Erano più di cento i sindaci del cratere che questa mattina hanno preso parte a Roma alla tradizionale parata del 2 giugno. Ma molti sono anche quelli che hanno preferito restare a casa, vicino alla propria gente. Tra questi Giuliano Pazzaglini, il primo cittadino di Visso che chiarisce la sua assenza:
«La mia non è stata una polemica, come ho letto, è stata una critica, esplicitata con un comportamento. Critica per molti motivi, il primo dei quali la disumanizzazione della gestione di questa emergenza. Mi spiegate come avrei potuto andare a Roma a “festeggiare” una Repubblica che il giorno prima aveva deportato gli evacuati temporaneamente alloggiati al Natural Village di Porto Potenza?». Non un allontanamento dalle istituzioni: «Al contrario, ho tutta l’intenzione di parlare con le istituzioni. Come potrei altrimenti lavorare alla ricostruzione? Ci parlerò, ci lavorerò insieme, criticherò le decisioni che non mi convinceranno ma sempre nel pieno rispetto dei ruoli e delle procedure democratiche. Che non prevedono l’obbligo di “festeggiare” insieme. Ho tanti doveri, non quello di festeggiare».
Conclude con amarezza: «Sono un terremotato come tutti i miei concittadini (e dei comuni vicini) e non ho nessuna voglia di festeggiare».
Assente anche il sindaco di Castelsantangelo Mauro Falcucci che rivela: «Penso tutti i giorni alle dimissioni, che fai quando tutti i tuoi appelli vanno a vuoto? Siamo impotenti ma ho la responsabilità da sindaco. Stiamo affrontando problematiche epocali con misure ordinarie».
Falcucci risparmia il capo dello Stato Sergio Mattarella che dice «non ha responsabilità, anzi ha ricordato il nostro dramma anche in occasione di queste celebrazioni».
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Tutti i sindaci? Quanti Sindaci?
La Festa della Repubblica non c’entra niente con il Governo, quest’ultimo colpevole di mille ritardi e mancanze. Il Capo dello Stato e la Repubblica niente hanno a che fare con il Governo. Forse c’è da ripassare qualche fondamento di diritto pubblico.
La Festa della Repubblica non c’entra niente con il Governo, quest’ultimo colpevole di mille ritardi e mancanze. Il Capo dello Stato e la Repubblica niente hanno a che fare con il Governo. Forse c’è da ripassare qualche fondamento di diritto pubblico.
Per Tapanelli….lei ha ragione. ..nulla c’entra la festa della Repubblica con il governo, ma il rifiuto a partecipare è sicuramente finalizzato a mostrare il dissenso nei confronti delle istituzioni….peraltro assolutamente incapaci di mantenere le promesse fatte, con a capo proprio il presidente della repubblica
Hanno fatto bene a non andare ; non centra nulla il diritto pubblico centra la dignità e avere gli attributi. Non cè nulla da festeggiare E poi non è vero che il Presidente della Repubblica non ha potere. Più che fondamenti di diritto pubblico, Lei Sig.Tapanelli dovrebbe studiare storia ed in particolare tutta la storia del Presidente Pertini e come si comportava quando si trovava di fronte a tragedie tremende come questa e vedeva il governo occuparsene con leggerezza (…..).
Vero, l’Italia è una repubblica governata a sua insaputa, tant’è che quando ad esempio deve affidare a qualcuno l’incarico per formare il Governo il Presidente della Repubblica viene prima ipnotizzato.
Grande sindaco di Visso, sempre coerente e deciso, un uomo coraggioso e con le p.lle.
Dei primi cittadini?!Alcuni…https://www.facebook.com/cronachemaceratesi/posts/1724478394235592
Condivido la posizione del nostro Sindaco Giuliano Pazzaglini che ha rappresentato la dignità e la delusione dei suoi cittadini che tanto hanmo sofferto a causa dei recenti trasferimenti che abbiamo vissuto come un nuovo dolore per la disgregazione che hanno imposto alla nostra Comunità. Non si è trattato affatto di una vicenda che è stata risolta senza problemi, come descritto in maniera falsamente ottimistica dall’Assessore Pieroni. Ma lui dove era per dare questa versione dei fatti? Ha visto le lacrime di tutti quelli che sono andati via dal Natural Village, comprese le persone anziane? Io si