Marisa Pennesi Copponi con il sindaco Pasqui
Il sorriso e gli occhi intensi di un’anziana signora innamorata della sua Camerino, sono stati uno dei momenti toccanti della visita del segretario Fiom Maurizio Landini, all’interno della zona rossa del centro di Camerino, accompagnato dal sindaco Gianluca Pasqui, dai colleghi della Cgil e da rappresentanti dell’università di Camerino. In piazza Garibaldi, di fronte al K2 una signora sorridente, in compagnia dei familiari, stava aspettando di finire a recuperare i propri beni. Si tratta di Marisa Pennesi Copponi, nota a tutti i camerti perchè è la coordinatrice dei volontari per i monumenti, gli “angeli” che nelle giornate festive hanno permesso per tanti anni di tenere aperto il teatro Filippo Marchetti, il palazzo ducale e tutti i luoghi d’arte dell’antica città ducale.
“Mi sono ritrovata per caso in mano le chiavi del teatro, del palazzo comunale, del palazzo ducale. Quanto mi manca questa cosa, è troppo bello il nostro teatro, quando lo riapriamo?”, così si è rivolta a Pasqui. Un momento di commozione sul volto del sindaco, che però è riuscito a “puntellare” le lacrime, come racconta sul suo profilo Facebook. “Oggi ho fatto il puntellamento più difficile: quello alle lacrime. Non è stato facile trattenerle quando, seduta su un new jersey in plastica, in mezzo a piazza Sant’Angelo, ho incontrato la signora Marisa. E’ stato un incontro casuale, di quelli che non capitano più nel nostro centro storico; lei, stanca, dopo un recupero beni e io lì insieme ad una delegazione di visitatori”, ha scritto Pasqui.
Marisa con le sue valigie
“La signora Marisa è il simbolo di uno dei nostri miracoli: quei volontari per i monumenti che ogni santo fine settimana ci consentivano di rendere visitabili le innumerevoli bellezze della nostra Camerino. Ci siamo abbracciati ed è stata proprio lei a farmi forza: “Gianluca, non voglio chiamarti sindaco, ma Gianluca. Gianluca forza! Forza perchè io voglio tornare e tornerò, non appena arriveranno le casette, non appena Camerino potrà sembrare ancora Camerino. Forza Gianluca, forza!”, prosegue nel toccante racconto il sindaco. “La signora Marisa si occupava principalmente del teatro e lì, mentre puntellavo le lacrime per evitare l’imbarazzo della commozione, ho fatto un sogno. Ho sognato una sfida che vorrei portassimo avanti tutti insieme. Non con me o con la comunità, ma una sfida con la signora Marisa, che è una tosta veramente. Il 3 aprile 2019 ricorreranno i 150 anni dalla pubblicazione del Ruy Blass, l’opera di Filippo Marchetti che è rappresentata sul soffitto del nostro meraviglioso teatro. Ecco, la sfida con la signora Marisa e per la signora Marisa è lavorare perché chi di dovere ci consenta per quella data (che non è così troppo vicina) di fare una grandissima festa proprio all’interno del nostro teatro, sistemato definitivamente, reso più sicuro e, se possibile, ancora più bello. Diamoci da fare e siete avvisati: la signora Marisa è una tosta! E io ne so qualcosa”, conclude deciso Pasqui, per vedere rinascere il teatro e la propria amata città.
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Nell’attesa della riapertura del teatro si può fare del teatro all’aperto.