Caldarola, dolci
per il patrono San Martino

A causa del sisma non potrà essere rispettata la tradizione che vedeva, in occasione della festa, il sindaco cucinare per i cittadini alle scuderie del castello Pallotta. I cuochi della Protezione Civile si sono messi all'opera per onorare la ricorrenza

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Una delle chiese distrutte a Caldarola

 

 

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L’ambulatorio medico allestito nell’area adibita alle emergenze dalla protezione civile dell’Emilia Romagna

 

Ogni anno, in occasione della festa del santo patrono, il sindaco di Caldarola invitava tutta la cittadinanza nelle scuderie del Castello Pallotta e cucinava per loro. Questa tradizione non potrà essere rispettata ma oggi, San Martino, saranno i cuochi della Protezione Civile, saputo della festa patronale, che cucineranno dei dolci per tutti accompagnati dalla vernaccia Rocchi. Circa settecento le persone che si trovano a pranzo nella mensa, per stasera si prevede che in tanti torneranno in città per la ricorrenza. Rimarrà salda invece la tradizione della messa che si svolgerà nella solita tensostruttura alle 15. Nel frattempo, prendono forma le linee d’indirizzo che il Comune attuerà nei prossimi giorni. Da ieri è attiva la procedura per richiedere i moduli, il sindaco Luca Giuseppetti ha più volte ribadito che dovranno essere richiesti solo ed esclusivamente da coloro che non possono dormire lontano da Caldarola, chi invece ha già una alloggio negli alberghi, strutture ricettive o autonome sistemazioni è invitato a rimanere dov’è per evitare di dover richiede troppi moduli ed occupare una superficie che diversamente può essere utilizzata per le casette di legno che verranno istallate non prima di 8 mesi. Nonostante i modelli “Fast”, che snelliscono i tempi di reingresso nelle case agibili, purtroppo ad oggi la Regione non ha ancora inviato sul territorio comunale i tecnici che sono autorizzati a compilarli quindi i tempi si stanno ulteriormente allungando: previsto per oggi il loro arrivo. Anche se non sono dati certi, si auspica che almeno il 40-45% delle case nella zona più nuova del comune di Caldarola siano agibili e quindi abitabili. Ci sono altre case agibili ma che ricadono nella zona rossa. Nei prossimi giorni si lavorerà per restringere il più possibile l’area interdetta e mettere in sicurezza alcune strade.

 Sono l'ambulatorio medico e la mensa allestiti, nell'area adibita alle emergenze, dalla protezione civile dell'Emilia Romagna. In un altro container c'è anche la farmacia che dispensa medicinali


L’ingresso della mensa allestita dalla protezione civile dell’Emilia Romagna

L’Emilia Romagna invierà, arrivo previsto per oggi, alcuni volontari specializzati nelle problematiche sociali, forniranno sostegno agli anziani e ai bambini dai 3 ai 5 anni che sono ospiti nelle strutture alberghiere della costa. In breve è previsto un incontro con l’architetto Marinelli che in passato ha predisposto il piano regolatore del comune di Caldarola, il meeting servirà per studiare le aree su cui far installare i moduli, quelle per le casette di legno e anche come inserire in tali contesti le attività commerciali. Infine per i cittadini che sono rimasti a Caldarola sono funzionati e operativi, oltre alla mensa allestita dalla Protezione Civile dell’Emilia Romagna, anche l’ambulatorio medico e la farmacia, proprio per essere vicini ai caldarolesi in ogni loro esigenza. Infine, in un momento in cui sta emergendo la solidarietà dei cittadini, anche una giornalista collabora con il Comune. Ester de Troia ha messo a disposizione la sua professionalità, a titolo gratuito, per far sapere a chi è dislocato lungo la costa e non ha contatti quotidiani con l’amministrazione comunale cosa si sta facendo per farli tornare nelle loro case, diffondendo quotidianamente notizie ufficiali agli organi di stampa.



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