di Mauro Giustozzi
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Il sogno di A2 della Medea si infrange contro Modena e soprattutto contro Bartoli, l’opposto emiliano che ha fatto la differenza in una serata decisamente no per i ragazzi di Pasquali. Non è bastata una cornice di pubblico straordinaria, il tifo incessante, la voglia di rivedere il capoluogo su palcoscenici più alti. Montalbano ha pagato, probabilmente, la tensione e la troppa pressione che aveva addosso dopo aver avuto, e fallito, in gara 2 a Modena l’occasione sabato scorso di chiudere i giochi facendosi rimontare quando era in vantaggio 2-0. Da quell’impresa ha ripreso forza invece la Fanton capace di conquistarsi la promozione in trasferta. Poco o nulla da salvare nelle file di Macerata: di sicuro la prestazione di Gemmi l’ultimo ad arrendersi, ed il disperato tentativo di rimonta nel terzo set che però non si è completato. Resta, però, sicuramente la stupenda stagione disputata dalla Medea cui è mancata, però, la ciliegina sulla torta. Ma anche una certezza per il club del vice presidente Tittarelli: che riprovare la scalata alla serie A2 si può e che Macerata ha un potenziale di pubblico che bisogna coltivare per il futuro.
Ancora una volta pubblico delle grandi occasioni alla Marpel Arena, col sindaco Carancini in prima fila assieme all’assessore allo sport Canesin, poi molti addetti ai lavori della pallavolo tra cui anche il vice presidente della Lube, Albino Massaccesi, il martello Jiri Kovar, e il presidente provinciale Fipav, Cambriani. Subito gran tifo da parte del Collettivo Macerata con lancio di stelle filanti all’ingresso delle squadre in campo. La Fanton parte molto bene al servizio creando difficoltà alla ricezione di una Medea che appare nervosa nei primi scambi. Il primo break lo scava la battuta di Bertoli (5-7). Un errore di Scuffia e ancora un ace emiliano allunga il punteggio (7-11) per gli ospiti. Pasquali chiama time out, i bianco verdi hanno una reazione ma è ancora il servizio e gli attacchi di Bartoli (8 e 67% in attacco) a fare male alla Medea che sprofonda 11-16. Dentro Scarpi per Bruno nel finale di parziale che vede la Fanton assoluta padrona della partita. Nel secondo rientra Bruno ma l’avvio è sulla falsariga del precedente, con Bartoli assolutamente immarcabile dal muro Medea che continua a martellare (6-8). La squadra di Pasquali non riesce a scuotersi ed a trovare le contromisure giuste per rientrare in una sfida guidata finora dalla Fanton sempre in vantaggio. Segnali di vita di Macerata con Scuffia che piazza tre consecutivi muri che valgono anche il primo vantaggio della partita per i padroni di casa (11-10). Vantaggio che però dura poco perché ancora gli attacchi di Bartoli assieme a qualche leggerezza di troppo sia in difesa che in ricezione fanno nuovamente precipitare i maceratesi sotto 13-18 costringendo Pasquali a chiamare l’ennesimo time out. Biancoverdi che hanno un sussulto con un break che vale il 17-19 prima di essere ricacciati indietro dagli emiliani ma anche da troppi errori gratuiti regalati agli avversari che così si portano sul 2-0. Medea ad un passo dal vedere sfumare il sogno dell’A2. Serve uno scatto d’orgoglio, un cambio di passo per riaprire la sfida. Ma i giocatori della Medea hanno sguardo perduto, rassegnato, s’infilano subito in una serie di errori che fa volare la Fanton sull’1-5. Gli emiliani si fanno rimontare sino al 20-20, prima di sprintare nuovamente e portare in porto una promozione in A2 conquistata sempre in trasferta: prima eliminando Ferrara sul suo campo e poi rimontando la serie contro Macerata e trionfando davanti ad un pubblico di categorie superiori.
MACERATA – MODENA 0-3 (18-25, 22-25, 22-25)
MEDEA MONTALBANO: Bruno 4, Molinari M. 5, Scuffia 8, Gemmi 13, Medei 2, Miscio 1, Cacchiarelli (L), Scarpi, Saltarelli 1, Sarnari. NE.: Molinari A., Valenti. All. Pasquali.
FANTON MODENA EST: Bonetti 10, Astolfi 4, Cordani 7, Trianni 4, Bartoli 23, Cassandra 2, Catellani (L), Lodi 1, Sartoretti , Raimondi. NE.: Panini, Messori. All. Bicego.
ARBITRI: Dell’Orso e Proietti.
NOTE: spettatori 1800 circa. Durata set: 26’, 31’, 32’ totale 89’. Medea: bs. 7, v. 1, m. 9, e. 24. Fanton: bs. 15, v. 8, m. 2, e. 25.
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Peccato…ci credevo
Sarà per il prossimo anno
Ma sostituite ” Lube nel cuore ” con ” Medea nelle testa ” che è pure di Macerata a differenza dell’altra “zengara”. Poi, magari mi sbaglio, ma non mi ricordo lacrimoni struggenti per l’addio alla città che l’ha cresciuta. Adesso si sentono finalmente a casa loro e baciano la terra ai due ” muratori” che glie’hanno costruita.” Macerata? Macerata dove?”. E venite a scassarmi con le stro@@@te più stupide.
Per forza le cose vanno male! Invece di collaborare e integrare le diverse possibilità, si crtica solo per parlare: complimenti!! Non abbiamo bisogno di queta classe politica!