Sergio Salvi, l’autore del libro
Nove anni di ricerche condensati in cento pagine di un libro in formato tascabile e di taglio divulgativo e semiromanzato. È questo il modo in cui Sergio Salvi, ricercatore e biografo di Nazareno Strampelli, contribuisce personalmente alle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario della nascita del genetista maceratese. “L’uomo che voleva nutrire il mondo”, edito dall’Accademia Georgica di Treia, sarà presentato venerdi 27 maggio alle 18,30 al teatro Comunale di Castelraimondo. Si tratta dell’unica presentazione specifica programmata in provincia di Macerata.
Il simbolico taglio della torta per i 150 anni di Strampelli
Il volume, grazie anche al contributo della Regione, è gratuito e sarà dato in omaggio al pubblico partecipante alla presentazione. Il libro si compone di cinque capitoli nei quali l’autore ripercorre la vicenda storica e scientifica dello scienziato maceratese accompagnando il lettore in un viaggio che dagli esordi camerinesi di Strampelli conduce all’affermazione della sua attività di breeder a Rieti e Roma per poi ramificarsi, attraverso il destino che ebbero le sue varietà di frumento, fino ai quattro angoli del globo e arrivando ai nostri giorni. Il tutto condito dall’approfondimento di aspetti scientifici e biografici originali e a volte sorprendenti, alcuni dei quali decisamente spinosi, che hanno però il pregio di restituire l’immagine di un personaggio spogliato dalla retorica. Un capitolo del libro è dedicato alla smontatura della leggenda del Nobel negato a Strampelli per motivi politici, una “bufala” giornalistica la cui nascita è ricostruita e collocata temporalmente, a dimostrazione di quanto sia facile creare – magari anche in buona fede – un falso storico destinato a durare nel tempo. Il volume si chiude con una breve conclusione nella quale Strampelli emerge come un modello di riferimento e una fonte d’ispirazione per le nuove generazioni di ricercatori impegnati nel rendere possibile quella nuova “rivoluzione verde” auspicata da un mondo sempre più popolato ed affamato.
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