La merce contraffatta sequestrata
Macchine da cucire elettroniche e dotate di pennetta usb per falsificare capi di abbigliamento di importanti case di alta moda prodotti in casa. Scoperto all’Hotel House di Porto Recanati un laboratorio clandestino. Una filiera del falso che ha portato al sequestro di 7mila pezzi, tra abbigliamento e accessori, e alla denuncia di tre persone originarie del Senegal. L’operazione è della guardia di finanza impegnata nei controlli per contrastare l’abusivismo commerciale. Dopo pedinamenti e appostamenti, le fiamme gialle sono arrivati ad alcune persone che fungevano da corrieri della merce, trasportata fin dentro il palazzone multietnico. Controllata un’auto delle persone monitorate, i finanzieri hanno trovato e sequestrato merce contraffatta. Proseguendo le indagini si è arrivati anche all’appartamento dove la merce veniva stoccata. E’ scattata la perquisizione.
La perquisizione nel laboratorio clandestino dell’Hotel House
Dall’abitazione è stata rinvenuta un’enorme quantità di merce e materie prime di ogni genere con marchi ed etichette false delle più note griffe: “Fred Perry” “Armani” “D&G” “Burberry” “Gucci” “Ralph Lauren” e molte altre. Particolare, è stato il ritrovamento di due macchine da cucire elettroniche, complete di aghi e rocchette, una delle quali completa di pennetta usb riportanti i loghi delle maggiori case di moda, nonché, tra i vari capi di abbigliamento, anche dei giubbini invernali ancora da lavorare, tali da far presumere che si era di fronte ad un vero e proprio laboratorio professionale del falso, attivo per tutte le stagioni. La merce contraffatta sarebbe finita sui mercati abusivi del lungomare e nei mercati locali. Uno dei responsabili aveva attivato da alcuni mesi una partita Iva per il commercio ambulante, con notevoli danni economici ai commercianti che lavorano nella legalità. Nel complesso, sono stati sequestrati circa 7mila articoli, tra capi di abbigliamento ed accessori, nonché 2 macchine da cucire elettroniche, con la denuncia di 3 persone, tutte di origine senegalese.
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Chissà se versavano i contributi dei propri dipendenti all’INPS, a tutto vantaggio degli Italiani,
Costoro sarebbero i “NUOVI ITALIANI” così definiti dai parolai del buonismo a senso unico e che danneggiano i “VERI ITALIANI”, siano essi semplici cittadini o imprenditori vessati da una pressione fiscale fra le più alte in Europa che faticano a tirare avanti, che in troppi casi si suicidano come mai avvenuto dal dopoguerra in poi, che non vengono accolti in albergo o in abitazioni collegate a cooperative pseudo caritatevoli dai nomi altisonanti.
L’hotel HOUSE è un covo d’illegalità, per produzione di capi contraffatti e spaccio di droga, i cui proventi, calcolati in euro 400.000 mensili (una cifra enorme) vengono esportati nei paesi d’origine e che sono usati anche per finalità terroristiche a danno dei paesi occidentali.
Paragonare quindi, come fa qualche buonista sempre pronto a dare del razzista ai connazionali che non accettano tali illegalità, gli emigranti Italiani da oltre un secolo nelle Americhe ed in Europa, a questi immigrati/clandestini, è semplicemente VERGOGNOSO!!
l’ennesimo esempio di risorse boldriniane…