«Non sosterremo il loro progetto e faremo di tutto per impedire che questi personaggi affrontino un qualsiasi campionato con il nome della nostra beneamata U.S. Civitanovese 1919». E’ una presa di posizione netta quella dei Civitanovesi Ultras. Il gruppo del tifo organizzato rossoblu, in una nota, si schiera apertamente contro il patron Mauro Profili e il direttore Enzo Di Meo. I sostenitori, dopo aver dichiarato di aver incontrato le due figure di riferimento del club lo scorso 22 agosto, spiegano i motivi della loro scelta che «seppur sofferta, deriva da vari fattori che riteniamo giusto che tutti conoscano». Sono sei le motivazioni che hanno portato gli ultras ad un punto che segna una frattura, forse insanabile, del pur breve rapporto con la nuova proprietà rossoblu. «E’ assurdo che a un mese dalla sua nascita la Civitanovese di Profili è un’entità quasi inesistente, non ha ancora un chiaro organico (presidente, dirigenti, sponsor, etc.) e non si è mai presentata alla città». Questo il primo punto nella nota, che continua così: «Non tolleriamo che all’interno della società girino strani personaggi provenienti da chissà dove con un passato tutt’altro che pulito. Crediamo inoltre che una persona che professa di aver preso la Civitanovese per passione debba almeno avere il coraggio di intestare la società a se stesso», sostengono i tifosi. «Consideriamo l’incontro avvenuto tra Profili e Bresciani una gravissima mancanza di rispetto verso tutti i tifosi. Riteniamo assurdo che si affronti un campionato di Prima categoria (o Promozione nella migliore delle ipotesi) con giocatori provenienti da tutto il mondo quando nel comprensorio civitanovese ci sono buoni calciatori che giocherebbero anche gratis per questi colori», sottolineano i Civitanovesi Ultras per poi concludere con l’ultimo aspetto che li ha portati a decidere di non sostenere il progetto Profili: «la Civitanovese, a nostra memoria, ha sempre partecipato alla Coppa Italia della propria categoria, solo questi personaggi sono riusciti a non iscriverla a tale competizione».
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da ex numero 7 della mia amata civitanovese appoggio pienamente la presa di posizione degli Ultras.. e ne spiego la motivazione. l’anno scorso con una situazione a dir poco disastrosa é stata messa in campo la formazione juniores della civitanovese, che pur senza esperienza ,maturità per certi campionati,e forse adeguata personalità in campo dovuta alla giovane età, hanno messo in campo, voglia, corsa, sacrificio e cuore, foto che qualsiasi giocatore che indossa la maglia della CIVITANOVESE, DEVE AVERE e sottolineo DEVE. Ragazzi di Civitanova o dintorni che forse ogni sabato non dormivano dall’emozione sapendo che il giorno dopo dovevano vestire e difendere quei colori, cosa che succedeva a me ogni volta che dovevo affrontare un derby il giorno dopo, e assicuro che nella mia vita di partite importanti ne ho affrontato, ma sarà la magia del passato di questa squadra o del calore della città e dei tifosi, che indossare questa maglia non é per tutti . Detto questo mi chiedo. l’anno scorso questi ragazzi in un campionato nettamente superiore alle proprie possibilità hanno sempre fatto bene, quindi perché non prendere la stessa squadra di Civitanovesi con un allenatore civitanovese ( Daniele Fontana li ha cresciuti l’anno scorso quindi credo sia la scelta più giusta) e con qualche innesto di esperienza, fargli affrontare il campionato di 1 categoria.??. tra qualche anno la società si troverebbe una squadra di calciatori del posto quasi a costo zero.. la società, la squadra e il calcio a Civitanova crescerebbe così in maniera più solida rispetto alle altre soluzioni. Forse la mia é una visione troppo romantica rispetto a gli interessi che ci stanno dietro, ma chi ama la CIVITANOVESE credo che la pensi come me. Saluti a tutti soprattutto gli ultras e sempre FORZA CITANÓ.
Concordo in pieno con Bassarelli e gli ultras. Basta poi, con gli interessi che esulano dalla squadra e dalla città. Sono anni che imbroglioni di ogni sorte usano la Civitanovese. Se gli ultrà, sono arrivati a queste conclusione con oramai anni di truffatori di bassa lega alla dirigenza della squadra, non possono esserci dubbi sulla bontà delle loro scelte.
Un proverbio recita : meglio tardi che mai … Finalmente i tifosi hanno capito !!! alleluia