Il taglio del nastro con il sindaco Giuliano Pazzaglini e il prefetto Roberta Preziotti
Il comandante Achille Cipriani con il sottosegretario al ministero degli Interni onorevole Gianpiero Bocci
di Monia Orazi
Inaugurato a Visso il campo base dei vigili del fuoco, che ospiterà in trecento metri quadrati, i circa cinquanta vigili della colonna mobile regionale, provenienti da altri distaccamenti, al momento in alternanza da Basilicata e Molise, che effettuano gli interventi di demolizioni e messa in sicurezza nei comuni del cratere. Presente il sottosegretario al ministero degli interni onorevole Gianpiero Bocci, già giunto in visita a Visso e nei centri più colpiti l’autunno scorso. Dopo la cerimonia con il saluto delle autorità presenti, a partire dal sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini, il direttore regionale dei vigili del fuoco, Antonio La Malfa, il comandante provinciale Achille Cipriani, i rappresentanti dei diversi livelli istituzionali e delle forze dell’ordine, primo taglio del nastro per i moduli prefabbricati che ospitano i vigili, poi tutti via verso la zona rossa, per l’inaugurazione del tunnel di accesso a piazza Martiri Vissani, necessario per permettere l’accesso in sicurezza al centro storico. Rispetto alla tragica serata del 26 ottobre, che ha dato il colpo di grazia ad una Visso già devastata dalle scosse del 24 agosto, poco o nulla è cambiato, tranne che per i puntellamenti dei vigili, sbadacchiature alle finestre, la messa in sicurezza con un tunnel in legno ed acciaio, dell’unica via di ingresso alla piazza, deposito di macerie a cielo aperto, base d’appoggio per gli interventi che fervono ogni giorno. Il tempo immobile, segnato dall’orologio del palazzo comunale, fermo alle 7,40 del 30 ottobre, la scossa fatale che ha finito di distruggere il centro storico di uno dei borghi più belli d’Italia, scandisce il ritmo intenso di lavoro di due gigantesche gru dei vigili del fuoco, con bracci meccanici lunghi alcune decine di metri, necessarie per i grandi lavori di messa in sicurezza del centro storico, che sembra reduce da un bombardamento a tappeto, quasi come all’epoca della guerra.
“Non ci si abitua mai a vedere tutta questa distruzione”, mormora uno degli ufficiali di stanza a Camerino, che viene quotidianamente in queste zone per prestare servizio. Il sindaco Giuliano Pazzaglini fa da cicerone al gruppo delle autorità, illustra nel dettaglio gli interventi previsti, ricorda i frammenti di vita vissuta nel suo paese che non c’è più. “Non sappiamo quanto ci vorrà, ma Visso tornerà a volare”, mormora deciso il primo cittadino. Bocci parla singolarmente con i vari uomini dello Stato, vigili, poliziotti, carabinieri, esercito e gli altri corpi militari e delle forze dell’ordine, si informa su come si trovano, li ringrazia per il loro lavoro. Mentre si taglia il nastro davanti al tunnel afferma a voce alta: “Questo distaccamento da oggi in poi diventa permanente”, tra gli applausi dei vigili. Un giro in piazza, con il teatro che si sta demolendo pezzo a pezzo, alcune case coperte con teli, squarci che occhieggiano tra i muri secolari, in fondi si intravede il palazzo comunale, monco della torretta e del piano superiore, resta superstite una parte di inferriata del terrazzo, si può entrare nella sala al piano terra puntellata dai vigili. Impossibile proseguire, l’unica strada è un cumulo di macerie. Anche il Conapo (sindacato autonomo dei vigili del fuoco) esprime “soddisfazione per l’ennesima battaglia andata in porto grazie all’intervento della Segreteria generale che sin dall’inizio del sisma ha supportato le richieste lanciate dalla segreteria di Macerata”. Si legge in una nota: “Prendiamo atto delle parole pronunciate dal Sottosegretario al Ministero degli interni Giampiero Bocci il quale ha confermato la riclassificazione del distaccamento di Visso in sede permanente Sd2. Se da un lato possiamo ritenerci soddisfatti, spiega Cicarilli segretario provinciale, dall’altro siamo consapevoli che ad oggi non sono state ancora assegnate nuove unità utili a colmare le carenze d’organico. Nonostante questo positivo passo in avanti utile a garantire sicurezza e soccorso sui comuni dell’entro terra maceratese, non dimentichiamo le altre difficili condizioni operative vissute da altre sedi dei vigili del fuoco, come ad esempio il distaccamento di Civitanova per le quali il Conapo già si batte da anni e che di riflesso produrrebbe degli importanti benefici anche sulla sede centrale”.
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ben fatto, complimenti ai VIGILI DEL FUOCO