L’area ex Park Hotel dove sorgerà zona commerciale
Giuliano Pazzaglini ed Enrico Bracalente
di Monia Orazi
NeroGiardini ha donato due strutture per un totale di 400 metri quadrati, che saranno realizzate nella zona dell’ex Park Hotel, per dare un nuovo tetto ai commercianti di Visso e diventare in futuro uno spazio polifunzionale, a disposizione di cittadini ed associazioni. Il progetto di solidarietà è stato presentato stamane nella sede del Comune, alla presenza di Enrico Bracalente amministratore unico di NeroGiardini, Giuliano Pazzaglini sindaco di Visso, Massimiliano Pomanti dello Studio Cappa che ha curato la progettazione di due padiglioni da duecento metri l’uno, da realizzare in acciaio e pannelli prefabbricati e coibentati, con tutti gli standard di sicurezza, davanti una piccola fontana a simulare una piazza. L’idea di poter aiutare la comunità è nata la scorsa estate come ha spiegato Bracalente, da una chiacchierata di sua moglie con alcuni dei commercianti visssani che non si sono arresi e sono ripartiti, in casette di legno da dieci metri quadrati l’una, nella zona del laghetto, mentre altri si trovano in camion-furgoni, in piazza Paolo Da Visso. “Sono tornato a Visso ad agosto, venivo nei diversi periodi dell’anno per una passeggiata la domenica, ed in inverno andavo a sciare ad Ussita, abbiamo preso contatto con i commercianti e tramite il nostro ufficio stampa abbiamo pensato di fare questo gesto, per dare un aiuto, perché aiutando i commercianti si aiutano tante persone”, ha detto Bracalente. “Abbiamo già fatto interventi di questo tipo, come la chiesa di San Gregorio all’Aquila, lo scuolabus per Montefortino, per aiutare le persone in difficoltà, con progetti a beneficio della comunità, l’obiettivo è di realizzare una struttura per dare la possibilità alle attività commerciali di poter andare avanti – ha aggiunto l’imprenditore calzaturiero – anche in modo che i turisti che venivano a Visso continuino a tornare. Non ho sentito nessuno dei politici, anche quelli che prendono il vitalizio, dire che donavano due mesi di compenso, per progetti volti a ricostruire qualcosa in questi piccoli paesi, come noi imprenditori facciamo gesti di solidarietà, anche loro potrebbero farli”.
Il progetto interamente finanziato da NeroGiardini, prevede una donazione di 150mila euro, per edificare le due strutture ci vorranno diversi mesi. “Non voglio fare come la Regione che ha fatto cento cronoprogrammi poi non ne ha rispettato uno – ha detto Pazzaglini – Cercheremo di fare prima possibile, sia per l’impegno morale verso il committente privato, che verso i nostri operatori commerciali che soffrono da un anno. Questo lo ricorderemo come il terremoto della burocrazia e dell’ipocrisia, non certo dell’efficienza”. Pomanti ha spiegato la scelta fatta insieme allo studio Cappa per un progetto dalle forme semplici e lineari, duttile in modo da divenire in futuro una struttura polifunzionale. “Abbiamo anche disegnato davanti una piccola piazza con la fontana, per dare alla gente un punto di ritrovo, in cui incontrarsi faccia a faccia, perchè oggi la comunità è tutta dispersa”, ha concluso il progettista. I due padiglioni sono inseriti nell’area commerciale che sarà poi costruita in futuro, al momento in corso di progettazione.
il villaggio dei commercianti al Laghetto
Scorcio del villaggio dei commercianti
Da sinistra Massimiliano Pomanti, Giuliano Pazzaglini, Enrico Bracalente
Un grande
Ha detto sante parole riguardo ai politici di m..
Sei grande..
Grande signore
Bravo sei grande
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Grande Bracalente!!!!!!!
Ci saranno anche politici col vitalizio che il vitalizio se lo spendono tutto in scarpe.
Ci saranno anche quelli che nonostante il vitalizio le scarpe le pijano a scrocco… Pagarle? Non se ne parla!
Un sentito riconoscimento a “Nero Giardini” che non si perde in chiacchiere e promesse, ma agisce e fa concretamente.
Visso è nel mio cuore. L’ho sempre ammirata e ci avrei abitato volentieri. Evito di andarci ora ed anche di vedere le foto della rovina…
Ha ragione Enrico Bracalente. L’aiuto deve essere concreto in base alle proprie risorse. Egli fa una cosa in grande. Ma pure noi piccoli possiamo fare… Ad esempio, andare un quelle sono a mangiare nelle trattorie di fortuna.
Insieme ad amici siamo andati due volte a Montegallo, ad ascoltare l’urlo di dolore delle case distrutte, nelle frazioni di Colle, Colleluce e a Balzo, dove abbiamo mangiato alimenti squisiti del posto. Quella gente di montagna non si sta piangendo addosso: rimboccatisi le maniche, tentano di rimettersi in moto, almeno con le produzioni di quei posti… Io ho filmato le rovine, la bellezza di quei luoghi dei Sibillini e la gente. E pure le trattorie di fortuna ove abbiamo mangiato.
Spingo i comuni cittadini a dimostrare la solidarietà, anche nelle piccole cose. Le uniche che possiamo fare…