Le voliere dell’allevamento Collerosso sotto la neve di gennaio
Casa e uffici distrutti dal terremoto, voliere crollate sotto la neve e ora la Regione che gli nega un modulo abitativo per pochi chilometri di differenza dalla residenza originaria. Il caso dell’allevatore di selvaggina Federico Cerchiè, che a Sarnano sotto il peso della neve ha perso oltre 400 fagiani (leggi l’articolo) e che con il terremoto aveva già perso la casa colonica che ospitava lui e i dipendenti dell’allevamento Collerosso, finisce al centro di un’interrogazione alla giunta regionale a firma Lega Nord. Cerchiè ha chiesto dei moduli abitativi alla Regione, da posizionare accanto alle voliere rimaste, ma si è sentito rispondere di no “perché non ho la residenza nel domicilio fiscale dell’allevamento – racconta Cerchiè – e per questo non dovrei avere diritto a niente secondo l’ufficio regionale. Il terremoto mi ha rovinato la casa colonica, che si trova a Sarnano, a circa 2 chilometri e mezzo dall’allevamento, che per me era il posto dove abitavo e un appoggio per il lavoro. Senza un modulo vicino alle voliere come facciamo, ad esempio, io e chi lavora con me ad andare al bagno? Dobbiamo fare dei chilometri? Come posso ricevere un cliente? Non chiedo la luna, chiediamo un punto dove ci sia una stufa, un bagno e un angolo per mettere l’ufficio. Come me, in questa situazione, si trovano tanti allevatori oppressi dalla burocrazia”. L’allevatore ha raccontato la sua vicenda alle forze di opposizione in consiglio regionale che erano presenti durante l’assemblea organizzata dalla Lega Nord a Sarnano il 3 febbraio. A prendersi in carico la vicenda di Cerchiè i consiglieri leghisti Sandro Zaffiri e Marzia Malaigia che in una nota ricordano l’importanza dell’allevamento Collerosso che “permette la riproduzione di numerose specie avicole oltre che di mammiferi e riveste importanza anche dal punto di vista del mantenimento genetico di alcune razze o varietà animali – dice Malaigia -. Essere sordi a richieste che dovrebbero essere considerate esaudibili con un po’ di raziocinio, significa andare contro alle stesse parole del governatore Ceriscioli dette in aula regionale pochi giorni fa. Il presidente ha infatti affermato: “se ognuno fa la propria parte, possiamo dare una mano a questi cittadini, alle nostre imprese, al sistema marchigiano che da questa infinita serie di sfortunati eventi possa rimettere in moto le opportunità, le prerogative, gli strumenti che sono a disposizione”. Invitiamo pertanto con questo atto la Giunta regionale ad attivarsi perché tante parole di circostanza si trasformino in atti concreti per la vita di uomini e loro famiglie costretti ad una vita più dura del solito a causa di neve e terremoto”.
(Fe. Nar.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Io ci farei far vivere chi dico io , con due tori alle spalle!
Il governo fa schifo
Ormai è chiaro che tutti gli aiuti previsti spettano ai novantenni solo se andranno a ritirarli insieme ai nonni
Bravi, complimenti, voi politici, amministratori comunali tutti la stessa razza, miraccomando alle prossime elezioni, fatevi sentire, pagliacci.
È proprio uno schifo
NON VI LASCEREMO SOOOLIIII!!!! Pagliacci quaqquaraqquà!!!
Complimenti. Che bravi i nostri politici-comandanti