“Tutti agibili per un giorno”. L’evento è promosso dall’associazione “Un aiuto concreto per Castelsantangelo sul Nera”, e si svolgerà domani (24 giugno) dalle 10 alle 18 nella zona laghetti di Visso. Atteso l’attore Neri Marcorè. Sarà presentato un progetto di innevamento artificiale. L’iniziativa è volta a far ripartire l’economia partendo anche dall’agricoltura. La data del 24 giugno non è casuale, saranno trascorsi esattamente dieci mesi dal primo terremoto (24 agosto). L’evento è organizzato, oltre che dall’associazione “Un aiuto concreto per Castelsantangelo sul Nera”, dalla Confederazione agricoltori Marche, Copagri Marche, Progetto Re-Cycle e Action Aid ed è patrocinata dal Parco nazionale dei Monti Sibillini. Un evento volto a valorizzare il territorio e reperire aiuti per la ripartenza dell’economia di questi comuni, oltre a quello di infondere speranza alle persone provate non solo dalla perdita di beni materiali quali la casa e il lavoro, ma soprattutto dall’assenza di una prospettiva. All’iniziativa saranno presenti anche Giovanni Bernardini, presidente di Copagri Marche e Mirella Gattari presidente della Cia Marche che presenteranno dei progetti di filiera volti a valorizzare gli allevamenti presenti e il progetto di innevamento artificiale ideato e realizzato gratuitamente dal geologo Pierpaolo Rinaldelli insieme ai suoi collaboratori. “L’impianto di innevamento artificiale è la risposta ad una serie di necessità – spiega Mirella Gattari presidente della Cia Marche -. Attualmente è rimasta solo una fonte a 1800 metri per l’abbeveraggio delle mandrie, con il sisma le altre non erogano acqua. Creando un bacino di raccolta, visto che ora l’acqua si disperde, si dà una risposta agli allevatori. In questo modo si crea una riserva che abbia anche una funzione di antincendio mentre in inverno si utilizza per la neve artificiale”. Nel corso della giornata sono inoltre previsti gli interventi di Neri Marcorè, Dodi Conti e Matteo Sabatini studente di Visso premiato con il Premio regionale del giornalismo, per il suo articolo sulle emozioni vissute da terremotato dal titolo “Una normale domenica di anormalità a Visso”. Un evento in cui sarà dato molto spazio anche alle tradizioni e alla cultura marchigiana con la partecipazione de “Li Matti de Montecò” (gruppo folkloristico in tipici costumi marchigiani), Suonatore Jones, le sbandieratrici di Visso e il torneo delle Guaite. Grazie ad Action Aid sarà allestito uno spazio ludico per i più piccoli, attrezzato con giochi e personale specializzato.
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Per favore. Parliamo di vere necessità e lasciamo perdere l’innevamento artificiale. E’ indiscutibile che tra le cause indotte dal terremoto, c’è anche la, speriamo solo momentanea, scomparsa di molte sorgenti in quota. Ho avuto comunque il piacere inaspettatamente pochi giorni fa, di scoprire che la bellissima Fonte delle Fate è ancora attiva. Cosa che non avrei mai pensato visto la sua posizione, proprio sul prolungamento di quella costa del Vettore sotto cui si è riaperta la famosa e famigerata faglia che ha causato le scosse di ottobre e che ora tutti conoscono. Mi auguro che la secca delle sorgenti in quota sia solo momentanea. Accadde la stessa cosa dopo il sisma del 1997, ma poi fortunatamente le sorgenti ripresero a dare acqua.
Chi conosce bene le montagne dei Sibillini, sa perfettamente che un progetto di innevamento artificiale, in presenza oltretutto di scarse fonti idriche in quota, avrebbe comunque costi di gestione altissimi, ma soprattutto, per le peculiarità del clima dei Sibillini, avrebbe anche scarse probabilità di successo.
I Sibillini sono monti esposti frequentemente a grosse oscillazioni termiche e soprattutto a venti molto forti, che anche in presenza di precipitazioni nevose naturali abbondanti, provocano l’accumulo del manto nevoso in zone concentrate e/o la sua riduzione fino a spessori tali da non consentire la pratica degli sport invernali, sci su pista tra tutti.
Provate a vedere l’utilità dell’impianto di innevamento artificiale installato sulle piste a Sarnano per comprendere come gli impianti di innevamento artificiale non avrebbero grande fortuna dalle nostre parti. Le web cam installate sulle piste di Sarnano, hanno più volte mostrato in diretta come dopo giorni di faticoso innevamento, per via delle temperature non sempre adeguate, sia poi stata sufficiente una giornata di vento forte se non addirittura di temperature miti, per rendere il manto nevoso inadeguato alla pratica dello sci.
In mezzo a tanti problemi penso sia giusto pensare alla crisi idrica senza tirare in ballo questioni come l’innevamento artificiale delle piste che è a mio parere fuori luogo.
Oltretutto ancora non è chiaro il danno che hanno riportato gli impianti di risalita!
Il tutto detto da chi non frequenta i luna park delle piste di discesa da anni, salvo rare eccezioni, e preferisce godersi una giornata di sudore solo per il gusto di salire e godersi panorami invernali di rara bellezza come i Sibillini ci sanno dare. Chiaramente c’è poi anche il piacere di una magari due discese al massimo, che gratificano anche loro la fatica della salita.
Sempre e comunque tutto il mio sostegno a quanti patiscono le cause del terremoto e lottano per resistere e risollevarsi.
Il CAI maceratese, ascolano, fermano e regionale è sempre stato contrario all’innevamento artificiale delle piste da sci sui Sibillini, per i motivi benissimo illustrati da Paolo Brutti.