«La soddisfazione che ho espresso non era certo per l’area individuata, scelta alla quale mi sono opposto votando contro, bensì per per il mantenimento dei servizi all’ospedale di Civitanova, che fino a sei mesi prima rischiava di essere chiuso proprio grazie alla politica di Silenzi e Corvatta». Non ci sta all’accusa di “non aver capito nulla” della strategia operata nella conferenza dei sindaci e che ha portato la collocazione del nuovo ospedale unico alla Pieve di Macerata, il sindaco Fabrizio Ciarapica risponde agli attacchi del Pd e sottolinea che la responsabilità della scelta della struttura provinciale è in capo propria al partito democratico. «Sull’ospedale unico il Pd sposta il tiro e invece di rispondere alle accuse di Forza Italia e ammettere le responsabilità della sinistra sulla scelta della sede, inventa divisioni di maggioranza che non esistono – ribatte il sindaco – ma i cittadini sanno benissimo che la scelta dell’ospedale unico la fece Corvatta, che non si oppose mai alla decisione della riorganizzazione sanitaria regionale, anzi ne fu il promotore insieme al sindaco di Macerata. Il Pd civitanovese dov’era? Una volta deciso di andare avanti con il progetto della sede unica, i sindaci dovevano indicare la loro proposta, e Corvatta propose Civitanova. Ora Silenzi dice a me che la soluzione migliore era Montecosaro, e che si è persa un’occasione, ma avrebbe dovuto dirlo a Corvatta. Il sottoscritto, infatti, ha votato “no” fin da subito, e precisamente nella seduta del 4 agosto, la prima a cui ho partecipato. Insieme al sindaco Francesco Acquaroli ho votato “no” (20 favorevoli e due contrari) alla scelta del criterio della “baricentricità pura” da inserire nella app, perché avrebbe matematicamente comportato la scelta della Pieve in base all’algoritmo. Il consigliere Silenzi mente in maniera spudorata e gli atti certificano la mia posizione e attribuisce un senso volutamente errato alle mie parole per mistificare la realtà ed è un maestro nel cambiare le carte in tavola trovando appigli».
Il governatore Ceriscioli
Ciarapica afferma che Ceriscioli gli ha assicurato di non chiudere reparti, ma la legge in realtà è chiara e Civitanova passa da ospedale di primo livello ad ospedale di base mantenendo il pronto soccorso e la chirurgia d’urgenza. «Ceriscioli mi ha garantito il suo impegno per Civitanova e la costa, ribadendo l’intenzione di non chiudere reparti – dice Ciarapica – e vigilerò su questo, e di prorogare il contratto ai primari in scadenza e anche la disponibilità a indire nuovi concorsi per Civitanova. Silenzi invece con le sue insinuazioni sta sostenendo di diffidare delle parole del presidente della nostra Regione che si è assunto pubblicamente un impegno, condiviso anche dal direttore Maccioni. Lo ripeto, io non ho mai votato a favore dell’ospedale unico, la decisione si è presa durante l’era Corvatta-Silenzi, durante il cui mandato, lo ricordo, un reparto fondamentale come Oncologia, era senza un sostituto e con un primario condiviso con Macerata. In un solo mese sono riuscito ad ottenere tanto e, a differenza dell’ex vicesindaco, a difendere gli interessi di Civitanova e non certo quelli di Montecosaro la cui sede inevitabilmente avrebbe portato alla chiusura del nostro ospedale, come tra l’altro confermato da Ceriscioli. Sono stato eletto dai Civitanovesi e mi batto per il nostro ospedale affinché non sia cancellato, ed è bene riportare la discussione sui fatti accaduti e non sui giri di parole della sinistra cittadina che vuole scaricare le proprie responsabilità per nascondere la sua atavica mancanza di capacità di dialogo con l’Ente regionale».
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Insisto nel dire che è la legge sulla riforma della sanità ad essere sbagliata e che va assolutamente strappata. Nel ” Maccioni Day ” non so quanti nastri sono stati tagliati e che valore potranno avere le promesse. La legge Lorenzin, come detto anche nell’articolo parla chiaro, sia Civitanova che Macerata saranno più o meno utili o inutili con un pronto soccorso che non avrà alle spalle tutto l’apparato ospedaliero che questa legge assassina taglierà o chiuderà dappertutto.Diventeranno tutti ospizi sotto forma di reparti per lunga degenza detti anche ospedali di comunità che non significa niente in quanto ospedali veri non sono ma solo opache copie di films dell’orrore con Sciabbichetti che fa il dottore. Le promesse di Ceriscioli, che ha capito che smantellare prima del tempo può ritogliersi contro, una volta finito l’ospedale unico se si farà e se lui starà ancora in Regione, prenderà la legge tra gli artigli e dandola in mano a chiunque si opporrà dicendo: ” Questa è la legge, quindi siete pregati di non romper i co….i!!”. Questa legge è stata fatta per ingrassare la sanità privata, tutti lo sanno a cominciare da Ceriscioli che ha avuto la campagna elettorale pagata in parte anche da loro. Insomma le cose stanno così e bisogna essere viscidi come lo si è sempre stati, vedi sindaci ed ex sindaci per usare a mo’ di strumentalizzazione più controproducente che sterile ancora questa storia dell’ospedale unico.Dice bene Ciarapica quando dice che tutti conoscono la posizione del Pd e dei suoi accoliti. Potrò sbagliare ma se ancora prima di mettere ” la prima pietra ” non ci fossero state tutte quelle lamentele a S.Severino, a Macerata, a Recanati e in ogni dove, Ceriscioli avrebbe già tagliuzzato tutto meno che lo stipendio suo e compari.