I ciclisti “scalano” il centro:
“Vogliamo strade più sicure”
Messaggio per il 16enne travolto da un’auto

MACERATA - Termina in piazza la Ciclopica, la festa della bicicletta organizzata dall'associazione Ciclo Stile. Una giornata di giochi e allegria ma anche di riflessione con la dedica al giovane di Treia investito mentre si allenava

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Lo striscione e i cartelli di incoraggiamento per il sedicenne di Treia travolto da un’auto

 

 

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Le esibizioni di freestyle

 

di Marco Ribechi

(Foto di Lucrezia Benfatto)

La Macerata a pedali invade piazza della Libertà per celebrare la festa della bicicletta, la Ciclopica. Una giornata di giochi e divertimento con un pensiero speciale per chi non ha potuto partecipare alla manifestazione a due ruote. Il pensiero di affetto e di sostegno va infatti al sedicenne di Treia appassionato della bicicletta, travolto da un’auto il 18 maggio mentre si allenava. Con dei cartelli i suoi amici e coetanei hanno voluto inviare un messaggio di incoraggiamento per superare la “sua corsa più dura” (leggi l’articolo). Contemporaneamente uno striscione di sensibilizzazione con scritto: “Vogliamo strade più sicure” chiede alla politica, maceratese e non solo, di attivarsi con azioni più concrete e incisive per evitare il ripetersi di episodi tragici e consentire anche a chi sceglie un mezzo non a motore di potersi spostare in tutta tranquillità.

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La conclusione della Ciclopica

La festosa carovana a due ruote, dopo aver attraversato compatta le principali arterie stradali, è entrata nell’affollato cuore della città gridando al megafono “In bici si può fare”, con l’evidente intenzione di coinvolgere sempre più cittadini nello scegliere mezzi di spostamento alternativi. Apripista i membri dell’associazione Ciclo Stile seguiti dai ciclisti free style che hanno offerto un’emozionate esibizione di salti, impennate e acrobazie. L’arrivo in piazza è stato la conclusione di una piccola Critical mass, la classica manifestazione che da decenni i ciclisti di tutto il mondo fanno per sensibilizzare le città ad adottare politiche di mobilità più ampie e condivise. Così il gruppo compatto ha attraversato le strade principali, rallentando leggermente il traffico e facendosi sentire con campanelli e megafoni per poi fermarsi proprio sotto il palazzo comunale.

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I giochi dei bambini in bici ai giardini Diaz

La prima parte del pomeriggio invece si è svolta ai giardini Diaz dove sono stati allestiti giochi e percorsi per i piccoli da fare naturalmente in sella ai propri mezzi. «La giornata voleva mandare due messaggi ben precisi – spiega Alberto Cicaré, presidente di Ciclostile – Il primo è che la bicicletta può essere considerato sia un divertimento, e la gioia dei bambini in bici ne è la testimonianza più concreta, che un mezzo di spostamento da usare quotidianamente come avviene in tutto il nord Europa. Il discorso delle salite può essere facilmente superato con l’acquisto di una bici elettrica che è in grado di annullare i dislivelli. Praticamente è come andare sempre in pianura. Il secondo messaggio invece è rivolto alle amministrazioni. Solo loro possono attivarsi per rendere più sicure le strade e ricavare dello spazio anche per chi, decidendo di non inquinare e di non occupare parcheggi, si ritrova a percorrere strade estremamente pericolose. Se vogliamo ridurre traffico e inquinamento bisogna incentivare l’uso della bicicletta, non colpevolizzarlo».

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Alberto Cicarè di Ciclo Stile

Presente anche l’assessore Mario Iesari che proprio qualche giorno fa aveva messo in evidenza la necessità di trovare delle alternative sostenibili anche per la viabilità (leggi l’articolo). «Sicuramente una delle alternative sostenibili è quella di incentivare l’uso della bicicletta – conclude Cicaré – cosa che purtroppo non sta avvenendo. Basta considerare il fatto che in tutta la città non esiste una rastrelliera per lasciare il proprio mezzo. Non diciamo che la bici deve essere utilizzata da tutti, chiediamo solamente di creare le condizioni di poterla usare senza rischiare la vita ogni giorno». La manifestazione si è poi conclusa ai giardini Diaz con una cena condivisa.

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