A destra Enrico Pulsoni insieme a studenti e volontari al lavoro nel laboratorio di via XX Settembre
La Notte dell’opera di Macerata è fatta di grandi manifestazioni, grandi orchestre e grandi folle di persone che da tutta la provincia raggiungono il capoluogo ammaliati da musica e buon cibo. Ma a regalare quello spettacolo è la sapienza e il lavoro faticoso di chi in questi giorni è impegnato tra prove e impalcature. E così mentre già alcune vetrine si colorano di azzurro (la tinta che tutti sono invitati a indossare, parola del direttore artistico del Mof Francesco Micheli), dietro la porta del laboratorio di via XX Settembre i ragazzi dell’Accademia di belle arti sono al lavoro da giorni. Ora dopo ora stanno mettendo a punto i sei palchi che chiuderanno in un abbraccio di led azzurri i musicisti in scena in altrettanti punti di Macerata. Perché il tema di quest’anno è il Mediterraneo e così «siamo marini anche noi», scherza Enrico Pulsoni, docente di Scenografia all’accademia e nocchiero di un’operazione che ha attirato volontari da tutto il mondo. Nell’ampia stanza del laboratorio si parla italiano, inglese, francese e ognuno porta il suo contributo dalla Polonia, dalla Francia, addirittura dalla Cina. In tutto, tra studenti e volontari (tutti under 30), sono una quindicina le persone al lavoro per consegnare i palchi in tempo. L’idea è semplice: strutture in legno alte tre metri e ampie quattro, che giovedì pomeriggio verranno pazientemente posizionate in corso Cavour, corso Cairoli, piazza Cesare Battisti e la piazzetta di San Giovanni. Il fondale avrà il colore del mare e si accenderà grazie a grappoli di luce bianca che, attraversando strati e forme di diversi materiali in plastica, doneranno l’impressione di un cielo notturno stellato che si specchia tra le onde. A condire lo spettacolo torna domani sera l’iniziativa della Coldiretti provinciale, “Campagna amica”, che sarà protagonista in piazza Vittorio Veneto con i sapori del Mediterraneo. Dalle 20 ad accogliere le migliaia di persone attese nel capoluogo saranno le tipicità locali. Dal vino di visciole alle specialità alla lavanda, dal formaggio allo zafferano al miele, dal passito di Vernaccia al ciauscolo, passando per vino cotto, Vernaccia di Serrapetrona Docg, olio extravergine monovarietale e tartufo. Un mercato notturno che promette di «attirare e incuriosire» dicono il presidente di Coldiretti Macerata, Francesco Fucili e il direttore Giordano Nasini. Perché le produzioni locali sono «vetrina del territorio», con prodotti che «abbinano innovazione e qualità».
(foto di Lucrezia Benfatto)
Lavori in corso: luci e materiali in plastica restituiranno l’effetto di un mare pieno di stelle
Le location dei palchi
Un teatro di legno in scala nel laboratorio dell’accademia
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