di Gianluca Ginella
(foto e video di Federico De Marco)
Il terremoto che ha devastato la provincia il 26 e 30 ottobre ha lasciato deserti interi territori. A presidiarli le forze dell’ordine che con il loro lavoro stanno garantendo la sicurezza e scongiurando la presenza di “sciacalli”. Non solo, ma una delle attività è stare a fianco di chi è rimasto e magari ha bisogno anche solo di una parola di conforto. Una attività quotidiana, svolta in luoghi devastati dal terremoto, dove ancora le scosse si sentono ogni giorno e dove si è in contatto con persone che hanno perso tutto. Cronache Maceratesi ha trascorso la giornata di ieri (sabato) insieme agli agenti della polizia.
A spiegare il lavoro svolto dalle forze dell’ordine è il commissario capo Sandro Tommasi, dirigente dell’ufficio volanti della questura di Macerata. «Noi forze dell’ordine, polizia, guardia di finanza, carabinieri, forestale assicuriamo il controllo del territorio di tutti i comuni colpiti dal terremoto – spiega il commissario capo –. Tutti i comuni sono presidiati h 24. Ci sono presidi più o meno fissi che diventano più stringenti nei comuni che si avvicinano all’epicentro del terremoto. Per la polizia si tratta di uno sforzo straordinario. Oltre agli agenti della questura c’è il Reparto mobile specializzato nella gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica e il Reparto prevenzione crimine di Perugia che è specializzato nel controllo del territorio.
Una cosa importantissima in comuni privi di popolazione dimorante». La polizia ha un presidio all’ingresso della zona rossa di Visso dove senza un permesso non si può passare. La strada è quella che poi porta a Ussita e Castelsantangelo. Pattuglie delle forze dell’ordine sono in tutti i comuni colpiti dal sisma e altre controllano la strada da Muccia a Visso dove vengono allestiti posti di controllo. Sul territorio ci sono anche gli alpini del Quinto reggimento Vipiteno e l’esercito. «Visto che i controlli sono serrati sono state intercettate persone che non avevano motivazioni valide per stare nei comuni colpiti dal sisma» dice Tommasi. «La divisione Anticrimine dal 26 ottobre ha fatto 11 fogli di via per persone trovate in zona rossa o in zone interdette e in atteggiamento sospetto – spiega il primo dirigente Andrea Innocenzi, che dirige l’Anticrimine della questura di Macerata –. Facciamo attività, oltre che di polizia giudiziaria, anche di ordine, sicurezza e soccorso pubblico».
A Visso c’è anche il camper della polizia per accogliere le persone che magari hanno bisogno anche solo di parlare e di ricevere un sostegno psicologico. L’aiuto nei luoghi colpiti dal sisma a volte per le forze dell’ordine è anche accogliere l’abbraccio di un anziano che ha perso tutto o dare da mangiare ad animali, soprattutto cani e gatti, rimasti senza più nessuno a curarli. E’ il caso, ad esempio, di alcuni gatti che hanno trovato riparo in una casetta di legno vicino all’hotel Domus Laetitiae a Frontignano di Ussita e a cui gli agenti portano da mangiare le crocchette. Ma l’attività principale resta il controllo del territorio.
Per questo la polizia ha messo in campo due delle sue eccellenze: il Reparto mobile e il Reparto prevenzione crimine di Perugia, quest’ultimo «ha in dotazione sulle auto il sistema Mercurio – spiega Tommasi – che consente la lettura sistematica delle targhe e dà un riscontro immediato grazie al collegamento con il database della polizia, se un’auto risulta rubata o segnalata». La polizia è in servizio nelle zone colpite dal sisma sin dalla sera del 26 ottobre, quella della doppia scossa di terremoto. Una notte da incubo in cui le forze dell’ordine e i vigili del fuoco sono impegnati ad andare casa per casa a controllare se vi fossero persone da aiutare ad uscire. Un lavoro difficile, dove di positivo ci sono i rapporti umani.
«Nascono rapporti belli e costruttivi sia tra noi delle forze dell’ordine che con i volontari» spiega Tommasi. Una presenza, quella delle forze dell’ordine, che non deve essere solo quella di garantire la sicurezza, ma qualcosa di più: «la nostra presenza deve essere di conforto per la popolazione» conclude Tommasi.
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È vero ..grazie per essere li ..per aiutare con forza e gentilezza …per offrire una parola di sostegno e conforto …GRAZIE!!
Grazie a tutti