di Gianluca Ginella
(Foto di Lucrezia Benfatto)
Via Roma 111, via Padre Matteo Ricci 13. Sono gli indirizzi di due palazzine di Macerata che dovranno essere sgomberate a causa dei danni dovuti al sisma e accertati dai sopralluoghi dei tecnici della Regione svolti nelle scorse settimane nel capoluogo. In via Roma al civico 111 vivono 15 famiglie e lì, da 20 anni, c’è un negozio di estetista. I tecnici hanno dichiarato l’inagibilità della palazzina e il Comune ha avviato le procedure per l’ordinanza di sgombero. Le famiglie potranno accedere al contributo previsto dal decreto sisma per affittare una nuova abitazione (sono previsti 200 euro a persona e fino ad un massimo di 600 euro per le famiglie). Non dovessero trovare casa, a quel punto sarà il Comune ad attivarsi. Una notizia piovuta all’improvviso sui residenti, che hanno appreso dei problemi nella palazzina in una assemblea condominiale che si è svolta il 18 ottobre.
«Adesso, come sempre, si vedrà sulla gestione – dice l’assessore Narciso Ricotta che sta seguendo la vicenda –. La prima ipotesi per chi dovrà lasciare la sua casa è l’affitto sul libero mercato con il contributo previsto dal decreto sisma. Non dovessero trovare una soluzione dovremo intervenire noi. Stiamo seguendo il problema per vedere se riescono ad organizzarsi e nel caso non ci riuscissero interverremo per aiutarli». «Siamo preoccupati, lavoriamo qui da 20 anni. Per ora di ufficiale non ci è stato comunicato nulla» dice una delle titolari del negozio d’estetista Il Profilo che si trova nella palazzina che dovrà essere sgomberata. «Abbiamo saputo che nel giro di 15 giorni dobbiamo trovarci un’altra casa – dice una dei residenti, che chiede di non comparire con nome e cognome –. Ho iniziato a cercare ma di certo non è facile. Poi abbiamo i nostri beni e dobbiamo portarli via. Io stanotte non ho chiuso occhio per il pensiero di dover lasciare la mia casa. Poi c’è anche il fatto di aver dormito in questi mesi in una casa senza sapere che era inagibile. Siamo tutti molto arrabbiati, anche perché nel corso degli anni abbiamo segnalato i problemi nella palazzina e la risposta era sempre: “Provvederemo”».
Crepe in una delle abitazioni di via Padre Matteo Ricci
Le lesioni sono state individuate sia sui tramezzi che in parti portanti della struttura. Lesioni nella palazzina erano state segnalate sin dal 24 agosto, subito dopo il sisma e i vigili del fuoco erano intervenuti per un sopralluogo (leggi l’articolo). C’è chi in quella casa vive da una vita, «io sono qui da 50 anni, per quello che ho visto il palazzo si è mosso, è come ruotato – dice un residente del terzo piano, che anche lui chiede di non comparire con il nome –. Il rischio è che se viene un’altra scossa il palazzo possa crollare». In realtà i tecnici del Comune non ritengono che la struttura sia a rischio di crollo. Ma i danneggiamenti subiti per il terremoto fanno pensare ai tecnici che la struttura, dovesse esserci un altro sisma come quello del 24 agosto, potrebbe avere qualche cedimento. Per i residenti, comunque, la cosa importante al momento è che il Comune li aiuti a trovare un’altra sistemazione. Nel condominio vivono persone anziane, famiglie. Trovare una nuova casa non è semplice. Non lo è per loro e non lo è per chi vive in una palazzina edificata nell’anno 1600, in via Padre Matteo Ricci, nel cuore di Macerata, dove vivono 5 o 6 famiglie.
Crepe in via Padre Matteo Ricci
«I tecnici della Regione sono venuti domenica e hanno detto che la situazione è grave e che dovranno fare una ordinanza di sgombero – dice Eva Ricci, che vive al penultimo piano insieme a due figlie –. Stiamo aspettando che ci facciano una comunicazione. Sicuramente non ci sentiamo tranquilli». Nella palazzina c’era stato un sopralluogo dei vigili del fuoco che avevano rilevato criticità nel sottotetto e il proprietario aveva realizzato una copertura in legno. «C’erano delle brutte crepe nel sottotetto, penso che se ci fosse un’altra scossa potrebbe crollare sulle scale e io non potrei uscire di casa – dice Astrid Nardi, che vive all’ultimo piano della palazzina –. Sto cercando un’altra abitazione». A Macerata sono 1.600 le richieste di sopralluogo. Finora, secondo i tecnici comunali, sono alcune decine le case dichiarate inagibili o parzialmente inagibili. Per lo più sono seconde case che si trovano in zone di campagna. Eccezioni però sono una casa in via Madonna del Monte dove una famiglia ha dovuto sgomberare (ha trovato un’altra abitazione in affitto), e una casa in via Galasso da Carpi dove viveva una anziana di 90 anni che ha dovuto trasferirsi.
Sinora nel Maceratese sono state 19.500 le richieste di sopralluogo e gli sfollati sono arrivati a 2.170.
La casa inagibile in via Galasso da Carpi
Crepa sulla parete esterna nella casa di via Galasso da Carpi
Una crepa nella palazzina di via Roma
In questa foto e in quelle successive le crepe nella palazzina di via Padre Matteo Ricci
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Sono una delle abitanti del palazzo in via roma e dico che qui ce molta rabbia nonostante abbiamo chiamato i vigili per chiedere un sopralluogo solo ora dopo 2 mesi sappiamo che abbiamo dormito in un palazzo inagibile, siamo spaventati, dobbiamo andare via in 2 settimane. E insopportabile questa situazione
Come funzionano i controlli !!!!!!siamo in Italia purtroppo.
quest’articolo fatelo leggere a carancini almeno si rende conto della situazione
Mi dispiace veramente!
il sindaco di macerata non ha rappresentato i cittadini maceratesi dopo il sisma in tv non sapeva nemmeno dello sgombero di alcune famiglie in altri paesi limitrofi vi erano cittadini x gli aiuti con presenza di sindaci
dopo due mesi si prende una decisione …..
Una volta abitavo nelle case ficana,mi avevano chiesto di lasciare la casa xché il comune voleva costruire la città turistica..ora abito in via Roma e un altra volta l ordinanza di sgomberare…ma do ca… sta la pace
Complimenti Carancini, in tempi record hai dichiarato inagibile l’ufficio del sindaco e la sala consiliare lasciando lavorare tranquillamente le persone sopra e sotto (bar Centrale), ed hai lasciato dormire persone in case pericolanti… Non ho parole, anzi ne avrei, ma non voglio essere denunciato per ingiurie. Mi vergogno di essere maceratese. Complimenti a tutta la giunta…. Bravi