Hanno sfondato la vetrina con un grosso vaso trovato nei paraggi e sono entrati al bar Batò di Civitanova Alta, portando via le slot machine. Furto con spaccata questa mattina attorno alle 4. E’ il secondo episodio nel giro di una settimana ai danni di attività commerciali della città alta. Non è escluso che gli autori siano gli stessi del furto alla tabaccheria di corso Annibal Caro (leggi l’articolo). Anche qui le telecamere hanno ripreso tre persone che hanno prima tentato di forzare un ingresso con un piede di porco e poi spaccato la vetrata utilizzando un pesante vaso trovato nelle vicinanze. Una volta all’interno hanno asportato le slot machine e una cambia soldi, portando via il denaro contenuto. Ancora in corso di quantificazione il bottino. L’allarme è scattato e anche un testimone, assieme al proprietario, ha allertato subito i carabinieri giunti sul posto pochi minuti dopo. I ladri però erano già fuggiti, a bordo di un veicolo di colore chiaro. Sono al vaglio le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona che potrebbero aver catturato dettagli utili a riconoscere gli autori del furto. In tarda mattinata i militari hanno ritrovato tra le campagne di Civitanova Alta, verso Potenza Picena, abbandonate in un campo la slot machine e la macchinetta per il cambio del denaro. Entrambe sono state forzate e ne è stato prelevato il contenuto. Numerosi i danni per il locale di Stefano Pecorari, molto conosciuto a Civitanova Alta.
(l. b.)
(foto di Federico De Marco)
(Servizio aggiornato alle 16,10)
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Mi dispiace per il barista, ma per i gestori delle slot e per lo Stato sono contentissimo!!!!!
La mia solidarietà Stefano, purtroppo lo Stato tutela chi ruba..non chi lavora .
E’ evidente che hanno preso di mira Civitanova Alta e non la molleranno fino a quando avranno completato l’opera.
Gazzelle e pantere fisse in zona, armate di …. pistole ad acqua e fionde (onde evitare i presunti “eccessi” di legittima difesa!!!).
Meglio barricarsi in casa coi fucili carichi. Siamo in guerra no? Un’impari guerra tra poveri, ma sempre guerra è.