Episodio di razzismo durante la gara fra Fossombrone e Vigor Halley Matelica, valevole per l’ottava giornata della Serie C Silver. A denunciarlo la società biancorossa. «Domenica pomeriggio, una buona Vigor è caduta solo nel finale sul parquet di Fossombrone, una sconfitta che ci può stare, contro la capolista, una squadra di grande valore. E quindi non ci sarebbe molto da essere arrabbiati, o amareggiati. Ma siamo purtroppo costretti a tralasciare il risultato della giornata, e dover stigmatizzare il bruttissimo episodio di razzismo subito dal nostro giocatore Diadia Mbaye, bersagliato per tutta la durata della partita da alcuni giovani tifosi locali con insulti imbarazzanti (come “negro di m….”)». La società matelicese punta il dito contro chi non ha impedito che questi insulti che continuassero. «Siamo nel 2017 (quasi 2018) ed ancora non si riesce a tifare per la propria squadra, preferendo al contrario insultare e denigrare gli avversari, soprattutto chi ha solamente il colore della pelle diverso dal nostro – aggiunge la società -. Ci auguriamo che queste parole siano state pronunciate solo da tali soggetti e non magari anche da giocatori e da membri dello staff locali, visto che la tensione altissima del momento potrebbe aver giocato un brutto scherzo a qualcuno. A questo proposito però, ciò che ci ha dato davvero più fastidio è che, in un palazzetto in cui si sente anche un respiro, nessuno si sia mosso per fare qualcosa e fermare questi insulti». Quindi il desiderio che venga fatta giustizia. «Sicuramente utilizzeremo tutti i mezzi in nostro possesso pur di fare giustizia su questa torbida vicenda – conclude la Vigor Halley – che ha rovinato una bellissima giornata di sport, testimoniata peraltro dalla presenza di molti giovani e giovanissimi, in un palazzetto pieno. Perché non vogliamo far rivivere al nostro giocatore un’altra brutta esperienza. Sottolineiamo come tale nota sarebbe stata scritta ugualmente anche in caso di vittoria. Perché qui il risultato non c’entra nulla. Qui non parliamo di pallacanestro, ma di mancanza di quei valori etici e culturali, di quei principi a cui tutti i nostri tesserati devono attenersi».
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Ho rischiato la pelle in Congo, fucilato, confini Uganda – Congo, linciato, e ammazzato in Sud Sudan, tradito da un universitario sud sudanese del nostro gruppo in Italia. Temo l’invasione incontrollata degli Africani immigrati.
Però, tra gli Africani esistono persone intelligenti, oneste, superiori. Non abbiamo solo gente come Mobutu e Mugabe, ladri e criminali.
Però, che si offenda per il colore della pelle un Africano che è qui fra noi, si comporta bene, onestamente, dignitosamente, gioca in una nostra squadra, è semplicemente da stupidi razzisti. Capisco che ce la possiamo avere con un arbitro bianco “cornuto”, o con avversari bianchi che non ci piacciono. Però, stiamo vivendo pericolosamente, con una invasione musulmana e africana, con una casta politica inadeguata ai tempi, arraffona, cialtrona, e quindi dobbiamo avere i nervi a posto e non lasciarci andare a comportamenti discutibili e inopportuni. Ragazzi, pensateci, prima di offendere un innocente, nero o bianco che sia.
Che tristezza… lo sport insegna lealtà, fratellanza, rispetto… leggere episodi come questo mi fa pensare che nessuno dei protagonisti merita l’appellativo di “sportivo”
Il colore della pelle è solo un effetto cromatico ma per alcuni è un limite umano.
Mi raccontava un professore che si occupava del comportamento…
colui che una persona individua come avversario e vuol colpire verbalmente,
utilizza a VISTA quello che di immediato puo’ fiaccare l’ego dell'”avversario”.
E’ la stessa tecnica che utilizzano I bambini…” brutto…scarpe brutte…maglia brutta…zoppo…capelli rossi…puzzolente…negro di m…..”
nel 90% dei casi ,il razzismo non c’entra nulla e’ solo un bersaglio da colpire
Dalla Vigor Basket Matelica del presidente Miriam Pecchia e dal Nuovo Basket Fossombrone del presidente Matteo Gelsomini riceviamo e pubblichiamo un comunicato congiunto: “In seguito ai fatti denunciati dal giocatore Diadia Mbaye, relativi agli insulti razzisti ricevuti da alcuni spettatori durante la partita di Serie C Silver di domenica 19 novembre tra Nuovo Basket Fossombrone e Vigor Basket Matelica, teniamo a precisare che sia i giocatori, sia i membri dello staff del Nuovo Basket Fossombrone sono completamente estranei alla vicenda. Entrambe le società condannano sotto ogni forma possibile comportamenti di questo genere, perché lo sport, ed in particolare la pallacanestro, è uno strumento di aggregazione sociale in cui le differenze di colore della pelle, religione, lingua e cultura, vengono abbattute”.