Il consiglio della Camera di Commercio di Ascoli Piceno ha votato all’unanimità: sì alla Camera di Commercio unica regionale. Una posizione in linea con la volontà della Regione. Una doccia gelata invece per il territorio Maceratese e Maceratese, punto di riferimento per l’economia regionale con il distretto calzaturiero e non solo. Le due Camere di Fermo e Macerata si erano chiaramente espresse, sostenute dalle associazioni di categoria, per la doppia Camera di Commercio, una rappresentativa delle Marche Sud e una per Marche nord. Al momento nessuna decisione è stata presa, il verdetto spetterà a Unioncamere nazionale, ma sia Ascoli che Ancona e Pesaro hanno optato per l’Ente Unico mettendo in minoranza gli enti di Macerata e Fermo.
“Siamo soddisfatti per la scelta della Camera di commercio di Ascoli Piceno che va nella direzione auspicata dalla Regione Marche – il commento del presidente della Regione Luca Ceriscioli e dell’assessore alle Attività Produttive Emanuela Bora – Un passo importante, decisivo, verso la Camera di commercio unica regionale. La Regione è pronta a sostenere questo cambiamento che influirà positivamente sull’intero sistema. Con questa decisione di oggi ci sono i presupposti per lavorare insieme e in sinergia. Siamo a disposizioni delle associazioni di categorie per condividere il progetto nei suoi contenuti, risorse e competenze”.
Di segno opposto la reazione dei sindaci di Macerata e Fermo Romano Carancini e Paolo Calcinaro. “Gli interessi politici estranei al vero interesse delle aziende e del sistema produttivo commerciale che sta alla base dell’ incomprensibile scelta della Camera di commercio di Ascoli – ha detto Carancini – non fermano l’impegno istituzionale verso una logica di ragionevole suddivisione in due Camere di commercio per l’intera Regione. Anzi raddoppiano il nostro impegno che credo debba suggerire alla Regione di non limitarsi a un mero dato contabile maggioritario ma piuttosto tenere conto del sentire delle comunità che si stanno esprimendo”. Gli fa eco Calcinaro: “Rimane inspiegabile come le uscite di dieci giorni fa che erano tutte orientate alle due camere di commercio, Marche Nord e Marche Sud abbiano subito oggi questa brusca virata. Fatto sta che rimane la nostra contrarietà all’ipotesi della Camera di Commercio unica e ci opporremo in qualsiasi modo affinché che le aziende e il territorio continuino a godere delle risorse e dei servizi frutto del loro lavoro nel territorio stesso. Ascoli e non Ascoli non arretreremo di un centimetro”.
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La somma di due debolezze non fa una forza ma una debolezza al quadrato. La prossima mossa sarà l’Ateneo unico delle Marche ad Ancona; per il resto ci penserà la strategia della desertificazione post sismica in corso di attuazione.