“Nessun intervento, né gesti di rabbia per quanto accaduto, ma il silenzio era più forte di un urlo o se vogliamo rimanere in tema, più forte di una scossa di terremoto”. E’ il sindaco di Colmurano Ornella Formica a raccontare la profonda commozione e il rispettoso cordoglio che hanno accompagnato il funerale di Franco Marzoli, il pensionato 79enne che si è tolto la vita lunedì pomeriggio nel giardino della sua abitazione resa inagibile dal terremoto (leggi l’articolo). Alla funzione, che si è svolta questa mattina al palazzetto di Colmurano dato che la chiesa parrocchiale è danneggiata dopo il sisma, hanno partecipato in tanti. I parenti, gli amici e i concittadini si sono stretti al dolore della moglie Nicolina, dei nipoti e delle due figlie. E’ stata una di loro a trovare il corpo senza vita del padre, il quale sperava di tornare in quella casa costruita con tanta passione e sacrifici nei ritagli di tempo dal lavoro (era stato titolare di una impresa edile). Proprio in quella casa, invece, ha deciso di togliersi la vita, un gesto estremo ed improvviso che ha sconvolto un’intera comunità. “Un gesto legato al terremoto – ha confermato ieri la figlia Robertina a Cronache Maceratesi (leggi l’articolo) – Lui sperava di tornare nella sua casa, ma non c’era possibilità. Accumula oggi, accumula domani ed è successa questa cosa. Vedeva che il tempo passava, che la sua casa era in categoria E, da demolire, e che ci sarebbero voluti ancora anni prima di tornare. Non diceva niente, si teneva tutto dentro. Diceva solo che voleva andare a morire a casa sua, ma sono cose che dicono in tanti».
Dramma nella casa inagibile, gesto legato al sisma “Voleva tornare ad abitarci”
L'unico modo per cambiare è quando andate a votare - Franco era una bravissima persona questa è una morte ingiusta !!! Se ci facciamo sempre star bene tutto e non protestiamo mai vedremo altri gesti estremi come quello di Franco - questa classe di politicanti che c'è ora va azzerata... loro nullafacenti o intrallazzini con i loro lauti compensi, la povera gente che ha lavorato una vita precaria e fuori dalle case danneggiate dal terremoto ... poi assistiamo a questi gesti... sono sconvolto perché lo conoscevo bene e anche molto inca**ato con i nostri politicanti che non hanno fatto ancora niente ed è passato un anno dal terremoto e sta arrivando l'inverno..
Riposa in pace Franco.
Senza parole.
R.I.P. condoglianze alla famiglia
Bravi i nostri politiciii
Parleremo anni manon cambiera niente!
Dignità e compostezza, questi sono i Marchigiani onesti..qualità che purtroppo non hanno i nostri governanti... (non è così che dovevi morire nella tua casa) R.I.P..
La morte di questo uomo possa pesare in eterno a quelli che non hanno fatto nulla per far Si...!!un rientro nella sua abitazione costruita con tanti sacrifici e come tanti altri che ancora aspettano....!!!
Ciao Franco!
Con il voto l’unica cosa che si può cambiare è solamente delle bocche che mangiano perché sono queste bocche che governano e vorrebbero governare .. bocche di tutte le correnti politiche. Tutti voti inutili... destra sinistra centri e quant’altro.
Non si è vista la BOLDRINI a scusate non era un immigrato R.I.P. ti chiediamo perdono a nome di tutti gli italiani onesti
Fa tanto male sentire queste notizie... un terremotato che si è tolto la vita.... lasciato all' abbandono come tutte le persone di cui sono state vittime e che non hanno più niente di tutto quello che con i propri sacrifici hanno costruito.... comunque Rip Franco... e il resto vergogna e schifo.
FRANCO RIP CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA
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Quanto dolore..
Strumentalizzare una morte drammatica come un suicidio è molto grave. In questo caso i cosiddetti “politicanti” non c’entrano niente. Aveva avuto una sistemazione decorosa e a breve doveva pure trasferirsi in un casa più larga di suo gradimento (articolo di CM). Una casa da demolire non si ricostruisce in un anno né si po’ stampare con una stampante 3D. Calma e gesso per favore. Di rabbia ce n’è pure troppa in giro e gettare benzina sul fuoco non porta da nessuna parte se non all’autodistruzione di una comunità.