Michele Scarponi
di Emanuele Garofalo
Pochi minuti prima del tragico scontro, era stato il cugino Daniele Scarponi ad incrociare Michele, vedendolo sfrecciare in sella alla sua bici per l’allenamento. Lungo quella provinciale che Michele percorreva spesso, sfidando il traffico come tutti i ciclisti, e che già una volta aveva raccontato di averla vista brutta, salvandosi da un incidente lanciandosi nel campo a bordo della strada. Scherzava anche su questo. L’ultimo pensiero di Scarponi affidato ai social è andato alla famiglia, i suoi due gemellini di quattro anni. Michele era appena tornato venerdì sera da Trento, dal Tour delle Alpi, che lo aveva visto concludere al quarto posto. Sui social, le foto con i gemellini, i suoi “due campioni” come li chiamava. Ecco Michele Scarponi. Il campione, il ragazzo sempre sorridente, il padre di famiglia. E’ una morte che ha distrutto una comunità intera. L’orgoglio di Filottrano. Il destino ha voluto che a travolgere il ciclista fosse proprio un suo concittadino di Filottrano e amico di famiglia (leggi l’articolo) Giuseppe Giacconi, 57 anni, muratore. Bandiere a mezz’asta e lutto cittadino proclamato a Filottrano, il Coni ha indetto un minuto di silenzio in tutte le manifestazioni sportive di domenica e nel campionato di Serie A. “Si respira uno smarrimento che ci coinvolge tutti, il lutto cittadino è senza dubbio l’espressione di un sentimento che si respira in città”, commenta il sindaco di Filottrano Lauretta Giulioni. Dopo la morte di Scarponi, è stato riunito il Centro operativo comunale in via Grazie, per organizzare al meglio l’ultimo saluto della comunità a Scarponi. E in previsione del grande affetto che sportivi e conoscenti vorranno tributare al campione, il Comune sta valutando l’ipotesi di utilizzare il palazzetto dello sport per celebrare i funerali. Si spera di aprire domani la camera ardente al Palas, ma questo dipende da quando sarà restituita la salma ai familiari. Tra stasera e domani mattina è attesa l’ispezione cadaverica.
Lutto cittadino a Filottrano
“Perdiamo un ragazzo eccezionale, un giovane papà, sempre con il sorriso sulle labbra, semplice, in grado di coniugare questa semplicità alle sue grandi doti di atleta. E’ un momento difficile per tutta la città, un evento inimmaginabile”, continua Giulioni. Domani sarebbe dovuto ripartire, era pronto per l’avvio del 5 maggio del Giro d’Italia in Sardegna, quel giro che lo aveva visto vestire la maglia rosa del vincitore nel 2011, dopo la squalifica di Alberto Contador. Da pochi giorni aveva ricevuto la leadership da capitano della squadra Astana. “Siamo in un profondo choc, è una grande tristezza per noi, per gli amici, per i colleghi di Michele. Era un grande campione. E’ una grande perdita e non ci sono parole per esprimere il dolore”, ha scritto Alexandr Vinokurov, il general manager del team kazako. Numerosi i messaggi di cordoglio delle istituzioni. «Siamo attoniti – dichiara il presidente del Comitato regionale Coni Marche Fabio Luna –. Una fatalità tremenda. Se ne va un atleta di indubbio valore, che tanto ha dato al ciclismo ed allo sport marchigiano e nazionale. Perdiamo non solo un campione, ma una persona eccezionale, di grande generosità, sempre disponibile, nonostante i suoi numerosi impegni, nel portare la sua testimonianza alle iniziative del Coni. Non ho parole per esprimere il mio dolore». Ad unirsi al cordoglio anche il componente della Giunta nazionale, Fabio Sturani, il Coni provinciale di Ancona con il suo delegato Paolo Paolozzi. «Siamo sconvolti. Morire così, una cosa assurda. Michele ha dato lustro al ciclismo e a tutto lo sport marchigiano ed italiano. Una persona di grande spessore sia a livello agonistico sia umano. Sempre disponibile. Siamo profondamente addolorati. Il nostro pensiero va prima di tutto alla famiglia, alla moglie ed ai figli, attorno alla quale ci stringiamo tutti», commenta Sturani. “La tragica scomparsa di Michele Scarponi, uno dei più grandi ciclisti Italiani, che ha regalato tante gioie e successi all’Italia e alle Marche, addolora tutta la comunità regionale. Un commosso pensiero, unito al mio cordoglio, alla moglie, ai figli e a tutta la sua famiglia”, aggiungono il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo e il presidente della giunta regionale Luca Ceriscioli. “L’aquila di Filottrano nei suoi allenamenti non mancava mai di far visita anche alla nostra città – ricorda il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni -. Ci mancherà non solo perché è stato un grande campione ma per la sua determinazione, la generosità e l’esempio che ha sempre dato soprattutto ai giovani. Era un instancabile incoraggiatore, sapeva trovare il modo per superare le difficoltà”.
Le parti della bici di Scarponi sul luogo dell’incidente
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Muoiono sempre le persone più buone
Ma come si fa??? Un campione in tutto…