Uno scatto dal set di Okike
La conferenza stampa di questa mattina nella biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata
Un lungometraggio sul dramma dei migranti e sulle storie di accoglienza, con protagonisti i migranti accolti a Macerata e nelle Marche dal Gruppo umana solidarietà (Gus). E’ il progetto del film “Okike”, presentato questa mattina alla biblioteca maceratese Mozzi Borgetti e ormai in fase di post produzione. La pellicola sarà presto pubblicata su dvd da distribuire nelle scuole e in tanti progetti del Gus nazionale. Prodotto dalla Palabras srl e realizzato da Dibbuk produzioni, il film è patrocinato dal Comune di Macerata e vede tra i suoi sostenitori Ombudsman Marche e Marche film commission. «Abbiamo creduto da subito in questo progetto, che ha saputo aggregare attorno a sé diverse realtà» ha affermato la responsabile di Marche film commission Anna Olivucci, secondo la quale, «Okike ci darà grandi soddisfazioni, perché ha un’anima a differenza di molti progetti cinematografici che ci vengono presentati». Il progetto, che beneficia anche di una raccolta fondi sulla piattaforma online Produzioni dal basso, potrebbe essere proiettato in festival nazionali e internazionali. «Questo progetto ci ha attratto e spaventato al tempo stesso», ha dichiarato in conferenza stampa il regista Edoardo Ferraro, il quale insieme allo sceneggiatore Leonardo Accattoli ha dovuto innanzitutto «instaurare un rapporto di fiducia con ragazzi che quella realtà scritta su carta la vivono sulla propria pelle quotidianamente», poi dare una veridicità al proprio racconto, «con un’estetica da vero e proprio film».
«Il cinema, la fiction e la letteratura sul tema dei migranti sono diventati paradossalmente più veritieri della realtà. È il paradosso di questi giorni che vedono la narrazione sul tema dell’accoglienza addensarsi di allarmismo ed esasperazione», ha spiegato l’assessore alle Politiche giovanili di Macerata, Federica Curzi. Il film con sceneggiatura originale racconta proprio la realtà dei rifugiati e dei richiedenti asilo partendo dalla storia di Okike, giovane africano in attesa di incontrare la commissione che deciderà il suo futuro, negando o accogliendo la sua richiesta di asilo. «In queste settimane – ha aggiunto il coordinatore nazionale del Gus, Giovanni Lattanzi – si sente un gran parlare delle migrazioni e dell’accoglienza, soprattutto da quelle persone che del fenomeno migratorio nulla sanno, e quindi ne parlano per luoghi comuni e per sentito dire. Noi facciamo buona accoglienza da anni e lo facciamo emozionandoci, perché ci crediamo e perché consideriamo la presa in carico dei nostri beneficiari la cosa più importante».
Okike vuole raccontare la difficoltà di convivere con il trauma della fuga, della violenza, dell’esilio e della solitudine. Un personaggio che ha una storia, ma che paradossalmente ha una storia troppo simile a tante altre. Okike non demorde, e non mollerà nemmeno dopo il rifiuto della commissione. Il film, girato in queste settimane in diverse location maceratesi dalla Dibbuk, ha visto protagonisti i beneficiari dei progetti di accoglienza gestiti dal Gus a Macerata, Jesi, Chiaravalle, Falerone e Servigliano, che ospita l’attore protagonista, Ousman Bah, ventenne proveniente dalla Guinea Conacry che ha interpretato il ruolo di Okike. Alle riprese hanno contribuito quindici studenti dell’Accademia di belle arti di Macerata in qualità di stagisti con diversi ruoli. «Continuiamo a lavorare contro i pregiudizi e i luoghi comuni – ha concluso il presidente del Gus, Paolo Bernabucci – a noi le chiacchiere da bar non interessano, le conosciamo ma non ci interessano. Noi siamo altro e quello che ci interessa è continuare a lavorare per dare una buona accoglienza a chi ci viene affidato perché in fuga da conflitti e persecuzioni. Continuare a lavorare nei progetti all’estero, in Iraq, in Siria e in altre zone del mondo. E questa è la nostra corazza contro la banalità».
Alla modica cifra di...???
Hanno cambiato il titolo del film. Si chiama "Vacanze a Macerata".
Certo che chi ha queste idee vuole farci digerire un boccone che la gente non vuole. Ma mica siamo scemi! Smettetela di trattarci come minorati mentali. Ve volete proprio male.
Si fa tutto per l'immigrazione. Alle due di pomeriggio per tutta Macerata girano solo loro tutti i giorni cuffie alle orecchie. Senza fare niente da mattina a sera. Gente che non scappa da nessuna guerra. Poi vediamo intere famiglie dell'Alto Maceratese sparpagliate fino a lido di fermo o San Benedetto senza nessuna via d'uscita dal terremoto che hanno perso tutto. Non mi sembra coerente tutto ciò. Si vuole nascondere la polvere sotto al tappetto? Fino a quando?
Inanzitutto non si capisce cosa debba patrocinare il comune. In momenti di difficoltà e precarietà economica come questa spendere soldi pubblici per fare film non ha senso. E se viene fatto per mettere in luce determinanti aspetti, sicuramente ce ne sono di più importanti. Fate un film reportage su chi dopo il sisma non ha più nulla, fate capire al mondo il dramma che il popolo marchigiano sta vivendo. E fatelo soprattutto solo con fondi privati, che i pubblici teoricamente dovrebbero servire a cose più sensate.
Perchè non si fa un film su disoccupati e disperati ITALIANI? ?????
Anche sui terremotati sarebbe interessante
Tamara Paponi La dignità non è stata tolta, ma è andata persa ... che è ben diverso...
Bellissimo progetto! Investite la vostra rabbia repressa in qualcosa di costruttivo!
Manca solo bello figo nel film poi 5 euro di benzina e via !!!
AHAHAHAHAHAHAH L'istruzione italiana ha proprio fallito miseramente.
Giulia Bisonni , facile parlare da Londra . Perché non vieni qui e ne ospiti qualcuno a casa tua ?
Sono andata via proprio per questa mentalità bigotta ;)
Se te ne sei andata perché non ti piace la mentalità bigotta di Macerata , allora non intervenire su temi che non ti riguardano più . Vai a scrivere su "sei di Londra se"
Forse chi parla così non conosce la storia. A quel tempo bastava dire che Benito era uno "stronzo" e ti facevano bere con un imbuto olio di ricino. Mio nonno mi raccontava che purtroppo se eri preso sott'occhio ogni scusa era buona per fartelo bere. Auguro a chi pensa di ritornare ai tempi di Mussolini di bere litri e litri di olio di ricino
Perché non un film sui terremotati ,e devolvere gli incassi per ricostruire,e ri dare dignità a chi ha perso tutto ,
Il lvismo marchigiano mi mancava
Mediocri..
Giulia Bisonni Purtroppo non tutti godono di un intelletto erudito come il tuo Giulia, e per gente di estrazione popolare, non altolocata ed intellettuale come te, penso sia quasi un bene che non sia uscita dal paesello, perché basta valicare il confine di Ancona per incrementare il malcontento comune... ACCATTONAGGIO, DELINQUENZA, STUPRI, SPACCIO E PROSTITUZIONE, una peculiarità solamente della sinistra italiana, in Austria, Spagna, Francia e in Ungheria buonisti boriosi come te sono i primi ad essere azzittiti...
Pagato con i soldi nostri?
Cinzietta, il film è patrocinato dal comune, meglio informarsi prima di parlare....
Cosa c'entra il colore della pelle?! Qui si parla di beffeggiare i maceratesi, si parla si un situazione migratoria fuori controllo e contemporaneamente una situazione legata al sisma dilaniante....
E quando vi passa?! Nessuna nozione logica ma strumentalizzate tutto! Sapere cos'è il senso civico? I veri invasori dell' Italia siete voi: menti contorte e pseudofasciste. La sinistra non l'avete mai conosciuta! Non sapete cosa significa essere di sinistra! Il vostro programma politico quale sarebbe? Le parole se le porta via il vento! Dove sta il vostro progetto politico perché lo sapete si che non potete andare avanti solo raccogliendo il malcontento comune! Che esemplari autorevoli che siete: rasentate l'assurdo! Uno di origine rumena e contro gli immigrati, l'altro con la foto con la scimmia ignorante di Salvini! Ditemi voi ma si potrà mai?!?! Simboli dell' ipocrisia!
Marco Dialuce senti campione io l anno scorso ho inaugurato insieme ad altri 2 ragazzi un ristorante a ussita e col terremoto è andato tutto perso..quindi se lo stato non fa nulla e se ne fotte non me la prendo con dei ragazzi che provano a fare qualcosa..
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Spiace apprendere che il Presidente del gus, Paolo Bernabucci, si senta oggetto di calunnie e chiacchiere da bar, come dice in coda all’articolo. A me pare vero il contrario, invece,ossia che lui si stia assai bene muovendo con queste azioni di maquillage come il film o la squadra di calcio antirazzista, se è vero come è vero che “i Centri straordinari (Cas) spesso diventano parcheggi affollati per clandestini, lo Sprar dovrebbe occuparsi della (vera) integrazione dei rifugiati. Tutto molto bello. E pure lodevole.
Il fatto è che i finanziamenti del Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo (Fnpsa) sono notevoli e in molti vorrebbero una fetta della torta. C’è da capirli: nel 2014 sono stati spesi 196milioni di euro, lievitati l’anno dopo a 208milioni euro e per i nuovi progetti del triennio 2017-2020 saranno ancora di più. Come rimanerne fuori?
Il gioco funziona così: il ministero dell’Interno emette una gara, i comuni partecipano e poi girano una quota delle sovvenzioni governative alle cooperative che gestiranno il centro. Semplice e lineare. Peccato che spesso le fortunate aggiudicatarie siano le stesse associazioni che già controllano i Cas prefettizi. E visto che nulla vieta di incassare sia i fondi per prima che quelli per la seconda accoglienza dei migranti, le (solite) coop fanno festa doppia.
Facciamo qualche esempio. Il Gruppo Umana solidarietà venne alla luce nel lontano 1993 in una parrocchia di Macerata. Da allora ha fatto passi da gigante fino a convincere ben 24 Comuni ad assegnargli l’amministrazione degli Sprar nel 2016. Non soddisfatto, ha collezionato pure incarichi prefettizi: Cagliari (54mia euro), Ancona, Ascoli Piceno (1.245.312 euro), Piacenza (332.235), Macerata, Roma, Latina, Fermo e il più ricco da 1,6 milioni a Teramo. Per avere un’idea del giro di danaro, basti considerare che nell’ultimo bilancio il Gus ha iscritto “9.319.399 di crediti verso le Prefetture” e “7.250.387 di crediti Sprar”. Totale: oltre 16 milioni da incassare.” da IL GIORNALE, 13 luglio 2017. Chiacchiera da bar?