La sinistra del Pd si confronta in vista dell’elezione del nuovo presidente e del consiglio dell’Area vasta. Ieri il senatore Mario Morgoni aveva auspicato un confronto trasversale tra gli amministratori (leggi l’articolo).
Mentre proseguono i lavori del tavolo provinciale per la sintesi sul candidato da portare all’appuntamento elettorale del 28 agosto (la presentazione delle liste scade l’8 agosto), il “Pd Sinistra Marche”, sigla che raccoglie tutte le componenti della sinistra interna dei democrat, si da appuntamento giovedì, alle 18, all’hotel Grassetti di Corridonia. L’incontro, sul tema “Il Pd che serve all’Italia” sarà coordinato dall’ex capogruppo provinciale Massimo Montesi (nessuno è escluso dal totocandidature per la nuova Area vasta). A tirare le conclusioni di un dibattito nel quale interverranno dirigenti provinciali e regionali del partito oltre a responsabili delle associazioni di categoria e le forze sociali, sarà l’ex governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani. «L’iniziativa – scrive Montesi – si presenta di grande importanza non solo per la presentazione dell’area culturale e politica “Pd Sinistra Marche” della nostra provincia, ma anche per i temi affrontati, quelli di attualità politica, economica e sociale». Temi che rientrano a pieno titolo nel programma amministrativo dell’Area vasta che sarà.
(Cla.Ri.)
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Assessó te prepari è!!! Tira un’ariaccia a Matelica e hai paura di restare senza poltrona. Voci dicono che non sei ben visto nel PD!
Sì, sembra un’ottima stagione per i funghi.
Silenzi che fa: lui e il “gruppuscolo” che gli gira intorno nel Pd civitanovese aderiscono alla neonata corrente “Pd sinistra Marche”? Silenzi che ha sempre votato in congressi e primarie del partito per Bersani o chi per lui (ultimo Cuperlo) dovrebbe ritrovarsi su queste posizioni. Dagli osservatori Silenzi non è considerato un “renziano” ufficiale, d’accordo ha avuto delle fuoriuscite, ma non si è allontanato troppo dalla posizione iniziale. Ha abbandonato il percorso originario per sostenere due volte Ceriscioli (si dice: sbagliare è umano, perseverare è diabolico!), prima per segretario regionale Pd (candidatura non accolta e perciò boicottaggio dei seggi elettorali) e poi per governatore della Regione. Ceriscioli non è ritenuto un renziano “ortodosso”, ma il sostegno datogli alle primarie da Silenzi contro il maceratese Marcolini – insieme a quello di Fiordomo determinante – sta producendo danni enormi al nostro territorio, specie sul versante sanitario. Silenzi e i suoi hanno raccolto le firme per il “Si al referendum costituzionale” di ottobre, ma come potevano sottrarsi dirigendo localmente il partito del premier? Bisogna anche dire che Silenzi non si impegnato, e c’è da dubitare che lo faccia da qui ad ottobre, in iniziative pubbliche a sostegno del Sì. Quindi Silenzi. rivendicando l’orgoglio “bersaniano”, con qualche “strategico” cambio di rotta potrebbe partecipare all’incontro del “Pd sinistra Marche” di Corridonia. Tra i promotori dell’iniziativa quel Montesi che Silenzi ha sostenuto per la segreteria provinciale del Pd; interverrà Vasco Errani, già govenatore dell’Emilia Romagna, punto di riferimento importante per un ex Pci come Silenzi. Se non fosse che il Pd di Civitanova di recente è entrato in completa “confusione” politica e non prende più posizione: perchè non è in grado o non vuole scoprirsi in vista delle Comunali. Il Pd civitanovese non si è espresso sulle questioni amministrative sollevate dal consigliere Rossi, sulla mozione di sfiducia che 5 consiglieri di maggioranza hanno presentato contro il presidente dell’assise comunale Costamagna, sulla ricandidatura di Corvatta e via dicendo. Si mormora che Silenzi e i suoi stiano cercando un proprio candidato in caso di primarie (tra i papabilli Frinconi Jr, consulente dell’assessorato al Bilancio). Il Pd dovrà anche confrontarsi con una candidatura “pesante” che sta crescendo nel centro-sinistra: Ghio. Costamagna ieri ha annunciato, prima del consiglio che dovrebbe discuterle, le dimissioni da presidente. Potrebbe verificarsi che l’ex sindaco, leader di Upc, seconda forza elettorale della maggioranza (da qui la richiesta del ruolo di presidente del consiglio) ritiri i suoi, provochi la crisi politica della Giunta Corvatta e apra le porte al commissario. La maggioranza, comunque, non avrebbe coalizzate alle comunali le stesse forze che la composero del 2012. Per cui dalle prossime elezioni potrebbe uscire un quadro politico civitanovese stravolto e certi personaggi (inutile citare i nomi) messi in pensione definitivamente. Ma ci sono ancora alcuni mesi e nel frattempo Silenzi starà riflettendo se aderire a “sinistra Pd Marche”. Alla peggio, come ha fatto in altre occasioni, manderà a Corridonia l’osservatore “Gazzosa”.