L’assemblea dei soci di Confindustria Macerata si oppone all’aggregazione con Ancona e Pesaro. La base associativa si è riunita questo pomeriggio nella sede dell’associazione di categoria. I voti contrari sono stati circa due terzi del totale. Gli associati si sono espressi in modo contrario rispetto al precedente voto di Giunta e direttivo.
«Dal dibattito – si legge in una nota dell’associazione – è emersa la consapevolezza di possedere una struttura solida ed efficace in grado di garantire standard elevati di rappresentanza e servizi.
La base associativa ha dimostrato grande affezione e stima per l’associazione e ha reputato che Confindustria Macerata possa candidarsi ad essere elemento aggregante per una nuovo modello di rappresentanza organizzativa su base regionale».
«Confindustria Macerata è nata nel 1945 – commenta il presidente di Confindustria Gianluca Pesarini – e forte di 72 anni di storia, avendo bella struttura,una base associativa coesa e diversificata, ha scelto di dare seguito all’attività svolta come Confindustria Macerata. Il voto negativo dell’assemblea dei soci è sovrano vista anche l’ampia partecipazione e ha mostrato di non avere interesse per una tappa intermedia di aggregazione ma per una a perimetro regionale per cui ci candidiamo come punto di riferimento».
(a.p.)
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Finalmente qualcosa sta cambiando. Anche in confindustria si sono resi conto che non può comandare chi ha lasciato un buco su banca Marche di 17 milioni (http://m.cronachemaceratesi.it/2017/04/18/ceccotti-in-cella-lamministratore-della-4srl-i-17-milioni-che-xxi-secolo-e-terzo-millennio-devono-a-banca-marche/949149/) e chi sta mettendo centinaia di famiglie in mezzo alla strada con la questione Teuco ( http://m.cronachemaceratesi.it/2017/04/28/teuco-trattative-in-corso-promettono-la-14esima-entro-maggio/954690/).