Da sinistra Giorgio Gervasi insieme al governatore Luca Ceriscioli nell’area Le piane di Pieve Torina
La base del consorzio Arcale a Pieve Torina (foto di Fabio Falcioni)
«Non voglio fare polemica con l’assessore Sciapichetti, ma rispondo con i dati alla mano perché non racconto favole. I dati dicono che abbiamo consegnato 537 casette finora, poi devono essere fatte le opere di urbanizzazione che non sono compito che attiene a noi. Speriamo che a fine novembre arriveremo a 800 case consegnate, se il tempo ci aiuta. Per il prossimo fine febbraio, se non ci saranno intoppi con il maltempo, o al massimo per fine marzo, consegneremo tutte le 1.480 casette. Che poi sono vere e proprie case, complete di tutto». Così Giorgio Gervasi, presidente del consorzio Arcale, che replica all’intervento dell’assessore regionale che era stato critico – prima di lui lo era stato anche il governatore Luca Ceriscioli –, sui tempi di consegna delle casette (leggi l’articolo). «Noi siamo persone che stanno sul mercato da 40 anni e siamo esperti dell’emergenza – dice Gervasi –. Dal 27 aprile al 31 ottobre sono state consegnate 30 aree per un totale di 537 casette. Arcarle le consegna, poi viene finita la seconda fase delle urbanizzazioni, e non è una responsabilità di Arcale. Se loro hanno consegnato 260 case va bene, ma noi ne abbiamo consegnate 537. A novembre consegneremo da 70 a 100 case a settimana, se il tempo ci aiuta. Di sicuro novembre sarà il mese in cui consegneremo 350 case. Si tratta di case vere e proprie, che possono durare 20, 30 anni. Sono coibentate, con il pavimento in ceramica, complete di tutto: sono arredate, ci sono stoviglie, coperte, tv. C’è tutto. Basta fare la spesa e ci si può trasferire».
Un cantiere delle casette a Visso
Tra le critiche avanzate, in questo caso da Ceriscioli, c’è quella che il consorzio non sta lavorando 24 ore su 24. «Per noi di notte è improponibile lavorare, di notte ci sono alcune operazioni che non si possono fare – dice Gervasi –. Siccome la Regione ha insistito, abbiamo dato la disponibilità a lavorare anche di notte. Andrà però cambiato il piano di sicurezza per i lavoratori, con alcuni accorgimenti, come ad esempio delle torri faro. Aspettiamo di fare un incontro con la Regione su questo. Nel frattempo abbiamo portato a 550 i lavoratori presenti in campo. Questo per consegnare le aree prima possibile. Non facciamo orecchie da mercante alle richieste della Regione – continua Gervasi –. Noi stiamo lavorando a tutto ritmo per fare in modo da consegnare almeno 850 case al 30 novembre, in modo che prima di Natale vengano consegnate una volta fatte le opere di urbanizzazione. Perché non sono state fatte? Perché ci vuole tempo per questo genere di opere». Gervasi continua sottolineando che «Noi ce la stiamo mettendo tutta, a cominciare da me, scendendo alla segretaria e fino a ultimo operaio. Parliamo di oltre 800 case che consegneremo in 5 mesi dal 3 luglio al 30 novembre. Una cosa del genere non va disprezzata o messa alla berlina. È per questo che ho deciso di rispondere a Sciapichetti, altrimenti non lo avrei fatto. Sono abituato a rispondere con i fatti». Il presidente di Arcale conclude parlando della sicurezza: «Fino ad oggi abbiamo avuto più di 20 ispezioni, di carabinieri, ispettori del lavoro. Non abbiamo ricevuto un verbale sanzionatorio. Non me ne faccio un vanto perché è la regola, però è giusto parlare anche delle cose quando vanno bene».
Ritardi per le casette, Sciapichetti: “Arcale racconta favole”
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Ciarlatani tutti e due
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Questo sì che è progresso, dalla luce nei campi alle torri faro.
Adesso tutti in trepida attesa per la reazione ” del giovane assessore favoloso “. Adesso che ci ripenso, ma le torri faro non sono quelle che si usano nei carceri,campi profughi, di concentramento ecc. ecc.?