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- Comuni all'interno del cratere con scuole inagibili
- Comuni all'interno del cratere con scuole agibili o senza scuole
- Comuni fuori dal cratere
Sono trascorsi pochi mesi dall’ultima scossa di terremoto, eppure da tempo si sono spenti i riflettori dei media nazionali sui nostri paesi dell’entroterra. Pressochè totale è il silenzio sulle scuole della provincia colpite dal terremoto: di esse abbiamo avuto sporadiche notizie quando tra novembre e dicembre hanno ripreso le lezioni o, in alcuni casi, si sono dovute trasferire lungo la costa. Niente o poco di più sui danni subiti, sulle nuove e provvisorie sistemazioni, sui disagi degli studenti e del personale scolastico. Per questo motivo, in assenza di dati pubblici da parte degli organi preposti, nasce questo piccolo dossier, sulla base di notizie pazientemente raccolte dai siti delle scuole, dalle ordinanze dei sindaci, dagli archivi del giornale on-line Cronache Maceratesi e di altre testate locali. La situazione che emerge dal prospetto è sicuramente preoccupante: scuole delocalizzate nei paesi della costa, altre dislocate in tensostrutture, in spazi commerciali o aziendali. Alunni che ogni giorno si spostano dal mare agli Appennini e viceversa, con un moto incessante di andata e ritorno; bambini e maestre della scuola dell’infanzia che svolgono la loro attività didattica nelle tende e nelle casette di legno del terremoto del 1997. Oppure istituti scolastici agibili che accolgono studenti di altre scuole lesionate, mettendo a disposizione i locali destinati agli uffici o ai laboratori.
Eppure nonostante tutte queste difficoltà logistiche, le scuole nei lunghi mesi invernali hanno ripreso la loro attività didattica, hanno realizzato nuovi progetti e, soprattutto, hanno assicurato una dignitosa e operosa normalità a centinaia di bambini e giovani. Dentro le scuole, per quanto malconce, “la vita – come scriveva molti anni fa Gianni Rodari- rimbalza elastica, non vuole altro che vivere”. È per questo che vogliamo tenere accesa l’attenzione dell’opinione pubblica sul presente e sul futuro delle scuole nei paesi del sisma. Nel frattempo chiediamo ai genitori e studenti, ai docenti, dirigenti e a tutto il personale scolastico di arricchire, integrare e aggiornare i dati del nostro dossier.