di Marina Verdenelli
«Eravamo su una impalcatura quando il ponte è venuto giù. Ci è mancato l’appoggio e siamo finiti a terra». Raccontano così, al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette, i due operai scampati alla morte dopo il crollo del ponte in autostrada. Sono i due feriti della tragedia che si è consumata poco dopo le 13 lungo la A14, tra i caselli di Ancona sud e Loreto dove hanno perso la vita Emidio Diomede e Antonella Viviani (leggi l’articolo). Entrambi romeni ma residenti con le famiglie a Roma. O. E. , 47 anni, ha una frattura al polso e un trauma toracico. I. F., 57 anni ha un trauma cranico. Non hanno lesioni che hanno comportato subito un intervento chirurgico. I medici stanno ancora definendo il loro quadro clinico e per ora sono in osservazione nella sala emergenza del pronto soccorso. In ospedale sono arrivati a bordo dell’eliambulanza. Parlano un discreto italiano, sono scioccati ma vivi. Dipendenti della Delabech, con sede a Roma, azienda specializzata in progettazioni, produzioni e installazione di apparecchiatura di appoggio ed interventi specialistici su ponti e viadotti. Lavoravano alla manutenzione del ponte. I responsabili dell’azienda, saputo l’accaduto, sono subito partiti per Ancona. Quando le loro condizioni lo permetteranno, saranno sentiti come testimoni diretti dell’accaduto. Potranno essere utili a ricostruire cosa sia successo prima del crollo. Il tratto sovrastante era stato interdetto già al transito delle vettura lo scorso 28 febbraio (leggi l’articolo) per i lavori di ampliamento dell’autostrada e doveva riaprire il 10 maggio.
Crolla ponte sull’autostrada tra Ancona e Loreto: due morti (foto/video)
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