La Lega Nord di Civitanova si spacca. A due mesi dalla presentazione del coordinamento, se ne vanno Siria Carella, Angelo Broccolo e Giorgio Mussolini. I tre hanno messo nero su bianco. Non sarebbero però i soli ad avvertire malumori nel gruppo. Questo a detta della stessa Carella. Ma per il segretario provinciale della Lega, Giordano Giampaoli, l’uscita sarebbe solo di due. «Carella e Broccolo – dice Giampaoli – Mussolini non lo consideravamo nel coordinamento. Comunque siamo sereni e il gruppo va avanti. Stiamo allargando le basi per prepararci alle elezioni comunali».
All’origine dello scisma ragioni di carattere politico e la non condivisione di un accordo col vecchio centrodestra. «Usciamo perché la Lega stessa si appiattisce alla ricerca di un accordo – spiega Carella – peraltro informando soltanto metà coordinamento, prono a chi ha gestito il potere negli anni in cui la città poteva avere uno sviluppo turistico importante». Il riferimento è alle riunioni indette dall’ex sindaco Massimo Mobili con il quale la Lega era pronta a trovare un accordo. «Usciamo perché vogliamo poter chiedere a questi signori in cerca di collante – continua Carella – perché negli anni passati i nostri imprenditori che volevano investire nel turismo siano stati stoppati, perché è stato costruito un quartiere dove era previsto un cavalcavia». I transfughi della Lega però non sembrano disposti a rimanere con le mani in mano e costituiranno un comitato alternativo che potrebbe portare alla creazione di una lista civica.
(l.b.)
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E’ il male italico. L’individualismo, privo della necessaria umiltà di cercare e trovare un accordo, porta alla sterilità.
La Lega da sola rimane dura e pura e toppa. Stesso discorso vale per Forza Italia e Fratelli d’Italia.
E’ possibile che, pur di scongiurare la continuità di un partito bollito e marcio come il PD e l’ultima ridotta del M5S, non si riesca a trovare un accordo sulle cose concrete da fare?