Salvaguardare e mantenere le autonomie scolastiche attualmente esistenti nei territori colpiti dal sisma anche per l’anno scolastico 2017-2018. Questo il contenuto dell’interrogazione al ministro dell’istruzione Valeria Fedeli presentata dai deputati Pd Irene Manzi e Piergiorgio Carrescia che raccogliendo l’appello delle famiglie e delle organizzazioni sindacali interessate, mira a chiedere il mantenimento delle autonomie scolastiche attualmente presenti nei Comuni del cratere sismico (vai alla mappa interattiva degli istituti dopo i trasferimenti dovuti al sisma) “L’iniziativa – spiega Manzi – è volta ad attirare l’attenzione del Governo su una tra le misure non ancora previste nei provvedimenti fino ad ora emanati ma quanto mai necessaria per garantire la ripresa e lo svolgimento dell’attività educativa e didattica nelle aree colpite dal terremoto e al tempo stesso rassicurare le famiglie sul futuro scolastico dei figli, scongiurando un ulteriore decremento degli alunni in aree già pesantemente provate dagli effetti del sisma. Nella fase di incertezza post terremoto il rischio che si corre è che molti genitori iscrivano i propri figli altrove, penalizzando di fatto gli istituti scolastici nelle aree terremotate e compromettendo, soprattutto per il futuro, la loro possibilità di ottemperare ai requisiti minimi per il mantenimento dell’autonomia. Da qui l’impegno per consentire, anche per il prossimo anno una deroga ai limiti previsti dalla normativa vigente al fine di evitare un ulteriore impoverimento dei servizi pubblici e lo spopolamento del territorio”.
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Non ci sono soldi per i terremotati, non è possibile trovare soldi per i terremotati, bisogna ridurre il deficit, abbiamo troppi debiti, bisogna ripagare il debito. Il governo del PD ha ridotto il deficit pubblico, punta a circa 20 miliardi (1,2% del PIL) e se ne vanta. Negli Stati Uniti il deficit pubblico è di 587 miliardi per il solo 2016 e non lo ripagheranno mai.
Ma chi se ne frega del deficit pubblico. Facessero due cambialette da mandare in protesto. Sequestreranno il Parlamento, il Senato e palazzo Ghigi e sai che perdita. Io ogni giorno devo pensare al mio di deficit, mentre i signori del Pd che tanto si preoccupano per il deficit, loro personalmente non sanno neanche che è. Andate a zappare la terra allo stesso stipendio dei braccianti stranieri per almeno qualche anno, dimagrite di dieci chili o venti chili ma non perché si fa una bella cura dimagrante, deve essere naturale lo scioglimento del grasso superfluo e pure di quello che serve. Poi possiamo riprendere il discorso del deficit, del Pil e altre amenità varie che non servono a niente. Che cosa farebbero i nostri creditori se non paghiamo più una lira? Ci fanno guerra? Non ci prestano più soldi? E chi se ne frega, a me e qualche milione di morti di fame come me che caxxo ce ne viene. Volete che facciamo i famosi sacrifici alla Prodi? E che c’è bisogno di chiederlo? Ma dove cavolo vivete? Più salite sulla scala dello stipendio pubblico politico ( pubblico che, poi? Se sono sempre gli operai a pagare per tutti. O vi mantengono Cavalli o Briatore?