Oltre un’abitazione su cinque nelle Marche risulta non occupata (22,29% per 175.961 case vuote in totale) con una concentrazione maggiore nelle province di Ascoli Piceno (1° posto regionale con il 25,34% e 27.851 case vuote), Fermo (2° con il 24,81% e 22.274 case) e Macerata (3° con 23,96% e 39.276 case). È quanto emerge da un’analisi di Solo Affitti, rete immobiliare specializzata nella locazione con 340 agenzie (40 in Spagna), che propone di sostenere il mercato locativo valorizzando gli immobili vuoti. Molte le abitazioni non occupate anche in provincia di Pesaro-Urbino (4° posto nelle Marche con il 21,52% e 40.126 case vuote) e Ancona (5° posto con il 19,39% e 46.434 case).
In Italia sono oltre 7 milioni e 38 mila le case non occupate (22,5% del totale) con una concentrazione maggiore in regioni del Sud come Calabria (2° posto nazionale con il 38,7% e 481.741 case), Molise (3° con il 36,9% e 73.524 case) e Abruzzo (4° con il 32,7% e 250.038) per effetto dell’emigrazione. Il trend è sviluppato anche in Valle d’Aosta (1° posto in Italia con il 50% per 58.731 immobili), Liguria (6° posto, 30,9% e 331.863 abitazioni) e Trentino Alto Adige (9° con il 27,2% e 156.771) dove abbondano le case di villeggiatura. Un maggior tasso di occupazione delle abitazioni si registra, invece, nelle regioni più popolose come il Lazio, dove solo il 17,6% di case sono vuote (488.114 in totale), così come in Campania (penultimo posto con il 17% e 417.576 case) e soprattutto Lombardia (ultima in Italia con il 15.2% per 731.665 case).
“Facciamo in modo che – commenta Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti – questo grande patrimonio immobiliare a disposizione in Italia possa soddisfare il fabbisogno abitativo e faccia rivivere i piccoli e medi centri storici del nostro Paese. Occorre un progetto governativo chiaro sulla casa e sulle locazioni attraverso agevolazioni fiscali per proprietari e inquilini, come avviene in tanti altri Paesi europei. Un buon passo in questa direzione è la tassazione fissa al 21% della cedolare secca per i contratti a canone libero e al 10% per i contratti a canone concordato. Occorre, tuttavia, far conoscere di più queste agevolazioni e spingere le amministrazioni comunali a convocare le associazioni di proprietari e inquilini per rinnovare gli accordi sui canoni di locazione. A Milano e Napoli i prezzi degli affitti sono stati aggiornati dopo 10-15 anni e i contratti agevolati faticano a decollare, anche perché i canoni concordati su alcune aree si discostano troppo dai prezzi di mercato, e i benefici per locatari e locatori tardano ad arrivare”.
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La maggior parte delle volte sono catapecchie affittate a prezzi esorbitanti, buone solo per metterci gli extracomunitari
Se buone e proposte a cifra di mercato, si affittano tranquillamente.
Venite a farvi un giro a Milano. Poi ne riparliamo di catapecchie a prezzi esorbitanti!
Mi domando come hanno fatto a sapere quante sono le case vuote (forse ha fatto stime su sondaggi a campione). Inoltre la casa può essere vuota per vari motivi, ossia o perché il proprietario non vuole tribolare affittando la seconda casa a persone che poi smettono di pagare (i morosi) o perché usano la casa per le vacanze estive o invernali, oppure perché l’ha messa in vendita. Indubbiamente Solo affitti solleva per guadagnare (regolarmente) sulle intermediazioni.
Io da ragazzo ho una lamentela e cioe “affitto a sole ragazze”
Proviamo a domandarci perché sono così tante sfitte? Con le attuali leggi è difficile a mandare via l’inquilino moroso se poi ci sono minorenni o donne in cinta diventa impossibile. Però le tasse si devono continuare a pagarle. Bisogna inoltre ringraziare il cielo se lascia la casa in ordine quando l’inquilino se ne va. In poche parole siamo diventati un Paese dove la proprietà privata conta sempre di meno
È oramai da tempo finita la pacchia per chi lucrava sulla pelle delle famiglie che volevano fare studiare fuori casa i loro pargoli. ..