In arrivo 16,5 milioni di euro per gli allevatori marchigiani. Si tratta delle risorse della Strategia nazionale per la crisi del settore lattiero caseario e zootecnico che la Regione ha deciso di destinare alle aree colpite dal sisma. A dirlo è il vice presidente della Regione, Anna Casini, a seguito dell’accordo sottoscritto a Roma. La Strategia è finanziata con fondi dell’Unione europea, dello Stato e delle Regioni. Quelle dell’Italia centrale hanno scelto di investire la propria quota nelle aree interessate dal sisma. “La Regione ha contribuito con 9,7 milioni di euro – dice Casini – Anche gli allevatori con aziende fuori dal cratere, qualora in possesso di certificazione di danno causato dal terremoto con scheda Fast, potranno ricevere gli stessi aiuti delle altre imprese”. L’accordo prevede il pagamento di 400 euro a capo bovino, 60 euro a capo ovino, 15 euro per suino e 100 euro per equino. “L’Agea si è impegnata ad aprire il proprio sistema informativo entro pochi giorni per accogliere le domande degli agricoltori – continua Casini – Al fine di semplificare al massimo la presentazione delle domande, tutti i dati saranno precaricati e l’allevatore potrà confermare con un semplice click la propria situazione aziendale”.
Intanto continua la catena di solidarietà a favore degli allevamenti marchigiani: “Le numerose donazioni di alimenti per animali, provenienti da tutta Italia, hanno raggiunto gli allevamenti colpiti dalle calamità – riferisce Casini – Con l’arrivo dei prodotti, gli allevatori in difficoltà hanno rafforzato le loro speranze per superare il difficile momento”. A oggi, sono stati distribuiti 914 balle di fieno, 128 di paglia e 350 quintali di mangime. Sono stati consegnati a 111 allevatori. Per i prossimi quindici giorni sono previsti ulteriori arrivi di 426 balle di fieno, 20 di paglia e circa 100 quintali di mangime per 38 allevatori terremotati delle province di Ascoli, Fermo e Macerata.
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Si può sapere con quale criterio e a chi viene distribuita tutta questa roba? Personalmente non ho visto nulla per l’azienda di mio figlio, ma poco importa così non deve dire grazie a nessuno, né al sindaco di turno che magari dirotta altrove la merce e perché distingue gli allevatori in serie A e in serie B e perché intanto coltiva il serbatoio dei propri voti come le licenze edilizie.
E il mangime per i vari caproni quanto costa?