Il presidente della Regione Luca Ceriscioli e Vasco Errani
«Le Marche sono la regione più colpita da questo sisma. La popolazione interessata è di quasi 350mila abitanti, mentre nel sisma precedente ne vedeva coinvolti 36mila e 575». Così il presidente della Regione Luca Ceriscioli all’indomani della pubblicazione dell’elenco dei 57 Comuni marchigiani entrati nel cratere del terremoto del 26 e 30 ottobre (leggi l’articolo). «Con il decreto parte ufficialmente la ricostruzione – ha detto Ceriscioli – nel momento in cui la nostra Regione è ancora impegnata nell’assistenza di oltre 25 mila persone, ma già proiettata con l’organizzazione degli uffici e di tutte le forze in campo verso la seconda fase. Un lavoro straordinario che non lascia indietro nessuno. Questa volta non si tratta, come in altre analoghe catastrofi, di aiutare qualche area duramente colpita, ma in gioco c’è lo sviluppo di tutta la regione. È in gioco un pezzo del destino della nostra regione. Il governo ci ha fornito gli strumenti legislativi per favorire concretamente la ricostruzione. A noi spetta dare operatività e pianificazione per restituire alle nostre montagne la vita che gli appartiene e che è parte dell’identità della nostra regione. Voglio rassicurare ancora una volta che per i cittadini non c’è differenza tra dentro e fuori cratere: tutti i danni diretti causati dal sisma ad abitazioni o ad attività commerciali, edifici pubblici, dentro e fuori il cratere, saranno risarciti al 100 percento, fatta eccezione per le seconde case fuori cratere che non si trovino nei centri storici e nei borghi per cui è previsto comunque un risarcimento al 50 per cento».
L’assessore regionale Angelo Sciapichetti reduce da una riunione con i sindaci della provincia proprio sul tema decreto commenta: “Per la prima volta dopo il sisma si interviene in tempi così rapidi e semplificativi. In fase di conversione alcune questioni (ad esempio nel tema trasporti e aiuti alle attività produttive) possono essere migliorate. Ma l’impostazione fondamentale è assolutamente originale. Oggi abbiamo fatto una riunione con tutti i sindaci del Maceratese e non c’è stata nessuna critica al decreto. Significa che è stato fatto ascoltando i territori e questo ci aiuta a tenere unita una comunità che ora ha bisogno di tutto tranne che di divisioni”.
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È necessario fermare l’ingiustificato e intollerante aumento del prezzo degli affitti.
Voglio scriverlo così almeno rimarrà a futura memoria: soluzione per far ripartire le attività produttive nelle zone colpite dal terremoto: zone franche trentennali. Cioè tasse zero x 30 anni a chi inizia o continua qualsiasi attività economica con sede in quelle zone. Zero contributi sia sul lavoro autonomo che sul lavoro dipendente. Zero adempimenti fiscali. Nessun tipo di dichiarazione da inviare all’Agenzia delle Entrate.
Campa cavallo…
Parole….