Da sinistra Giancarlo Ricottini e Claudio Castelletti
di Federica Nardi
Il Pd in cerca di un segretario provinciale che metta d’accordo tutti, forse l’ha trovato. Si tratta del sindaco che si è fatto indietro, dimettendosi, per fondere i comuni di Acquacanina e Fiastra. Conosce il partito, i problemi del terremoto, e non gli interessano le poltrone. Per la segreteria del Pd da rinnovare il nome unitario potrebbe essere proprio lui: Giancarlo Ricottini. A proporlo il sindaco di Fiastra, Claudio Castelletti: “Ha dimostrato di essere attaccato al partito ma di non essere attaccato alla poltrona. Insieme abbiamo lavorato per la fusione dei Comuni e lui si era dimesso tempo prima per agevolare il processo, facendo quindi un passo indietro. Pensando al bene della comunità”. E qualche sindaco già si è lasciato conquistare dalla proposta: “Qualcuno ha detto sì – rivela Castelletti -. speriamo che gli altri accettino. L’importante è che sia una persona che unisce, perché questo è l’obiettivo. Inoltre vive nel cratere e conosce le problematiche che sta affrontando il territorio”. La candidatura di Ricottini è la prima dopo l’appello prima dei renziani e poi di 12 sindaci dem a riaprire il dialogo su chi candidare per la segreteria provinciale. All’inizio l’unico nome in lizza era stato quello di Francesco Vitali, attuale segretario, sostenuto dall’ala Sciapichetti, Comi, Manzi, Giannini. Alla mancanza di dialogo i renziani, guidati dal senatore Mario Morgoni, avevano risposto candidando Osvaldo Messi, sindaco di Appignano. Ma chiedendo allo stesso tempo ai colleghi di partito di individuare altre candidature per trovare un nome che potesse rappresentare tutte le anime del Pd. Insomma, lavori in corso. Anche se la scadenza del 2 ottobre, termine ultimo per presentare le candidature, si avvicina.
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