Sferisterio al coperto, l’idea torna di moda
Carancini: “Il bando di Verona
accelera gli eventi”

Il progetto da 13,5 milioni per la tensostruttura all'Arena riaccende il dibattito lanciato 20 anni fa da Anna Menghi. Il sindaco: "Da un po' di tempo discutiamo con il sovrintendente Messi sulla possibilità. C'è curiosità in merito". La promotrice: "A marzo un incontro con esperti e la persona che all'epoca mise a disposizione un progetto preliminare". Il consigliere Maurizio Mosca: "Si potrebbe applicare il modello 100 consorti rivolgendosi alle aziende"
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sferisterio

Lo Sferisterio, da anni si discute sulla possibile copertura reversibile

 

di Claudio Ricci

“Da un po’ di tempo con il sovrintendente Luciano Messi stiamo discutendo sulle opportunità che la tecnologia può dare al progetto di una copertura dello Sferisterio. L’approccio al tema è di curiosità e di interesse e non di indifferenza”. Perché non “copiare” Verona e promuovere un concorso di idee per coprire l’Arena Sferisterio? Il bando lanciato dall’amministrazione del capoluogo veneto che riporta a galla il progetto lanciato nel 1999 dall’ex sindaco Anna Menghi stuzzica il primo cittadino Romano Carancini. Proprio a Verona su 87 idee 3 hanno colto nel segno progettando una copertura reversibile per l’anfiteatro. Un’opera da 13,5 milioni, sponsorizzata perlopiù da Calzedonia, che consente di contenere i danni delle intemperie rovinino il monumentale teatro e garantire una continuità della programmazione del teatro.

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Il sindaco Romano Carancini

“La curiosità porterà a qualche approfondimento – dice il sindaco – senza pregiudizi rispetto ad una proposta che potrebbe favorire la città. Si avrebbe una struttura di quelle dimensioni utilizzabile anche d’inverno che lasci intatta la sua bellezza e la sua identità acustica. L’esempio più classico sarebbero i concerti invernali”. Sull’eventualità pesano certamente le variabili dell’impegno finanziario, e quindi della ricerca di sponsor, della logistica e della tutela del bene. “La struttura potrebbe avere costi variabili, per milioni – è il ragionamento del sindaco – C’è poi tutto il tema della logistica per la tutela del bene storico. Il bando di Verona non fa che accelerare gli eventi”. Non è escluso che nei prossimi giorni si potranno avviare contatti in ambienti imprenditoriali sulla questione.

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Anna Menghi

Già 20 anni fa l’allora sindaco Menghi si interessò concretamente al progetto trovando addirittura uno sponsor (all’epoca l’operazione era di 9 miliardi) e un progetto preliminare messo a disposizione in maniera gratuita. “È un’idea che mi ha accompagnato in tutti questi anni e che ho sempre tenuto presente nel mio programma elettorale – dice Menghi – Conoscevo già la storia di Verona dall’uscita del bando a settembre e l’intenzione era quella di organizzare un incontro per riportare il tema all’attenzione pubblica già prima di Natale. Poi c’è stato il terremoto e l’evento è slittato. Ora contiamo di organizzarlo a primavera con la partecipazione della persona che all’epoca mise a disposizione il progetto preliminare e di esperti come Placido Munafò che sull’operazione scrisse una tesi. L’idea è far capire alla città che abbiamo perso 20 perché qualcuno non ha voluto neanche che se ne parlasse. Se non ripartiamo da un’idea forte tutto il resto lascia il tempo che trova”.

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Il consigliere di Città viva Maurizio Mosca

Sul progetto si sofferma anche il consigliere di Città Viva Maurizio Mosca fervente sostenitore della proposta già nella maggioranza Meschini e inventore della formula dei “100 consorti” per il finanziamento delle stagioni liriche alle prese con i tagli costanti del Fus. “E’ un discorso importante – commenta Mosca – Aldilà del fatto che non si rischia l’evento estivo per un temporale si preserva anche il monumento dagli agenti atmosferici. Macerata non ha le potenzialità di Verona ma è anche vero che qui l’intervento potrebbe costare molto meno. Si potrebbe applicare il modello 100 consorti consorti ma rivolgendosi a qualche azienda. L’amministrazione si faccia carico di almeno di una proposta perché è il monumento più importante che abbiamo”.

 

 

 



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