia. Un’assenza notata da tanti, soprattutto nelle aree terremotate. Proprio quelle per cui sono fioccati i milioni dall’Europa.
Lo spot della Regione
Ma la Regione replica: «Il piano della promozione turistica prevede, tra le altre cose, 3 spot tv più 32 radiofonici. Sarà il territorio a essere testimonial di se stesso. Il concetto infatti è “tutta l’Italia in una regione”. Negli spot ci saranno montagna, collina, mare». Non nel primo quindi, ma negli altri, assicura la Regione, «la montagna avrà il suo spazio, i territori saranno tutti allo stesso livello, con massima attenzione alla cura delle immagini e alla fotografia». La messa in onda degli altri due spot, che per il momento non sono stati pubblicati «è prevista entro il 13 gennaio – prosegue palazzo Raffaello – Si potranno vedere anche al festival di Sanremo e in occasione dei principali eventi sportivi». Ieri Franco Ceregioli, il sindaco di Sarnano (colpita dal sisma ma con la stagione sciistica in corso, così come la vicina Bolognola), ha accusato la Regione di aver abbandonato l’entroterra terremotato.
Accuse che hanno scatenato un botta e risposta sui social. Ieri sera l’assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti ha scritto un post sul suo profilo Facebook. «Non è vero che la Regione ha dimenticato l’entroterra e i Sibillini – sostiene Sciapichetti -. Se si fosse aspettata la visione di tutti gli spot, si sarebbe verificata quella che è la verità e cioè che quello andato in onda oggi è solo un primo spot che fa parte di un pacchetto di spezzoni pubblicitari che verranno proiettati di volta in volta nei quali saranno valorizzate le zone colpite dal sisma, i Sibillini, l’entroterra, così come, già avvenuto nel 2017. Del resto, si possono valorizzare tutte le bellezze di una regione come la nostra con un solo spot di pochi secondi?». Ma che gli spot fossero più di uno, non lo sapeva nessuno.
Franco Ceregioli
Ed è così che risponde il sindaco di Sarnano: «Ora mi si viene a dire che seguiranno altri spot in cui verrà mostrata anche la montagna. Se ciò è vero me ne compiaccio, ma allora debbo mio malgrado dedurne che la Regione ha un enorme problema di comunicazione. Infatti, proprio se questo è il primo di una serie di spot, andava fatta una visione d’insieme della Regione. Invece il primo spot della Regione (ovvero quello che sta già girando in Rai, quello che ha già fatto 78mila visualizzazioni on line, quello che, essendo il primo, desta ovviamente più curiosità ed attenzione), esclude completamente una parte di territorio, che (incidentalmente) è anche quella colpita dal sisma e quindi meritevole di attenzione. A chi da oltre un anno si sta battendo perché il terremoto non ci privi di nulla di ciò che faticosamente abbiamo costruito in decenni in termini di immagine turistica (che equivale anche alla nostra economia), questo spot ha fatto male. Ci avrebbe semplicemente fatto piacere vedere in quel primo spot della Regione qualche secondo di quella montagna, così terribile, ma anche così immensamente bella».
Visso prima del sisma nello spot pubblicato oggi dalla pagina Facebook Marche tourism
Nel frattempo oggi, sulla pagina Facebook di Marche tourism (che è espressione diretta della Regione in fatto di promozione turistica), è stato pubblicato un video sui borghi delle Marche. Uno spot del 2015, con panorami da nostalgia di paesi come Visso che al momento restano barricati tra le transenne della zona rossa. Sul cronoprogramma nessuna ulteriore delucidazione, l’assessore regionale al Turismo Moreno Pieroni risulta irraggiungibile.
I Sibillini dimenticati (cvd) Lo spot della Regione senza la montagna
Non vale la pena commentare....
Tutto è chiaro ormai da tempo...
In effetti siamo in estate a cosa serve mettere la montagna nello spot.. #cerisciolisemprepeggio
Ma con che faccia ....
Vergognatevi
In uno spot di un minuto .....cosa vuoi mettere ???
Buffoni
Prima bisogna promuovere i compagni di merende
Politicamente i Sibillini non contano nulla....
Puntata dopo puntata, gli spot della Regione saranno il nuovo serial?
Mi raccomando votateli a questi TRADITORI !! E CHIACCHERONI !!
Ma non era meglio partire proprio con lo spot sulle zone terremotate? Troppo buon senso?
Un altro assessore che va cambiato .... quello al turismo ... che si stà dimostrando un vero turista ... a questo punto tutti a casa e non se ne parla più
Graaaazie presidente
Per il Governatore le Marche finiscono poco sotto Ancona. Fatevene una ragione
Perché non partire con le zone terremotate? Così si da più spazio alla fascia costiera( che si è arricchita col terremoto)... Gli altri possono aspettare. E bravo Sciapichetti complimenti:è proprio nel tuo stile simile comportamento!
Semplicemente vergognoso... Ma poi credono veramente di incrementare il turismo con una cosa del genere?
Una rassegna disordinata di immaginette di repertorio slegate, senza una scelta di stile, accompagnata da una musichetta generica e senza un filo narrativo? Difficile. L'unica cosa memorabile è il vecchio slogan pioveniano, che però affonda in un informe da cui non emerge nessun ritratto a piena figura di una regione od una nazione. E nessun invito a scegliere proprio le Marche, e non qualsiasi altro tritume di cartoline dall'Italia.
Ma smettetela di fare queste ridicole comparsate nelle terre ferite dal terremoto! Abbiate il buon gusto di avere un profilo basso!
Il ciarlatano pensa solo alla sua poltrona!
magari nel prossimo non ci sarete voi
Si si come sempre, pecore.
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Se vai sempre in montagna può capitarti che ti venga in odio. Purtroppo avere il coltello dalla parte della lama ti fa credere di essere così furbo da sembrare completamente diverso da come sei e non ti accorgi che invece chi ti guarda e ti sente ti ha gia sgamato e protocollato da un bel pezzo. La decenza mi impedisce di fare esempi concreti, mentre l’indecenza traspare da sola e se si è abbastanza sensibili si sente anche l’odore.
Vedremo se sara’ vero, ne dubito.
Fondamentalmente avete una sorta di disconnessione semi-totale fra la testa e la parola, fra quello che dite e quello che fate. Ci avete fatto una testa come un mazzo dopo il terremoto dicendo che bisognava far ripartire le attività economiche e turistiche a partire dalla montagna. Pronto cè nessuno? …poi vi accorgerete che sbagliate e replicate dichiarazioni di circostanza poco credibili….pronto? Toc toc?!?!?
Gli altri due spot suppongo siano con poca luce perche’ li hanno fatti girare la scorsa notte….sai la fretta..
facciamoci due risate che e’ meglio…
questi amministratori regionali avrebbero fatto meglio se prendevano spunto da quel detto che diceva: meglio stare zitti e sembrare scemi che aprire bocca e confermarlo…non ne azzeccano una soprattutto quelle sotto gli occhi di tutti….
ma questi signori assessori hanno mai lavorato in vita loro? Sanno come si fa
pubblicità ? Non ci si improvvisa promotori del territorio, purtroppo in Italia regna l’approssimazione
In realtà gli spot sono 4. L’ultimo pubblicizzerá il PD che, molto prima di Cristo, creò questa splendida regione seguendo i suggerimenti di Ceriscioli e Sciapichetti!!!
Avevo scritto un commento di strabiliante poetica, talmente ispirata che si potevano sentire anche i singhiozzi lunghi dei violini dell’autunno che ferivano i cuori dei due( grazie Verlaine) ma come a volte capita a noi sommi poeti, filosofi da strapazzo e geni compresi veniamo messi, anzi gettati ai margini della società o dal circolo per anziani perché sempre ubriachi e litigiosi. Naturalmente questa premessa non c’entra niente con quello che voglio chiedere. Si parla del 4 marzo, che capisco sia una data della massima importanza, già storicamente conosciuta ( qualcosa sarà successo in tanti millenni il 4 marzo anche quando non si chiamava così ) e anche artisticamente perché oltre alla canzone del Dalla, è anche la mia data di nascita, purtroppo scelta per cambiare l’Italia ma senza prima aver fatto almeno un controllo astrologico. Per chi crede nell’astrologia, l’Italia che nascerà il 4 marzo dovrebbe assomigliarmi, da parte mia credo che se invece che nel segno dei Pesci la si sarebbe fatto nascere sotto il Leone o il Sagittario enigmatico e sconosciuto personaggio, il risultato sarebbe stato lo stesso. Io assomiglio molto all’Italia, pensate ad un suo difetto, io ce l’ho, ad un pregio, come tutti dirò di averlo. Potete immaginarmi come un Totò, o un Padoan che dice che abolire la ” Legge Fornero ” sarebbe un grave errore perché parole sue: “La riforma è uno dei pilastri del sistema pensionistico italiano e della sostenibilità del sistema finanziario del Paese”. Questo dice pressappoco su che cosa si regge l’Italia, sulla distribuzione delle pensioni che a prescindere dall’ importo e dall’età di chi sta già in pensione e il tempo previsto per quelli che forse ci andranno, possiamo tirare avanti il baraccone. Faccio un esempio pratico, se togliamo gran parte delle pensioni d’oro e le distribuiamo su quelle di ferro arrugginito, non cambierebbe niente, l’Italia si sosterebbe comunque. La stoppo qui sennò l’unico mio lettore che mi da sempre un pollice verde, magari si stanca e neanche quella piccola soddisfazione. Quindi arrivo al sodo: “ C’è tra i lettori e commentatori di CM chi dopo essere stato licenziato, ha finito anche la mobilità, il tfr, nessun’altro che lavora in casa, compresi i figli che magari hanno dovuto lasciare gli studi e che purtroppo non vengono più aiutati dagli anziani genitori ex pensionati, scomparsi? Se c’è vorrei sapere come sopravvive, qual è la sua vita e quella di chi gli sta vicino e se ha consapevolezza che a 50 anni è già considerato vecchio quindi fuori dal mondo del lavoro e lontanissimo dalla pensione. Non voglio infierire mettendoci, affitto se non in casa di proprietà senno dovrei parlare di altre tasse, bollette, bollo dell’auto, assicurazione della stessa se non già fermata o venduta. Sarei veramente contento sentire da chi si trova in questa condizione se il sapere che saranno tra non molto centinaia di migliaia le famiglie non parlo di quelle già denominate sotto la soglia di povertà, ma di tutte quelle a venire se questo mal comune gli fa da mezzo gaudio?